Confindustria Firenze–Legacoop Toscana: protocollo di intesa per azioni comuni

E' stato firmato oggi l'accordo tra i presidenti delle due associazioni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 novembre 2011 18:42
Confindustria Firenze–Legacoop Toscana: protocollo di intesa per azioni comuni

Attivare azioni ed iniziative che promuovano specializzazione di prodotto e di filiera; stimolare la crescita delle filiere produttive; sostenere il rafforzamento delle strutture imprenditoriali delle medie imprese e iniziative che avvantaggino anche la piccola impresa, sono questi, in estrema sintesi, i capisaldi del protocollo di intesa siglato da Confindustria Firenze e Legacoop Toscana. Con l’accordo firmato oggi da Simone Bettini, presidente di Confindustria Firenze e da Stefano Bassi, presidente di Legacoop Toscana, le due associazioni si impegnano a cooperare su attività comuni mirate a: promuovere il rafforzamento della struttura imprenditoriale, soprattutto della media impresa, e a facilitare interventi che abbiano benefiche ricadute anche sulle piccole imprese.

Promuovere lo studio e l'attuazione di azioni comuni che consentano una sempre maggiore specializzazione di prodotto e di filiera, che consentirà alle imprese di valorizzare ulteriormente il “capitale umano” giovane e di preservare quello “specializzato e qualificato”, in vista della futura ripresa economica. Promuovere la difesa e la crescita delle filiere produttive strategiche per l’economia del territorio, anche attraverso rapporti più stretti e collaborativi con l’Università e con i centri di ricerca, per far compiere salti di qualità al sistema delle imprese del territorio.

Il protocollo si attuerà nei settori di “interesse congiunto” delle due associazioni, quali: - Infrastrutture: la crisi del comparto, “impone una riflessione congiunta tra le cooperative e le aziende associate del settore che sempre più hanno una dimensione economica sub-ottimale rispetto alla competizione esterna”. L’obiettivo congiunto è quindi, il rafforzamento della filiera composta da grandi, medie e piccole imprese e cooperative, con il supporto dell’Università e dei centri di ricerca per sviluppare iniziative di innovazione e “fornire un contributo fondamentale ai progetti infrastrutturali previsti”.

- Edilizia residenziale: studiare “azioni comuni, per contribuire al sostegno del settore anche attraverso iniziative socialmente utili, promuovendo ad esempio azioni di riqualificazione di parti della città attraverso la realizzazione di servizi quali: residenze temporanee per anziani e studenti universitari”. - Energia: “i mutamenti ambientali e la riduzione progressiva delle risorse energetiche fondate sui tradizionali oli minerali impongono lo sviluppo delle nuove tecnologie per le energie rinnovabili.

Anche se la legislazione attuale non prevede incentivi adatti ad una loro crescita compiuta. Occorrerà incentivare la presenza del fotovoltaico per sviluppare il settore dell’installazione e della gestione degli impianti. Oltre a ciò, particolare attenzione andrà posta all’energia prodotta dalle biomasse e dalle altri fonti naturali (eolico e mini-idroelettrico)”. - Agrindustria: attuare azioni imprenditoriali congiunte “per aggredire i mercati stranieri con una massa critica (di prodotto, di presenza sul mercato, ecc.) adeguata”.

Fra le azioni allo studio anche lo sviluppo di “una politica che valorizzi l’agrindustria e i rapporti a valle e a monte (grande distribuzione e produttori), trovando la sintesi tra prezzo, qualità e sicurezza alimentare”. - Manifatturiero: in questo settore il protocollo mira a studiare “azioni congiunte per aggredire i mercati, in particolare quelli esteri, con un azione coordinata”, nei settori del vetro, della ceramica, della porcellana e delle coltellerie ed accessori per la tavola e l'arredo.

- Logistica: nell’ottica di una ottimizzazione dei costi “per raggiungere maggiori livelli di competitività. La funzione della logistica risulta essenziale per raggiungere tale scopo ma sono necessari rinnovamenti e miglioramenti anche delle infrastrutture materiali e immateriali, ivi comprese le tecnologie informatiche a supporto della stessa”. - Credito e finanza: in questa congiuntura caratterizzata da una stretta monetaria e da scarsa liquidità si impone una forte collaborazione nell’interesse delle imprese.

Sono necessari “strumenti specifici come una merchant bank capace di esprimere alta professionalità sul territorio, con l’obiettivo complessivo di finanziare i progetti strategici per lo sviluppo e incrementare la cultura finanziaria nelle aziende”.

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