Case in vendita per vivere: nuda proprietà e prestito ipotecario

Il capoluogo toscano non fa eccezione ed il mercato immobiliare delle occasioni è in fermento: ma solo per chi non ha fretta

Antonio
Antonio Lenoci
03 agosto 2015 13:18
Case in vendita per vivere: nuda proprietà e prestito ipotecario

Anche a Firenze sono in aumento gli annunci immobiliari relativi alle nude proprietà, mentre si abbassa l'età del venditore. Quella che era una prerogativa degli over 70 è saltata, adesso già a 50 anni si pensa a monetizzare il proprio bene immobile.La crisi ed il difficile momento vissuto dal mercato degli affitti fanno propendere i proprietari per scelte drastiche ma più sicure. Gli sfratti per morosità sono a livelli di emergenza, gli inquilini non pagano, meglio vendere subito.Parliamo di quella vendita immobiliare che permette, di cedere la proprietà della casa consentendo al proprietario di viverci il resto della sua vita.

Sfogliando le proposte di Immobiliare.it un portale di riferimento per le compravendite di immobili on line, Firenze si presenta ricca di opportunità. Superfici di 80/100 metri quadrati arrivano a costare 1000 Euro al metro se non molto meno.

Gli appartamenti con spazi esterni nella logica del compromesso attesa/costi, sono i più richiesti.Non tutti gli annunci però riportano l'età del venditore, particolare che risulta cinicamente determinante nella valutazione del rapporto qualità/prezzo. In molti casi si tratta di 50enni ed è sempre bene chiedere prima di andare avanti nella richiesta di una visita.Quali sono le motivazioni che spingono i proprietari a vendere con la formula della nuda proprietà? "Più della metà dei venditori (52,5%) lo fa per reperire liquidità e quindi per mantenere un certo tenore di vita, oppure per far fronte ad esigenze legate all’avanzare dell’età e a volte per sostenere i figli nell’acquisto della casa; nel 40,7% dei casi si cerca di migliorare la propria qualità abitativa" così spiegano gli analisti di Tecnocasa."Se fino a un paio di anni fa vendere la nuda proprietà era un espediente per permettere ai genitori di vendere casa ai figli risparmiando sulle tasse, oppure il venditore era un anziano senza eredi – dichiara Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Gruppo Immobiliare.it – oggi chi decide di vendere la nuda proprietà è spinto soprattutto dalla crisi economica.

Chi acquista, dal canto suo, continua a trovare nel mattone un bene di rifugio, risparmiando notevolmente rispetto al valore di mercato dell’immobile. Attraverso questa operazione immobiliare si può ridurre il prezzo di vendita della casa dal 5% fino al 40-50% rispetto alle quotazioni di mercato. Vanno rilevati, inoltre, gli importanti vantaggi fiscali che la nuda proprietà comporta: dalla possibilità di richiedere le agevolazioni prima casa, alla più bassa base imponibile su cui applicare le imposte.

Di contro, occorre attendere degli anni, fino alla morte dell’usufruttuario, per disporre concretamente dell’immobile".L’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ha realizzato un’analisi sulle compravendite di nuda proprietà effettuate dalle agenzie affiliate nella seconda parte del 2014: il 65,6% degli acquisti di questo tipo è finalizzato all’investimento a lungo termine e il 34,4% riguarda l’abitazione principale. Gli acquirenti hanno un’età compresa tra 45 e 54 anni nel 31,1% dei casi, mentre i proprietari hanno un’età superiore a 65 anni nel 59,3% dei casi.

Sul portale www.tecnocasa.it al luglio 2015 erano proposti 210 immobili con la formula della nuda proprietà e sono costituite principalmente da appartamenti di due locali e tre locali, ma non mancano soluzioni indipendenti, come ville o porzioni di ville.Da pochi mesi in Italia è nato un particolare interesse verso il "prestito vitalizio ipotecario" un finanziamento noto sul mercato anglosassone "Chi possiede una casa può darla in ipoteca alle banche per ottenere un prestito.

La Commissione Finanze del Senato ha modioficato le vecchie regole, con l’obiettivo di proporre agli anziani un’alternativa alla nuda proprietà" spiegano gli esperti di Immobiliare.it."Il proprietario che si trova ad aver bisogno di soldi può chiedere alla banca di convertire parte del valore di un immobile di proprietà in contanti, chiedendo un finanziamento pari a quel valore e dando come garanzia l’ipoteca iscritta sulla casa. Successivamente l'interessato può scegliere di pagare gli interessi oppure può demandare il pagamento ai suoi eredi che si troveranno a dover vendere l'immobile".Quanto si può ricavare? "L'importo erogabile è calcolato sulla base del valore di perizia della casa e varia a seconda dell’età del richiedente: dal 15% che si può concedere a un 60-65enne fino al 50-55% per un 90enne"Il Sole 24ORE ha preso in esame un 70enne che possiede un’abitazione da 250 mila euro: "Può richiedere al massimo il 20% del suo valore, ovvero 50mila euro.

Il prestito non prevede alcuna rata: il capitale gli viene erogato in un’ unica soluzione mentre gli interessi sono capitalizzati alla scadenza. Il richiedente dovrà scegliere tra due strade: la prima è quella di non effettuare alcun pagamento degli interessi, lasciando però ai suoi eredi un ammanco maggiore; la seconda è di pagare perlomeno gli interessi e lasciare agli eredi solo l’ammanco dei 50mila euro iniziali. A loro volta, gli eredi potranno decidere se restituire la somma alla banca e tenersi l’immobile, oppure venderlo autonomamente oppure ancora affidare alla banca anche la vendita dell’immobile, per rimborsare il debito e ricevere solo la rimanenza".

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