Ad Alberese la Casa della Biodiversità

Si chiamerà “Casa della biodiversità” ed è la nuova sede toscana della Fondazione Slow Food per la Biodiversità. La sede sarà quella del Granaio Lorenese nell’azienda agricola regionale di Alberese. Salvadori: “La nostra risposta contro gli OGM”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 giugno 2011 18:19
Ad Alberese la Casa della Biodiversità

Firenze – Si chiamerà “Casa della biodiversità” ed è la nuova sede toscana della Fondazione Slow Food per la Biodiversità. La sede sarà quella del Granaio Lorenese nell’azienda agricola regionale di Alberese. L’inaugurazione ufficiale è prevista per il 3 luglio prossimo alle 17,30. Dopo il taglio del nastro sono previsti festeggiamenti con degustazione di prodotti tipici, vini locali e canti popolari maremmani. Ci sarà anche una mostra fotografica intitolata “OGM FREE” realizzata da Paolo Gramigni.

Il partner principale e Socio d’onore della Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus è la Regione Toscana, che ha scelto di appoggiare la Fondazione sin dai suoi primi passi, nel 2003. L’evento è stato presentato oggi durante una conferenza stampa a cui ha partecipato l’assessore regionale all’agricoltura, Gianni Salvadori, insieme a Raffaella Grana, presidente di Slow Food Toscana e Piero Sardo, presidente della Fondazione Slow Food per la biodiversità. “E’ questo un evento – ha sottolineato l’assessore all’agricoltura della Regione Toscana, Gianni Salvadori, che consolida ulteriormente il legame che la Regione Toscana ha con Slow Food ormai da molti anni.

Lo consolida in maniera, direi, “fisica”, perchè la Fondazione Slow Food per la Biodiversità prende sede all’interno dell’azienda regionale di Alberese e questa diventa la “base” della Toscana per una rinnovata battaglia contro gli Ogm e per la tutela dei prodotti tipici e di qualità della Toscana. Direi – ha concluso Salvadori – che questa è la prima risposta concreta della Toscana che dimostra la volontà di non concedere spazio agli organismi geneticamente modificati. Non sarà la sola.

Come promesso faremo una nuova legge, che sarà ancora più stringente di quella precedente e saremo capofila di tutti coloro che non vorranno arrendersi agli Ogm. ” Slow Food: “In Toscana una sede importante “ “L’inaugurazione della Casa della Biodiversità di Alberese segna un momento importante per le attività di Slow Food in Toscana – ha aggiunto – Piero Sardo, Presidente della Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus. “Parlo non a caso di tutta Slow Food e non solo della Fondazione – ha precisato Sardo- perché penso che poter disporre di una sede dotata di spazi attrezzati, di personale operativo in loco, di materiale audiovisivo e cartaceo, rappresenti un’opportunità per tutto il nostro movimento nella Regione.

Un movimento che da sempre è all’avanguardia nell’impegno a tutela della biodiversità e nell’amplificazione delle tematiche di Terra Madre. E che da sempre lavora in stretto collegamento con la Regione Toscana, un’istituzione che sin dai primi passi di Slow Food e della Fondazione, è sempre stata al nostro fianco, per sostenerci, in molti casi, ma anche nel delineare linee strategiche di intervento che volentieri e opportunamente abbiamo seguito. Ultima fra queste indicazioni è stata quella appunto di dar vita ad un nodo operativo della Fondazione in terra Toscana.

Anche in questo caso la Regione ci ha dettato una linea che all’inizio forse ci ha visti un poco preoccupati – per la distanza, per le difficoltà logistiche, per l’impegno che si prospettava. Ma ora che le cose si sono messe in moto, iniziamo a comprendere sino in fondo il valore di questa “calata in Toscana”: per noi, per Slow Food, per Slow Food Toscana e la Fondazione soprattutto, ma anche per l’Azienda Alberese, per la rete dei produttori locali, per i tanti visitatori che di là transitano.

