Carmina Burana e Vivaldi nell’Abbazia di San Galgano

Ultimi due concerti del cartellone 2010 di OperaFestival all’Abbazia di San Galgano.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 luglio 2010 16:07
Carmina Burana e Vivaldi nell’Abbazia di San Galgano

Ultimi due concerti del cartellone 2010 di OperaFestival all’Abbazia di San Galgano. Torna il 6 agosto alle 21 un appuntamento molto amato: l’esecuzione en plein air dei Carmina Burana di Carl Orff, successo che si rinnova di anno in anno. Concerto di grande suggestione, noto al pubblico di tutto il mondo e di ogni generazione, deve la sua fama anche all’utilizzo dei suoi celebri pezzi nel cinema e nella pubblicità. Il pubblico dunque non perde l’occasione di ascoltarlo dal vivo, ancor più se nell’incanto e nell’acustica perfetta dell’Abbazia a cielo aperto di San Galgano. Il compositore tedesco Carl Orff compose le celebri “cantiones profanae” nel 1937 traendo spunto dai testi medievali. Orff si ispirò alle parole dei clerici vagantes che inneggiano al vino, alla natura, alla gioia di vivere, il compositore trasse linfa creativa anche dalla ricchezza linguistica generata dalla mescolanza del latino con il tedesco medievale, un latino che sfumava verso la parlata del volgo, più colorita e ricca.

Il concerto è un vero “pezzo forte” del repertorio di OperaFestival: sul palcoscenico il Coro, il Coro di voci bianche OperaFestival (oltre 100 elementi) diretto dal maestro Maurizio Preziosi, nella particolare e coinvolgente versione a due pianoforti (Claudia Gori il primo e Viviana Apicella il secondo) e percussioni (Luca Marino, Federico Poli, Giorgio Ribechini, Fabio Rogai e con Vittorio Ferrari ai timpani) con i solisti Nicolò Ayroldi, baritono, Scilla Cristiano, soprano e il controtenore Nicola Marchesini. Il 7 agosto alle 21 una serata di grande suggestione che vede Le Stagioni di Vivaldi nell’Abbazia di San Galgano, uno dei concerti più amati di sempre, ricco di variazioni e virtuosismi.

Il concerto vedrà impegnata l’orchestra di OperaFestival con il violino solista di Lorenzo Fuoco, uno dei solisti più ammirati della sua generazione. Ha iniziato giovanissimo la carriera di solista sotto la guida del maestro Luigi Gamberini, collaborando con le principali Orchestre italiane e i più importanti direttori, tra cui Zubin Mehta, Riccardo Muti. E' stato anche invitato dal maestro Claudio Abbado nell'Orchestra Mozart di Bologna. Dal 2004 è violino di Spalla dell’Orchestra OperaFestival.

Lorenzo Fuoco suona un violino Matteo Goffriller, Venezia 1730. La composizione fa parte dei dodici concerti costituenti Il Cimento dell'armonia e dell'invenzione op. 8, composta da Antonio Vivaldi nel 1725. Ogni concerto si riferisce ad una delle quattro stagioni: la Primavera, l' Estate, l' Autunno e l' Inverno. Si tratta di un tipico esempio di musica a programma, cioè di composizioni a carattere prettamente descrittivo. Ad esempio, l' Inverno è dipinto spesso a tinte scure e tetre, al contrario l' Estate evoca l'oppressione del caldo, oppure una tempesta nel suo ultimo movimento. Una chiusura suggestiva per un’altra stagione di grande successo. Per informazioni e biglietti: Biglietteria on line www.festivalopera.it.

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