Firenze a caccia di sponsor per mettere a nuovo i suoi gioielli

Il Comune lancia un bando per ‘adottare’ e restaurare monumenti ed edifici

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 settembre 2011 15:22
Firenze a caccia di sponsor per mettere a nuovo i suoi gioielli

La colonna di San Zanobi, al centro di piazza del Duomo, e le antiche mura cittadine da Porta Romana a piazza Tasso; la riapertura della Torre della Zecca; il ‘Biancone’, ovvero il Nettuno dell’Ammannati, e la Torre di Arnolfo che svetta su Palazzo Vecchio; Ponte Santa Trinita e piazzale Michelangelo. Il Comune vuole rimettere a nuovo e valorizzare alcuni luoghi e monumenti simbolo della città e cerca un aiuto finanziario con una formula inedita: un bando globale per trovare sponsor che ‘adottino’ il bene e lo restaurino, al posto delle procedure usate finora, quando è sempre stato il Comune a partecipare a bandi e offerte lanciati da potenziali finanziatori, come le Fondazioni bancarie.

Il ritorno pubblicitario per lo sponsor, però, sarà attentamente vagliato dall’amministrazione, per evitare che accadano spiacevoli episodi già visti in passato. L’avviso pubblico (consultabile insieme alle schede sui singoli beni sul sito internet del Comune in Homepage nella Sezione Amministrazione, in Notizie dal Comune e nella Sezione Bandi) riguarda una sessantina di beni. Oltre ai monumenti più conosciuti della città ci sono anche progetti con funzioni sociali, come la realizzazione di un asilo nido all’ex Meyer, il completamento del polo scolastico di Santa Maria a Coverciano, la realizzazione della nuova scuola Capuana dopo l’abbattimento del vecchio edificio, il rifacimento del manto di atletica allo stadio Ridolfi, il restauro dei mercati di Sant’Ambrogio e San Lorenzo. Per quanto riguarda le Belle arti, c’è l’imbarazzo della scelta: oltre a monumenti che non hanno bisogno di presentazioni (come appunto la colonna di San Zanobi, il Biancone, la Loggia del Bigallo, Palazzo Vecchio, ponte Santa Trinita), sono comprese nel pacchetto anche le antiche porte della città, il Forte Belvedere, le gradinate del piazzale Michelangelo, la ‘via crucis’ che da San Miniato va a Monte alle Croci, la Cappella Brancacci, il museo di Santa Maria Novella.

Tutti luoghi che hanno bisogno di ‘cure’, manutenzione straordinaria, restauri, adeguamento degli impianti di sicurezza, per importi variabili da poche migliaia di euro a alcune centinaia o anche qualche milione. Il bando, che scadrà con l’approvazione del bilancio 2012, è rivolto a “imprese, società, associazioni, enti pubblici e privati interessati a promuovere la propria immagine attraverso il recupero e la valorizzazione di beni culturali e patrimoniali della città”. “Le partnership - si sottolinea - saranno concordate caso per caso tramite contratti di sponsorizzazione che disciplineranno diritti ed obbligazioni delle parti e in particolare le modalità e le procedure più idonee alla veicolazione dei messaggi promozionali”.

Gli sponsor potranno quindi farsi pubblicità in varie forme, dai semplici depliant ai totem ai ponteggi, ma con modalità assolutamente compatibili con il decoro e l’importanza socio-culturale del bene oggetto del restauro. Sarà il Comune, infatti, a stabilire tempo, superfici e contenuti del messaggio promozionale. Sarà possibile anche costituire un pool di sponsor così da lavorare in maniera sinergica, e sponsorizzare più monumenti o beni contemporaneamente. La priorità sarà data alle opere individuate nel programma dei Cento luoghi.

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