Ragazze fotografate per Boccaccio: chiesto ritiro manifesti

La Provincia prende le distanza dalle immagini scelte per la promozione del settimo centenario della nascita. Il presidente di Polis: “Non sono pubblicità, ma foto di performance artistiche, chi ci attacca sbaglia bersaglio”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 settembre 2013 14:55
Ragazze fotografate per Boccaccio: chiesto ritiro manifesti

La Provincia di Firenze prende le distanza dalle immagini scelte per la promozione del settimo centenario della nascita di Boccaccio. Manifestazione, come recitano le locandine, che si svolge "Sotto l'alto patronato del Presidente della Repubblica". Dura la presa di posizione di Loretta Lazzeri, presidente della Commissione consiliare per le Pari Opportunità della Provincia di Firenze: “Il corpo delle donne non può essere preso a pretesto per iniziative di promozione, qualsiasi esse siano.

Dispiace che per celebrare un’iniziativa di carattere culturale si sia fatto ricorso all’ennesimo sfruttamento dell’immagine della donna. La Commissione per le Pari Opportunità della Provincia di Firenze auspica che manifesti, cartoline e poster che mostrano immagini di ragazze più o meno nude siano al più presto ritirati”. “Siamo dispiaciuti e francamente meravigliati di una polemica costruita prendendo a bersaglio una cosa per un'altra -ribatte Emilio Pampaloni dell'Associazione Polis- siamo accusati di usare il corpo delle donne per iniziative di promozione, ma in questa accusa c'è un errore di fondo.

Le immagini di Boccaccesco 700 – arte urbana non sono delle pubblicità, ma delle opere d'arte che sono esposte, anziché in una galleria d'arte, sui muri delle strade. Il fatto che siano incorniciate dai logo e dalla ufficialità del VII Centenario della nascita di Boccaccio garantisce che di un progetto artistico si tratta. "Boccaccesco 700 – arte urbana" non promuove alcunchè, è esso stesso un evento culturale e, come tale, è stato accolto dentro le celebrazioni del Centenario.

la validità di questo intervento può essere discussa e contestata, ma giudicando col metro del giudizio estetico. Sulla lotta contro l'abuso della immagine femminile in ambito pubblicitario siamo pienamente d'accordo anche noi. Il progetto artistico realizzato da I Macelli, frutto di un lavoro accurato sui testi e soprattutto di grande impegno e passione, è stato occasione di crescita artistica e culturale di giovani donne e uomini, in un ambito, quello del contemporaneo, nel quale la nostra associazione crede e continuerà a credere”.

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