È un’occasione importante” – conclude Piero Sardo – “che tutti assieme dobbiamo riuscire a valorizzare e a declinare nel modo più utile, efficace e duraturo. A partire dalla grande festa di inaugurazione che si terrà il 3 Luglio nei locali del Granaio Lorenese, organizzata appunto da tutte le entità coinvolte nel progetto, ma che vede impegnate organizzativamente soprattutto le condotte maremmane, che qui vorrei calorosamente ringraziare.” “Come Slow Food Toscana ma anche come toscani stessi siamo orgogliosi dell’apertura nella nostra regione della sede della Fondazione Slow Food per la Biodiversità” – dichiara Raffaella Grana – Presidente Slow Food Toscana “la Regione Toscana è stata protagonista della nascita della Fondazione, nel 2003, e ora, con la nascita di una sede non solo istituzionale ma in primis operativa, ci consente di continuare il nostro lavoro sul territorio.

Mostre, incontri, convegni, la sede di Alberese ospiterà a partire dalla sua inaugurazione, giornate di studio e di discussione ma non solo, sarà il punto di riferimento per tutti coloro che vogliono salvaguardare la nostra terra, i suoi frutti, chi la lavora e la cura”. La Fondazione per la Biodiversità opera in 50 paesi del mondo La Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus opera in oltre 50 Paesi e coinvolge oltre 10 mila piccoli produttori, coordinando numerosi progetti a sostegno delle comunità di Terra Madre e offrendo supporto tecnico ed economico.

Obiettivi della Fondazione sono la tutela l’ambiente e dei territori, la difesa della biodiversità del cibo, la promozione di un’agricoltura sostenibile, il sostegno ai piccoli produttori e la valorizzazione dei loro saperi tradizionali. Realizza nel mondo progetti a supporto delle comunità di Terra Madre come l’Arca del Gusto, il catalogo di prodotti agroalimentari di qualità a rischio di estinzione -oltre 900- selezionati in tutto il pianeta; i Presìdi nati per tutelare i piccoli produttori e per salvare i prodotti artigianali di qualità sono oggi 340 nel mondo; i Mercati della Terra ovvero mercati contadini che favoriscono la riduzione delle intermediazioni fra chi produce e chi acquista e del viaggio percorso dai cibi per raggiungere le nostre tavole e Mille orti in Africa, il progetto che punta all’avvio di orti scolastici, comunitari, e urbani in venti paesi africani che saranno coltivati secondo tecniche sostenibili. La Fondazione Slow Food promuove inoltre scambi di informazioni e di conoscenze fra le comunità del cibo di Terra Madre, l’evento che, ogni due anni, riunisce a Torino 5.000 produttori provenienti da 150 Paesi del mondo. Con la Toscana un “matrimonio” che dura dal 2003 La tutela e le valorizzazione della tipicità e tradizionalità dei prodotti agro-alimentari – espressione di un modello di sviluppo alternativo a quello della globalizzazione selvaggia – sono da sempre al centro delle politiche agricole della Regione Toscana. A partire dall’istituzione dell’elenco dei prodotti agro-alimentari tradizionali – nel 1998 – la Regione Tosca promuove progetti integrati di sviluppo locale, con lo scopo di recuperare, tutelare e valorizzare le produzioni agro-alimentari tipiche toscane e di promuovere la filiera corta. La collaborazione con Slow Food e il sostegno alla Fondazione Slow Food per la Biodiversità (a partire dal 2003) si collocano in questo ambito. La Regione Toscana ha sostenuto con forza la nascita della Fondazione Slow Food per la Biodiversità e i suoi progetti principali: i Presìdi e i Mercati della Terra.

E lo ha fatto sia in ambito regionale (in Toscana esistono 18 Presìdi e 4 Mercati della Terra), sia in altre parti del mondo, in particolare nei Balcani e in Medio Oriente. La Regione Toscana, inoltre, è sempre stata a fianco di Slow Food anche nella realizzazione del grande progetto avviato a partire dal 2004: Terra Madre, la rete mondiale di comunità del cibo. La Toscana ha promosso numerosi scambi di conoscenza fra produttori toscani da un lato, e produttori cileni, mauritani e kenioti dall’altro.

E ha appoggiato l’organizzazione delle varie edizioni di Terra Madre Toscana.

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