Laboratori interattivi promuovono la divulgazione della cultura scientifica

La Fondazione Palazzo Strozzi e OpenLab svelano in modo divertente le basi matematiche del lavoro dei banchieri e mercanti del Rinascimento

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 ottobre 2011 19:01
Laboratori interattivi promuovono la divulgazione della cultura scientifica

Laboratori e giochi, per adulti e bambini, nascono dalla collaborazione tra il Dipartimento Educativo della Fondazione Palazzo Strozzi e OpenLab, un servizio della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell’Università di Firenze, in occasione della mostra "Denaro e Bellezza. I banchieri, Botticelli e il rogo delle vanità", in programma dal 17 settembre al 22 gennaio. La Fondazione Palazzo Strozzi e OpenLab hanno previsto due diverse modalità di incontro, una per gli adulti e una per i bambini.

In entrambi i casi l’approccio proposto è ludico e interattivo. "Dal borsellino alla borsa. Uno sguardo matematico sulla gestione dei propri averi" è il laboratorio per gli adulti, che si rivolge in modo particolare a un pubblico digiuno di concetti economici e finanziari. Giovani e meno giovani, investitori abituali e semplici curiosi sono invitati a partecipare a un incontro informale nel quale viene affrontato in modo interattivo il ruolo della matematica nel mondo dell'economia e della finanza.

Attraverso giochi e indovinelli sono presentati e spiegati alcuni concetti matematici fondamentali per la finanza (la teoria delle probabilità, il suo ruolo nei modelli di finanza o economia, la traduzione in matematica di concetti come rischio, obiettivo e decisione). L’obiettivo è comprendere meglio il funzionamento di un mercato finanziario, ma anche rendersi conto di quanto sia importante il ruolo della psicologia umana in un contesto apparentemente razionale come questo, attraverso un’interazione fatta di domande ed esperimenti psicologici, ricorrendo alle formule matematiche solo quando strettamente necessario.

L’incontro si ripete una volta al mese il giovedì, giorno in cui la mostra Denaro e bellezza prolunga l’orario di apertura fino alle 23, così da consentire a chi partecipa all’iniziativa di visitare l’esposizione al termine dell’attività. "Diamo i numeri. Calcoli da mercante" è la proposta per bambini e ragazzi dai 7 ai 12 anni. Mercanti e banchieri del Rinascimento maneggiavano soldi continuamente e per questo dovevano essere molto bravi a fare i conti, ma anche a valutare rischi di impresa e probabilità di successo… Attraverso un gioco appositamente creato in occasione della mostra, una sorta di “Monopoli” del Rinascimento, ciascun giocatore si troverà a dover decidere se finanziare o no imprese rischiose come la spedizione di Colombo o l’invenzione della stampa a caratteri mobili di Gutenberg.

Un modo divertente per comprendere le basi matematiche del lavoro di un mercante-banchiere del Quattrocento! Al termine dell’attività sono previste due brevi tappe nella mostra, così da ritrovare nelle opere esposte alcune delle informazioni emerse durante il gioco. La mostra, nata da un'idea di James M. Bradburne e curata da Ludovica Sebregondi e Tim Parks, racconta la storia dell’invenzione del sistema bancario moderno e del progresso economico cui ha dato origine. Un viaggio alla radice del potere fiorentino in Europa, ma anche un’analisi di quei meccanismi economici che permisero ai fiorentini di dominare il mondo degli scambi commerciali e, di conseguenza, di finanziare il Rinascimento.

Denaro e Bellezza. I banchieri, Botticelli e il rogo delle vanità esamina i sistemi con cui i banchieri crearono immensi patrimoni, illustra la gestione dei rapporti internazionali e chiarisce la nascita del mecenatismo moderno, che ha origine spesso come gesto penitenziale per trasformarsi poi in strumento di potere. La traccia indelebile del rapporto tra denaro e bellezza viene documentata attraverso le opere esposte di maestri come Botticelli, Beato Angelico, Piero del Pollaiolo, i Della Robbia, Lorenzo di Credi. Il laboratorio (per adulti o per bambini) è gratuito con il biglietto di ingresso alla mostra.

La prenotazione è obbligatoria

In evidenza