Firenze: in 250 alla manifestazione contro l'omofobia di Berlusconi

Ieri "Porta un finocchio per Silvio" in via Cavour. A Barcellona Gay e lesbiche contro il Papa con un bacio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 novembre 2010 21:20
Firenze: in 250 alla manifestazione contro l'omofobia di Berlusconi

Si è svolto ieri pomeriggio, dalle 16 alle 18, il presidio di protesta all'esternazione di Silvio Berlusconi "meglio essere appassionati di belle ragazze che gay", indetto dall'Arcigay a Firenze, di fronte alla Prefettura di via Cavour 1. Oltre duecentocinquanta persone hanno mostrato cartelli contro la frase del Premier e hanno riempito la facciata della Prefettura di finocchi; Arcigay Firenze aveva infatti lanciato ieri in rete l'operazione "Porta un finocchio per Silvio", e molti dei manifestanti accorsi in via Cavour vi hanno aderito, portando con sé gli ortaggi.

Tra i cartelli presenti, "Anch'io, lesbica, sono appassionata di belle ragazze", e molte bandiere di Arcigay Firenze, dei radicali fiorentini dell'associazione Andrea Tamburi e di diversi schieramenti politici, nonché del Popolo Viola, presente con gli esponenti delle varie province toscane. Al presidio, sono inoltre intervenuti l'on. Paola Concia, unica lesbica dichiarata in Parlamento, i consiglieri provinciali Alessandro Cresci (IDV), Alessandra Fiorentini (PD) e Massimo Lensi (PDL), i consiglieri comunali Tommaso Grassi, Susanna Agostini e l'assessore del Comune di Firenze Massimo Mattei, nonché la banda musicale dei Fiati Sprecati.

"Ringraziamo tutte e tutti coloro che sono intervenuti alla manifestazione" dichiarano i rappresentanti di Arcigay Firenze, "certi che da Firenze, ancora una volta, la nostra voce contro l'omofobia si sia levata e si sia fatta sentire, arrivando fino al Presidente del Consiglio che, di sicuro,non dimenticherà questa giornata". In Catalogna, 200 giovani omosessuali, uomini e donne, hanno attuato questa mattina sulla piazza della Cattedrale di Barcellona un'altra protesta, stavolta contro il Papa, con un "bacio collettivo", mentre Benedetto XVI passava a pochi metri, diretto dall'arcivescovado.

Notizie correlate
In evidenza