Sicurezza stradale, anche i Comuni vanno a lezione

A Palazzo Medici l’incontro di formazione “Lavori in corso”. Barducci: “Norme più severe anche per gli enti che controllano le strade”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 giugno 2011 14:56
Sicurezza stradale, anche i Comuni vanno a lezione

Gli incidenti stradali sono la prima causa di mortalità in Italia: oltre 4.000 i morti l’anno sulle strade, 4 volte in più di un’altra piaga sociale come la morte sul lavoro, e circa 7-8 volte più dei decessi per omicidio. Risulta perciò necessario approfondire i vari aspetti che potrebbero migliorare la sicurezza stradale: dall’inserimento di nuove rotatorie, ai nuovi guard-rail che permettono maggiore sicurezza anche ai motociclisti fino al miglioramento della segnaletica esistente. Per affrontare questi aspetti si è svolto oggi a Palazzo Medici Riccardi l’incontro di formazione “Lavori in corso”, un convegno-conferenza di approfondimento riservato ai tecnici che si occupano delle strade del territorio fiorentino, uffici tecnici e dirigenti della Polizia Municipale dei Comuni della Provincia di Firenze.I lavori sono stati aperti da Andrea Barducci, Presidente della Provincia di Firenze. Sono poi seguiti gli interventi di Marcello Aranci (Presidente della Consulta per la Sicurezza Stradale della Provincia di Roma), Nazario Gabellini, (Gruppo Prevenzione AIFVS), Marco Guidarini (Presidente del’ Associazione Motociclisti Incolumi) e di Paolo Mazzoni (Consigliere Delegato Assosegnaletica).

“L’amministrazione provinciale – ha detto il Presidente provinciale Barducci – è impegnata da tempo su questo fronte, che è una vera e propria piaga sociale. C’è bisogno di nome più severe. Per questo anche io mi trovo d’accordo sull’iniziativa di legislazione popolare che è partita da Firenze nei mesi scorsi, ma non solo: c’è bisogno di prevedere sanzioni anche per gli enti che hanno le responsabilità delle strade”.Il seminario è stato anche l’occasione per un punto sul Centro di Monitoraggio Provinciale, che dal 2008 rileva la tipologia di incidenti sul territorio fiorentino. Dal momento della sua attivazione, il Centro è stato in grado di recuperare informazioni sui sinistri per oltre l’80% dei casi (passando dal 48% del 2007 all’81% del 2008), con un risultato dell’85% di rilevazione nel 2010.

L’importanza di tale dato sta nel poter raccogliere dati e classificare gli incidenti, in modo da produrre azioni di contromisura mirate.“Il tributo di 4500 morti l’anno e 35miliardi di Euro di costi sociali ci porta nel ‘medioevo’ – ha sottolineato Marcello Aranci, Presidente della consulta per Sicurezza Stradale della Provincia di Roma -. È necessario che le amministrazioni virtuose si facciano carico di indicare la strada per governare l’insicurezza stradale”.

“E' necessario analizzare gli incidenti in tutta la loro dinamica per rilevare le reali responsabilità in una "catena di eventi" – ha sottolineato Marco Guidarini, Presidente Ami -. In Italia guard-rail, paletti, pubblicità e muri a spigolo sono 10 volte più diffusi che in Francia o in Spagna. Nel nostro Paese chi guida uno scooter o una moto è esposto a rischio (ostacoli fissi e mobili) circa 10 volte più di chi guida un’auto, anche a velocità non elevate”.Presentata, da parte dell’AMI (Associazione Motociclisti Incolumi), anche la campagna d’informazione sull’installazione dei guard-rail di nuova generazione: questa nuova tipologia, sostengono dall’Ami, permetterebbe la riduzione dei morti dei motociclisti, che con le ‘protezioni’ attuali si ritrovano spesso feriti per via delle lamiere poste a bordo strada.

La proposta, però, è stata bocciata dall’Unione Europea proprio la scorsa settimana, per via del voto contrario di Regno Unito, Germania, Repubblica Ceca, Olanda, Finlandia, Svezia e Irlanda. A tutto ciò si aggiunge il tema della segnaletica. Una cartellonistica illeggibile comporta infatti una distrazione da parte del automobilista, o del motociclista, e ad un aumento del rischio di percorrenza delle strade.

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