Stamani la 'Passeggiata a sei zampe' per le vie del centro storico

Interrogazione in Consiglio Regionale sull’ASL di Grosseto, Romanelli (SEL): “Si vuole veramente una strage di cani?”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 dicembre 2013 17:49
Stamani la 'Passeggiata a sei zampe' per le vie del centro storico

Una festosa carovana 'canina' per le vie della del cento storico, salutata da fiorentini e turisti: è stata un successo la versione natalizia della “Passeggiata a 6 zampe”, l’iniziativa organizzata dall'assessorato all'Ambiente per festeggiare i cani che in questi anni sono stati adottati al Parco degli animali, il canile rifugio del Comune. Circa 30 animali, con i padroni, gli operatori e i volontari del Parco, sono partiti da piazza Poggi e hanno poi fatto tappa in piazza della Signoria; c'erano anche alcuni cani ospiti del canile, tra cui alcuni cucciolini di pitbull.

"In questi due anni e mezzo di attività del canile le adozioni sono state circa 150, un vero boom - afferma l'assessore Caterina Biti, che ha parttecopato alla passeggiata - Ma sono ancora tanti i nostri ospiti in attesa di una casa; abbiamo cani anziani, che potrebbero passare gli ultimi anni in una famiglia, cani adulti e anche cuccioli, in particolare dei piccoli pit-bull. Voglio sottolineare comunque il Parco degli animali è una struttura d’eccellenza a livello internazionale, dove tutti i cani vivono serenamente: un luogo bellissimo nella natura che tutti i fiorentini dovrebbero a conoscere e visitare”.

Il Parco degli Animali di Ugnano rappresenta non soltanto un luogo in cui viene messo in primo piano il benessere del cane, ma anche un polo all’avanguardia nella cultura zooantropologica. E’sede dell’Ufficio dei Diritti degli Animali del Comune, ha promosso il Progetto Scuola, per avvicinare i bambini alla realtà del canile, al corretto approccio con il cane e alla conoscenza delle colonie feline o del progetto Gambusia (pesciolino che mangia le larve di zanzara allevato in vasche presenti al canile).

Inoltre, in collaborazione con l’Istituto Tecnico Agrario, è stato realizzato un Orto biologico didattico. La gestione del Parco, oltre che a personale del Comune, è affidata a due cooperative sociali (Archimede e Samarcanda) con operatori provenienti dalle carceri di Sollicciano e Solliccianino appositamente formati, e ha il supporto dell’Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali), che dispone di un ufficio dedicato. Il Parco dispone di un ambulatorio veterinario (con sala parto) e di box ampi e puliti, oltre che di recinti per far muovere liberamente gli animali e di uno spazio per simulare la vita in appartamento.

Il canile rifugio, in via del Pantanino a Ugnano, è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13; il martedì e giovedì anche dalle 15 alle 17; il sabato dalle 9 alle 12.30. “Ho appreso con sconcerto dai giornali – dichiara il Consigliere di Sinistra Ecologia e Libertà Mauro Romanelli – le dichiarazioni pubbliche del responsabile del Dipartimento di prevenzione dell’Asl 9 di Grosseto che afferma di non poter applicare la Legge 281 sul randagismo e di auspicare la possibilità di poter sopprimere i cani vaganti”.

“Così com’è grave che già in precedenza in Maremma sia l’ASL 9 sia il Comune di Grosseto abbiano finora negato, rispondendo a richieste ufficiali delle associazioni LAV ed ENPA, di essere competenti in materia di sterilizzazioni di cani, ignorando quindi le note del Ministero della Salute (che appunto attribuisce l’onere delle sterilizzazioni sia ai Comuni sia alle ASL) e la legge regionale toscana del 2009 sulla tutela degli animali (art.31, comma 4. “Gli animali abbandonati sono sottoposti a sterilizzazione obbligatoria”).” “Tutto ciò è paradossale, un palese contrasto tra il dettato della legge e i due attori che dovrebbero applicarlo, ovvero ASL e Comune”.

“E sorprende che la proposta brutale della soppressione venga da chi è preposto alla tutela degli animali: se in questi anni ci si fosse veramente attivati con microchip e sterilizzazioni, strutture ad hoc e adozioni semplificate, probabilmente ora non ci troverebbe nelle difficoltà che vivono realtà rurali come quella della Maremma dove vi è l’effettiva difficoltà di registrare e sterilizzare i cani di pastori e agricoltori”. “Auspico e richiederò con un’interrogazione l’intervento ufficiale della Regione Toscana”, termina Mauro Romanelli.

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