Cascine: la privatizzazione dell’Anfiteatro del prato delle Cornacchie

L’impatto sul Parco di grandi eventi. L’esclusione ad un godimento pubblico di una porzione. Ecco come si presenta nella realtà l'area destinata agli spettacoli della stagione estiva

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 luglio 2011 15:03
Cascine: la privatizzazione dell’Anfiteatro del prato delle Cornacchie

L'immagine documenta la prima opera attuata dal sindaco Matteo Renzi per il recupero e rilancio del Parco delle Cascine. Si tratta di una vasta opera di recinzione e messa in sicurezza dell’anfiteatro del prato delle Cornacchie per portarvi eventi e spettacoli estivi. La recinzione, che comprende anche un manufatto storico come la casa delle Guardie progettata da Giuseppe Manetti alla fine del Settecento, e l’adiacente nuovo manufatto destinato a bagni pubblici, ha sottratto all’uso pubblico una importante area del Parco per consegnarla ad un uso privatistico. "Questa scelta ci sembra decisamente sbagliata e vorremmo porre qui alcune questioni -sottolineano dai Comitati dei Cittadini dell'Area Fiorentina- Questa risistemazione nel cuore della porzione ovest è avvenuta senza garantire adeguati interventi per l’accesso di un numero elevato di spettatori.

Dove si lasciano le macchine? Come si arriva in quel punto? Perché non c’è un servizio navetta di collegamento di quest’area con la lontana fermata Cascine della Tramvia? I cittadini che erano soliti frequentare le Cascine per passeggio, lettura e vita all’aria aperta si vedono oggi sbarrato da orrende recinzioni permanenti uno spazio come quello dell’anfiteatro, una delle mete preferite. E’ giusto che i nuovi bagni realizzati accanto alla Palazzina del Manetti siano riservati a chi paga il biglietto delle manifestazioni? È giusto sottrarre alla vista di tutti un manufatto storico e trasformarlo in magazzino e annesso di scena per gli spettacoli a pagamento? Altro che recupero del Parco alla città! Quello che sta avvenendo sotto i nostri occhi sembra sempre più chiaramente la trasformazione del Parco in varie aree utilizzabili ora per l’intrattenimento e gli spettacoli, domani, magari, per eventi promozionali e pubblicitari.

Mentre lo storico accesso al Parco, quello di Piazza Vittorio Veneto e l’inizio del primo tratto del viale degli Olmi, sono stati massacrati dalla realizzazione della linea 1 della tramvia e relegati a parcheggio di bus e di auto, le aree più belle vengono affidate ad iniziative a pagamento e di fatto privatizzate".

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