Indagine di Cittadinanzattiva sugli asili nido comunali in Toscana

Tra caro rette e liste di attesa: Pisa tra le 10 città più care d’Italia (423€ al mese).

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 ottobre 2011 14:40
Indagine di Cittadinanzattiva sugli asili nido comunali in Toscana

A livello regionale il 33% dei bimbi non riesce ad accedere al servizio 338 euro al mese. Tanto costa mediamente in Toscana mandare il proprio figlio all'asilo nido comunale, per una spesa che rimane al di sopra della media nazionale (pari a 302€). Caro rette: dura la vita per le giovani coppie, fra difficoltà nel far accedere i propri figli ad asili comunali, alti costi e disparità economiche anche all’interno della stessa regione: si registra una differenza di ben 148€ tra il capoluogo toscano più caro, Pisa, e il meno caro, Grosseto (275€).

Rispetto al 2009/10, nel 2010/11 le tariffe sono rimaste invariate in tutti i capoluoghi ad eccezione di Pisa (+1,92%), Firenze e Carrara (+2,8%)On line su www.cittadinanzattiva.it l’indagine completa. L’analisi, svolta dall’Osservatorio prezzi & tariffe di Cittadinanzattiva ha considerato una famiglia tipo di tre persone (genitori e figlio 0-3 anni) con reddito lordo annuo di 44.200€ e relativo Isee di 19.900€. I dati sulle rette sono elaborati a partire da fonti ufficiali (anni scolastici 2009/10 e 2010/11) delle Amministrazioni comunali interessate all’indagine (tutti i capoluoghi di provincia).

Oggetto della ricerca sono state le rette applicate al servizio di asilo nido comunale per la frequenza a tempo pieno (in media, 9 ore al giorno) e, dove non presente, a tempo ridotto (in media, 6 ore al giorno), per cinque giorni a settimana.Liste di attesa: In Toscana, secondo la banca dati del Ministero dell'Interno sulla fiscalità locale aggiornata al 2009, ci sono 456 asili nido comunali per 15.601 posti disponibili. Il maggior numero di asili è presente in provincia di Firenze (160, con 5.337 posti), mentre la provincia di Grosseto ne registra il numero minore (12, con 338 posti). In Toscana il 33% dei richiedenti rimane in lista di attesa, a fronte di una media nazionale del 25%.

Considerando unicamente i capoluoghi di provincia toscani, Prato presenta le liste di attesa più alte con il 50% di domande respinte, seguita da Arezzo e Pistoia con, rispettivamente il 44% e il 42% di domande respinte.Il commento. “In tema di asili nido comunali” commenta Antonio Gaudioso, vicesegretario generale e responsabile delle politiche dei consumatori di Cittadinanzattiva, “l’Italia sconta un ritardo strutturale ormai conclamato, espressione di una attenzione alle esigenze delle giovani coppie vera solo sulla carta, pur se sbandierata ad ogni campagna elettorale.

Purtroppo i tagli agli enti locali previsti dall’attuale manovra finanziaria non faranno che peggiorare la situazione dal punto di vista sia della qualità del servizio che dei costi. Il dato di fondo resta sempre l’enorme scarto esistente tra le esigenze delle famiglie e la reale possibilità di soddisfare tali esigenze, tenuto anche conto che ormai per una famiglia la spesa media mensile per la retta del nido comunale ammonta al 12% della spesa media mensile totale”. Copertura potenziale del servizio: Facendo un confronto tra i posti disponibili e la potenziale utenza (numero di bambini in età 0-3 anni) in Toscana la copertura potenziale del servizio è del 12,2%, a fronte di una media in Italia del 6,2%.

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