Maggio Musicale, Barducci illustra il piano di rilancio in Provincia

Il Presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci illustra al Consiglio i passaggi svolti finora

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 novembre 2011 14:24
Maggio Musicale, Barducci illustra il piano di rilancio in Provincia

Maggio Musicale. I resoconti pubblicati in questi giorni hanno riportato correttamente e coerentemente l'evoluzione della vicenda. L'incontro a cui hanno preso parte i massimi rappresentanti di Comune e Provincia di Firenze e Regione Toscana ha consentito l'approfondimento di nodi spinosi e ha fatto scaturire l'ipotesi di lavorare con alla sottoscrizione di un protocollo d'intesa che possa prevedere il consolidamento e l'incremento del contributo pubblico. Il Presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci, rispondendo in Consiglio provinciale a due distinte domande d'attualità presentate dal gruppo di Rifondazione comunista e della Lega Nord, ha fatto presente che l'accordo è praticamente definito e rappresenta un contributo ulteriore per consolidare l'esperienza del Maggio Musicale e possibilmente allargarla.

"Quest'accordo non ci sarebbe stato se non ci fosse stato un atteggiamento responsabile delle forze sindacali e dei lavoratori - ha commentato per Rifondazione Andrea Calò - Sulla vertenza si è assistito a un vero e proprio far west con la repressione dei diritti sindacali. Non ha brillato, il Comune, nella performance per il Maggio. Il lavoro non può essere rottamato. La Provincia deve richiedere a chi dirige il Maggio, alla Sovrintendente Colombo, un altro e alto profilo di responsabilità sociale.

Noi non ci fidiamo di chi dirige la Fondazione". Con l’ultima variazione di Bilancio dell’anno, in sede di assestamento del Bilancio stesso, la Giunta della Provincia di Firenze, a fronte di un aumento di entrate di circa €. 5.000.000, destina un aumento di contributo di €. 650.000 al Maggio Musicale (per un totale di €. 1.000.000) e di €. 450.000 alla Fondazione Palazzo Strozzi (per un totale di €. 800.000), "senza la benché minima traccia di un programma serio di rilancio dei due Enti": la critica viene dai consiglieri provinciali del Pdl Piergiuseppe Massai, Samuele Baldini e Leonardo Comucci.

"Nel caos gestionale del Maggio e nella sconosciuta ricaduta dell’attività della Fondazione Strozzi (il cui Presidente Bini Smaghi continua a fare il proprio interesse invece di tutelare l’interesse nazionale nel Board della Bce) - continuano i consiglieri - queste ingiustificate elargizioni trasformano la Provincia in un bancomat invece che in un attore protagonista (delle proprie scelte)". Viene prima "come sempre, l’interesse a coprire i disastri che quello generale dei cittadini".

Mentre le strade della Provincia "rimangono a secco (con buona pace degli abitanti di Polcanto e degli altri interventi urgenti) si profondono danari per Eunomia e per l’Istituto De Martino (€. 55.000), per il Premio Letterario Gregor Von Rezzori (€. 30.000), fatto salvo l’Empolese Valdelsa (sarà un caso che l’assessore alla viabilità è Laura Cantini – ex Sindaco di Castelfiorentino?) dove, finalmente diciamo noi, si sono sbloccati i fondi per la variante alla 429 per €. 6.500.000 (1^ tranche)".

Come si riducono "gli investimenti da €. 116.000.000 a €. 37.000.000. Non perché manchino i soldi, che sono stati stanziati, ma perché non si parte con quei lavori nel 2011 per i soliti ritardi dovuti all’incapacità di programmare realisticamente e per il solito vizio della sinistra 'melius abundare quam deficere'". Per i consiglieri del Pdl la "stessa incapacità che impedisce il recupero dei residui attivi (soldi di cui la Provincia è creditrice). Infatti a fronte dei residui per €.

69.696.322,16 (al 30 giugno) si è recuperato ben €. 114.426,03 (sic!) con buona pace dell’efficienza e della buona amministrazione”. Per Marco Cordone (Lega Nord) è opportuno "un adeguato intervento della Provincia. Si tratta di dare garanzie ai lavoratori impegnati nel settore artistico di questa Istituzione e di riuscire a realizzare quelle produzioni per cui Firenze era nota in tutto il mondo. Non mi sembra che chi guida la Fondazione abbia finora brillato troppo".

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