Dimensionamento scuole: ecco il piano della Regione

Anche la Provincia di Firenze favorevole

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 gennaio 2012 19:18
Dimensionamento scuole: ecco il piano della Regione

FIRENZE¨C Un quadro nuovo per le scuole toscane: la Giunta regionale ha oggi approvato una delibera che disegna l¡¯articolazione delle scuole per il prossimo anno scolastico: gli istituti comprensivi saranno 272, 60 (tra direzioni didattiche e medie autonome) le autonomie, 175 gli istituti superiori. ¡°La programmazione dell¡¯offerta formativa ¨C sottolinea Stella Targetti, vicepresidente di Regione Toscana con delega all¡¯Istruzione ¨C ¨¨ un atto importante, frutto di valutazioni che hanno tenuto conto delle caratteristiche geografiche, socio-economiche e culturali dei territori.

Il tema ¨¨ stato affrontato fin dallo scorso settembre in dieci incontri, uno per ogni territorio provinciale, ai quali con Regione Toscana hanno partecipato le conferenze zonali per l¡¯istruzione, le scuole, l¡¯Ufficio Scolastico Regionale, le Province¡±. Per quanto riguarda il primo ciclo prosegue il percorso di formazione degli Istituti Comprensivi: la delibera sancisce la nascita di 26 nuovi Istituti Comprensivi che, nell¡¯anno scolastico 2012-2013, diventeranno 272.

Al tempo stesso, a causa delle caratteristiche specifiche di alcuni territori, si mantengono, tra direzioni didattiche e medie autonome, 60 autonomie. Cos¨¬ in Toscana si raggiunge (per i Comprensivi nei comuni non montani e isole minori) la media di 1.052 alunni e (per i Comprensivi nei comuni montani) la media di 628 alunni, permettendo cos¨¬ di mettere in sicurezza la rete scolastica regionale rispetto ai parametri ministeriali introdotti dalla legge 111/2011 (minimo di 1.000 alunni, ridotto a 500 per i comuni montani e le isole minori). Sono dieci anni che in Toscana si lavora per la graduale realizzazione di Istituti Comprensivi.

Questo ¨C aggiunge Targetti ¨C ¡°perch¨¦ scuole, enti locali e Regione credono nel potenziale di qualit¨¤ di questa forma organizzativa che favorisce la verticalit¨¤ curriculare e la continuit¨¤ didattica. Oggi anche la maggioranza delle regioni italiane ha dimostrato di credere in questa istituzione, valorizzandola nella programmazione ben oltre i citati recenti obbiettivi numerici ministeriali¡±. Il piano approvato oggi contiene le delibere delle Province toscane che hanno composto il quadro della rete scolastica dei territori sentiti Comuni e Conferenze di zona.

Da questi confronti ¨C fa notare Stella Targetti ¨C ¡°¨¨ emersa la condivisione di due indirizzi chiari: andare avanti con la formazione degli Istituti Comprensivi, pur nel rispetto della necessaria gradualit¨¤, e tenere conto del rispetto dei parametri ministeriali come media provinciale; ci¨° proprio per consentire il rispetto delle specificit¨¤ territoriali¡±. Per quanto riguarda il secondo ciclo, la vicepresidente avverte (¡°ma la certezza si avr¨¤ solo al momento della chiusura delle iscrizioni per il prossimo anno scolastico¡±) sulla possibilit¨¤ che alcune autonomie non traguardino i parametri numerici introdotti lo scorso 14 novembre dal ddl ¡°stabilit¨¤ 2012¡å, a proposito delle assegnazioni del personale dirigenziale (minimo di 600 alunni ridotto a 400 per i comuni montani e le isole minori).

¡°Data la tardivit¨¤ del provvedimento ¨C dichiara Stella Targetti ¨C abbiamo deciso di non procedere ad adeguamenti frettolosi, d¡¯accordo anche con le Province con cui condividiamo che il dimensionamento ¨¨ un intervento utile solo se inserito e valutato nel complesso funzionamento del sistema scolastico e che, proprio per questo, gli enti preposti devono essere messi nelle condizioni di poter valutare l¡¯impatto che le loro scelte possono avere sul funzionamento del sistema scolastico locale¡±.

¡°Nel complesso ¨C conclude la vicepresidente ¨C la strada intrapresa mi pare quella giusta: in Toscana, sul versante della scuola, stiamo portando avanti le scelte in cui crediamo. Certo esistono margini di miglioramento sui quali lavoreremo, per esempio nella concertazione e nel coordinamento territoriale, ma stiamo dimostrando che nel nostro territorio sono possibili scelte qualitative autonome che pongono al centro la scuola, intesa come comunit¨¤ complessa fatta da studenti, docenti, famiglie e dirigenti¡±. La Provincia di Firenze condivide la promozione e creazione degli istituti comprensivi.

L'iter che li riguarda giunge a conclusione domani in Regione. I comprensivi sono stati localizzati a Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Figline-Rignano-Incisa, Cerreto-Vinci, Scarperia-San Piero a Sieve, Vaglia-Fiesole, mentre vi sono ancora approfondimenti per Borgo San Lorenzo e Pontassieve. L'istituzione delle scuole comprensive consente, ha spiegato l'assessore provinciale Giovanni Di Fede, rispondendo a una domanda d'attualit¨¤ di Rifondazione comunista, di stabilire con le famiglie e il territorio un rapporto chiaro nel progetto educativo.

Il progetto ¨¨ viceversa contestato da alcune associazioni cattoliche. La Provincia, favorevole agli istituti comprensivi, sottolinea che il progetto necessita della fine dei tagli sul personale. "Era su questo tema - ha commentato per Rifondazione il consigliere Andrea Cal¨° - che volevamo sapere se il dissenso espresso dai sindacati sui tagli fosse stato recepito dalla Regione, che altrimenti rischia di amplificare la logica dei tagli, nel solco della Gelmini. Vorremmo capire cosa fa la Provincia nel caso in cui la Regione Toscana propone il dimensionamento in modo ipertecnicista".

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