Galli e Torselli: “I proclami del sindaco sono avventati”

PdL: “L’inizio dei lavori rischia di mettere in ginocchio Firenze. I mille giorni solo uno slogan, le criticità non sono state risolte. Come si può, in queste condizioni, dare l’avvio ai cantieri?”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 marzo 2011 23:25
Galli e Torselli: “I proclami del sindaco sono avventati”

“Siamo ormai abituati alla comunicazione ‘nell’era Renzi’ fatta di slogan e promesse ad effetto, ma annunciare l’inizio dei lavori per la Linea 2 della tramvia nelle condizioni in cui ci troviamo attualmente, rischia di essere una scelta tanto avventata da mettere in ginocchio l’intera città”. Questo il commento del capogruppo del PdL Giovanni Galli e del consigliere Francesco Torselli. “Il Sindaco ha annunciato che i lavori termineranno in 1000 giorni – spiegano i consiglieri – ma su quale accordo tra Comune ed imprese si basa questa affermazione? Esiste forse un contratto firmato che impegna le ditte coinvolte nei lavori a terminare l’opera entro i tanto sbandierati 1000 giorni? A noi non risulta niente di tutto questo, se esiste una clausola contrattuale che parla di queste tempistiche, che ce la mostri.

Oppure anche Renzi sarà ricordato, al pari dei suoi predecessori, per aver fatto le previsioni più strampalate della storia? Non dimentichiamoci infatti delle parole dell’ex assessore Cecchi che, nel 2000, parlava di completamento della Linea 1 entro il 2004, della Linea 2 entro la primavera del 2005 e della Linea 3 entro l’estate del 2006. Per non parlare poi delle criticità che si presenteranno durante la realizzazione del tracciato quali ed esempio l’incrocio tra Via di Novoli e Viale Redi o la zona in cui Via di Novoli si restringe, poco prima dell’incrocio con Via Orazio Vecchi.

Cosa succederà in queste zone? Quali soluzioni ha scelto l’amministrazione comunale? Perché nel corso della sua conferenza stampa, il Sindaco ha parlato di percorrere Viale Redi, mentre durante l’esposizione dei progetti in Consiglio Comunale aveva parlato di una soprelevata che da Via di Novoli, scavalcando il Mugnone, portava il tram in Via Gordigiani?”. “Il 2 maggio, stando a quanto annunciato dal primo cittadino, partiranno i lavori – ricordano i due esponenti del PdL – nonostante esistano ancora numerose zone d’ombra sulle quali sarebbe stata necessaria più chiarezza.

Il capolinea, altro esempio, sarà in Via Alamanni o in Piazza dell’Unità? E l’idea di proseguire in sotterranea nel centro storico fa parte del copione dei ‘grandi slogan dell’era Renzi’ o si basa su studi e progetti concreti? Il Sindaco sa che l’opera è finanziata per essere realizzata in superficie e che per eventuali lunghi tratti sotterranei non vi sono finanziamenti stanziati?”. “Ma la cosa che ci fa più temere per il futuro prossimo della città - concludono Torselli e Galli - sono i cantieri.

Durante la prima e ultima audizione sui progetti dettagliati della Linea 2 dei tecnici della mobilità presso la VI Commissione Consiliare, ci fu spiegato che i tre principali cantieri che interessano il tracciato sarebbero rimasti aperti pressoché per tutta la durata dei lavori. Cosa succederà al traffico fiorentino in questo lasso di tempo? Per non parlare del dopo, quando la Linea 2 entrerà in funzione: come reagirà al traffico di Firenze l’attraversamento di Viale Belfiore realizzato non più interrando il traffico veicolare come previsto nei primi progetti, ma lasciando ‘a raso’ sia il transito privato che quello della tramvia che da Viale Redi dovrà raggiungere Via Guido Monaco e Via Alamanni?”. (fdr)

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