Capannoni cinesi: condizioni pessime e un minore sfruttato

Nencini: “Chiederò un nuovo incontro al console”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 novembre 2011 13:52
Capannoni cinesi: condizioni pessime e un minore sfruttato

FIRENZE– In 5 capannoni nella zona industriale di Sesto Fiorentino, zona Osmannoro nelle fabbriche gli operai cinesi lavorano, mangiano e dormono. L'operazione condotta ieri a Sesto Fiorentino dalle Forze dell'ordine che ha portato alla luce un vero e proprio “lager” di lavoratori cinesi. Denunciati gli amministratori e i titolari. Secondo l’assessore regionale al bilancio on. Riccardo Nencini “che il cuore dell’illegalità economica toscana è lì e che gli sforzi di tutti dovranno concentrarsi sempre più in quella direzione”.

“Dobbiamo avere il coraggio di chiamare le cose con il loro nome – prosegue Nencini – e da oltre un anno le nostre azioni di contrasto all’evasione fiscale si sono concentrate particolarmente sulla ‘questione cinese’, che avvelena e sfianca l’economia toscana, sottraendole risorse e denari e alimentando una cultura criminale di carattere mafioso”. Nencini, plaudendo all’operato delle Forze dell’ordine, ha ricordato “come un anno e mezzo fa tali problematiche furono sottoposte all’attenzione del console cinese a Firenze”.

“Interverrò nuovamente e in tempi rapidissimi – conclude l’assessore – nei confronti del Consolato: combattere la criminalità e l’illegalità economica richiede sforzi ancora maggiori, soprattutto da parte delle istituzioni. Ma è impensabile potervi riuscire senza il supporto attivo e convinto della comunità cinese. Che deve assumersi precise responsabilità, scegliendo se stare al nostro fianco o rassegnarsi all’omertà e alla connivenza”.

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