L’analisi delle compravendite realizzata dall’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa su dati Agenzia del Territorio evidenzia, anche per l’intero anno 2013, un generale calo del numero di compravendite di negozi e centri commerciali nelle città italiane. .I segnali positivi emergono da Firenze e Roma, città in cui il numero di transazioni è aumentato rispetto al 2012: la Capitale ha fatto segnare un lieve rialzo (+0,3%), più evidente nel capoluogo toscano che ha visto una ripresa delle transazioni pari a +6,7%.
Performance sostanzialmente stabili (anche se in lievissima diminuzione) per Bologna e Verona, che fanno segnare cali dello 0,9% e del 2,9% (pari a poche unità immobiliari in meno).La città che ha avuto l’andamento più al ribasso è Bari, in cui le compravendite di negozi e centri commerciali si sono ridotte del 35%. Cali considerevoli anche a Genova, Napoli e Torino: nella città della Lanterna le compravendite sono diminuite del 17,8%, sotto il Vesuvio del 13,8% e nel capoluogo piemontese del 12,9%.
Variazioni negative, ma relativamente contenute, si registrano anche a Milano e Palermo, dove c’è stato un ridimensionamento del 6,2% e del 4,6%.
L’analisi dei prezzi, realizzata sui dati rilevati dal Gruppo Tecnocasa, registra a Napoli la variazione dei prezzi più forte: -15% per i locali commerciali sulle vie di passaggio e -22,7% per quelli posizionati sulle vie non di passaggio. Il risultato migliore lo mettono a segno Roma con una diminuzione dei prezzi del 4,9% per i negozi sulle vie di passaggio e dell’1,3% per i negozi sulle vie non di passaggio e Milano con un calo dei valori del 5,2% sulle vie di passaggio e del 4,4% sulle vie non di passaggio.
Si registrano poi i seguenti valori: Torino (-10,7% sulle vie di passaggio e -15,2% sulle vie non di passaggio), Verona (-12,5% per le vie di passaggio e -11,3% per le vie non di passaggio) e Firenze (-5,1% vie di passaggio e -9,9% per le vie non di passaggio).Nei primi tre mesi del 2014 il settore commerciale vede una ripresa nelle transazioni. A livello nazionale sono state compravendute 6.240 unità immobiliari, pari al +4,7% rispetto al primo trimestre 2013; il Sud è la macroarea che più ha risentito positivamente di questa inversione di tendenza (+6,7%, per un totale di 1.826 compravendite).
Il maggior numero di transazioni si registra sempre nel Nord Italia, con 3.043 immobili commerciali, che corrispondono al 5,1% in più su base annua; il Centro fa segnare esattamente l’1% in più, per un totale di 1.371 compravendite.
Analizzando il comportamento delle otto principali provincie italiane, emerge che il dato della provincia di Bologna: le compravendite di unità commerciali sono più che raddoppiate, passando dalle 93 del primo trimestre 2013 alle 195 dello stesso periodo del 2014. Incremento importante anche per la provincia di Palermo (+18,2%), sono positive anche Napoli (+10,9%) e Torino (+8,1%). Dalla parte opposta si registra il dato negativo di Genova, dove si passa da 91 a 80 transazioni, corrispondenti a -12,1%. La variazione negativa è più contenuta per la provincia di Roma, dove si è compravenduto il 3,5% in meno; Milano e Firenze fanno registrare ribassi abbastanza simili (-5,3% la prima e -6,1% la seconda).