Il Piano dei rifiuti domani in Consiglio provinciale

Rifondazione Comunista: “Continuare la mobilitazione per bloccare un Piano devastante”. Cordone (Lega Nord): “Domani in provincia a Firenze voterò contro l’approvazione”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 dicembre 2012 19:19
Il Piano dei rifiuti domani in Consiglio provinciale

Comincia lunedì mattina 17 dicembre, alle ore 9.30, con prosecuzione pomeridiana, il Consiglio provinciale che affronterà la discussione sul Piano interprovinciale dei rifiuti Firenze-Prato-Pistoia. Le relative delibere saranno illustrate dall'assessore all'Ambiente Renzo Crescioli. Il Coordinamento dei Comitati della Piana Firenze Prato e Pistoia e la rete Coordinamento Valdarno Aretino / Fiorentino e Valdisieve, auditi in commissione su richiesta di Rifondazione Comunista, hanno ricevuto conferma della bocciatura di tutte le loro osservazioni presentate.

"La decisione delle Amministrazioni provinciali di Firenze, Prato e Pistoia di approvare lunedì 17 dicembre 2012 il Piano Interprovinciale di gestione dei rifiuti dell’ ATO Toscana Centro ( cui seguirà a breve analoga decisione per l’ Ato Costa e l’ Ato Sud ), porta a compimento in modo indecente e allo stesso tempo ridicolo la parabola del pensiero e dell’ agire politico del centro-sinistra toscano -affermano dal Coordinamento comitati Ato Toscana Centro- Il Piano Interprovinciale ATO Centro - organizzato attorno all’ incenerimento, alla costruzione di nuovi inceneritori e nuove discariche, e basato su un sistema integrato allo spreco di materia - continua a imporre nocività agli abitanti, a produrre malattie e morti, a impoverire la popolazione, le imprese e quindi la complessiva geografia sociale del territorio della Toscana centrale.

Dopo tanti anni di lotte, di confronti, di proposte elaborate da comitati e associazioni, qui nella Toscana centrale, non siamo riusciti a capire se ci troviamo di fronte a un personale politico e imprenditoriale incompetente e inadeguato, o subalterno al mercato e alle politiche di privatizzazione dei beni pubblici, o chiuso alle novità delle buone pratiche sociali e di amministrazioni e municipalizzate sempre più numerose, o a tutte queste cose messe insieme". "Nessuna disponibilità concreta da parte del centro-sinistra a rivedere la strada della combustione, completamente ignorate le normative europee, cui i comitati hanno fatto più volte riferimento, che mettono al primo posto gli obiettivi di prevenzione, riutilizzo, trattamento e riciclaggio che perseguono la finalità della protezione della salute umana e dell’ambiente -spiegano Andrea Calò, Lorenzo Verdi di Rifondazione Comunista- Paradossale che i criteri di scelta impiantistica siano fondati sulle linee guida regionali del 1998, quando la stessa Regione si appresta ad emanare nuovi orientamenti e parametri.

Inoltre le risposte date da parte del Nucleo Interprovinciale di Valutazione alle osservazioni nostre e delle associazioni e comitati sono state di basso profilo, elusive e non rispondenti al merito, tutte orientate a confermare scelte già prese e dalla volontà di non metterle in discussione, vedi Case Passerini, Testi ecc. Lievitati i costi degli impianti che sono stati tutti confermati, compreso l’ampliamento dell’inceneritore di Selvapiana a prescindere dalle questioni legate al rischio idrogeologico e della strategica realizzazione della discarica de Le Borra in cui verranno conferite ceneri e rosticci altamente inquinanti e tossici.

Se il piano Interprovinciale dei rifiuti è stato blindato nel suo impianto inceneritori sta non ha fatto una bella fine il percorso democratico-partecipativo esaltato dal centro-sinistra in questi anni poiché le proposte alternative, quali Alterpiano a combustione zero e Un altro piano, sono stati trasformati in carta straccia. "Voterò contro al Piano interprovinciale per la gestione dei rifiuti chiedendo la revisione del Piano stesso. Questa mia posizione scaturisce da considerazioni molto serie, tra cui il fatto che il vincolo idrogeologico sulla discarica di Le Borra nel comune di Figline Valdarno è stato considerato penalizzante e non escludente (ci chiediamo perché?), e la convinzione che nella Piana fiorentina la realizzazione di una pista parallela e la costruzione del termovalorizzatore di Case Passerini siano due opere inconciliabili tra loro, ovvero una delle due infrastrutture sia di troppo.

Vorrei innanzitutto precisare prima di tutto quanto mi stia a cuore la salute dei cittadini e vorrei comprendere il motivo per il quale l’Amministrazione provinciale di Firenze, consideri la raccolta differenziata una risorsa se poi vuole bruciare i rifiuti" annuncia Marco Cordone, Capogruppo Lega Nord alla Provincia di Firenze.

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