Comunali a Firenze: Italia Viva SI, oppure no?

La leader di Firenze Democratica Del Re alle Cure

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 marzo 2024 18:50
Comunali a Firenze: Italia Viva SI, oppure no?

Firenze, 9 marzo 2024- Scossa al pigro dibattito fiorentino con le dichiarazioni del governatore toscano Eugenio Giani in merito ad un possibile accordo “last minute” con Italia Viva a Firenze.

“L’incompatibilità programmatica e politica di Italia Viva con tutta la coalizione progressista, ambientalista e di sinistra con Sara Funaro è evidente a tutti, ma non al presidente Giani che pare molto più preoccupato dagli equilibri della sua maggioranza che dal futuro della città di Firenze. Parlare di accordi last minute e ridurre tutto a una questione di poltrone e trattative è svilente per la politica e oltraggioso nei confronti della città. Anziché pensare alla sua maggioranza, Giani farebbe bene a occuparsi seriamente di sanità, di sviluppo sostenibile, di governo del territorio: sono questi i temi su cui sarà giudicato dagli elettori che anche in Sardegna, dove Italia Viva non era in coalizione, hanno mostrato di non essere interessati a chi è abile soltanto a barcamenarsi per tenere dentro tutto e il contrario di tutto” commenta il segretario regionale di Sinistra Italiana Dario Danti, che sino a stamane contava sulla chiusura definitiva all’ingresso di Italia Viva nella coalizione di centrosinistra.

DEL RE LANCIA LA RIFORMA DEI CENTRI COMMERCIALI NATURALI

 Parte dalle Cure il progetto di rilancio del commercio cittadino immaginato dalla leader di Firenze Democratica, Cecilia Del Re. Un progetto che da un lato punta a restituire al Comune di Firenze la pianificazione in materia di aperture di nuovi esercizi, dall’altro a semplificare la burocrazia ai Centri Commerciali Naturali, che Del Re vede come uno degli attori principali della rivitalizzazione dei rioni.

“Per prima cosa – spiega Del Re – intendiamo rafforzare gli uffici comunali che si occupano di gestire le pratiche e le richieste che arrivano dai Centri Commerciali Naturali. Semplificare il processo autorizzativo è essenziale se vogliamo assistere a un proliferare di eventi e attività. Parallelamente dobbiamo istituzionalizzare i CCN, attraverso l’apposita legge regionale in vigore. Questo è il solo modo per il Comune di riprendere in mano la gestione semi diretta dei piani del commercio e porre un argine alle liberalizzazioni selvagge che troppo spesso hanno impoverito la qualità dell’offerta, sia in centro che nei rioni”.

Un’idea che ha trovato l’appoggio dei cittadini e degli operatori del mercato presenti ieri in piazza alle Cure, alla prima tappa del tour tandemocratica, al quale Del Re ha preso parte insieme a Serena Berti responsabile del quartiere 2 per Firenze Democratica.

“Negli ultimi due anni – sottolinea Del Re - stiamo assistendo ad un impoverimento dei negozi di vicinato, come dichiarato dalle categorie anche nelle settimane scorse. Sempre più esercizi stanno chiudendo e questo incide negativamente sulla qualità della vita dei cittadini. Occorre rinsaldare il patto tra commercianti, incentivando il Centro Commerciale Naturale a diventare parte attiva del dibattito sullo sviluppo del rione: dalle problematiche legate alla viabilità, alle pedonalizzazioni, fino al miglioramento complessivo della vivibilità del quartiere. Per superare la crisi dovuta al crollo del potere d’acquisto dei cittadini, occorre fare rete, creare luoghi di aggregazione intergenerazionale e soprattutto promuovere la partecipazione attiva. Solo se ci si sente parte di una comunità, si riescono a liberare energie positive”.

“La nuova Firenze sarà tanto più bella e vitale quanto più belli e vitali saranno i suoi rioni – conclude Del Re -. L’ho detto nel mio intervento all’ex Tuscany Hall e lo ribadisco oggi. Le associazioni spontanee dei commercianti devono essere sostenute al di là dei bandi promossi dal comune, e che ho introdotto quando ero assessora al commercio. Devono essere coinvolti nelle scelte impattanti per i cittadini: dall’istituzione delle zone 30 ai piani per i dehors. Dall’organizzazione di festival e serate in piazza, alla gestione della sicurezza. Si chiama responsabilità collettiva del governo del territorio. L’unico modo per vivere davvero la città”.

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