Enrico Rossi risponde a Matteo Renzi: priorità all'Aeroporto di Firenze

Il presidente della Regione Toscana ha spiegato oggi le priorità sull'Area di Castello. Messi i punti fermi del Termovalorizzatore e del Parco della Piana, la priorità è la sistemazione dello scalo fiorentino, poi verrà il resto "se ci starà".

Redazione Nove da Firenze
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29 giugno 2010 14:25
Enrico Rossi risponde a Matteo Renzi: priorità all'Aeroporto di Firenze

"Ci siamo presi una responsabilità politica - dichiara il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi - con una scelta importante fatta di due elementi: Termovalorizzatore e Parco della Piana. L'impegno con il Comune di Firenze è quello di discutere sul Piano (PIT) - continua - prendiamo quindi l'iniziativa per una integrazione, dopo quel che ci starà ci starà e quel che non ci starà non ci starà. Occorrerà un metodo ben preciso - spiega - e non mi riferisco a nulla in particolare, sono per la Fiorentina, ma ci son parecchie cose che dovrebbero rientrarci, ci sono anche il milione e mezzo di metri cubi di Ligresti, quindi una prioprità va data e secondo noi si tratta della messa in sicurezza dell'Aeroporto di Firenze, solo dopo, tolte le premesse e la priorità appena detta, quel che resta se trova posto ci starà altrimenti non ci starà".

"Dobbiamo trovare un metodo - continua ancora Rossi - perchè altrimenti rischiamo di farci suggestionare dalle false illusioni. Il termovalorizzatore serve - sottolinea - perché la situazione relativa allo smaltimento dei rifiuti specie nell'area fiorentina è delicata e spesso ci ha richiamati, ricordo anche il mio operato alla Sanità, a dover monitorare la situazione relativa all'inquinamento ambientale. L'intervento di compensazione sul Termovalorizzatore - precisa - si riversa sul Parco della Piana, che dovrà esser tanto più grande ed adeguato quanto sarà funzionale il Termovalorizzatore.

Sull'Aeroporto poi ci giochiamo - ancora Rossi - gran parte del nostro futuro, per quanto concerne il turismo, i collegamenti e lo sviluppo interno" Appare chiaro come vi siano al momento aree disponibili ed altre meno, questo senza contare il sequestro in atto o gli ottanta ettari chiesti dai fratelli Della Valle che diventerebbero 40 o la sensibile riduzione dell'area edificabile prevista per l'imprenditore Ligresti. Rossi ha le idee chiare, di quel grande Lotto di terreno una parte è già destinata al Termovalorizzatore e l'equivalente ambientalmente valutabile al Parco, resta poi da risolvere, e questo è il tema di discussione della variante al PIT, la sistemazione e messa in sicurezza dell'aeroporto, a seconda dell'accordo che verrà raggiunto su questo punto, si potranno avanzare proposte di realizzazione di altri siti, a patto che rimanga lo spazio necessario. "Non vorrei che per tirare un calcio di rigore - ironizza Rossi - ci si dovesse fermare per far atterrare l'aereo in volo, in tal caso sarebbe un problema della Fiorentina comunque" Una battuta che però spiega bene il senso di quanto il presidente ha cercato di spiegare riguardo agli spazi ridotti che l'area offre per far rientrare tutto il progetto al momento ipotizzato. Sullo spostamento della regione a Castello non si pronuncia oltre il presidente se non dire "vedremo, è da valutare, non escludiamo nulla precorrendo erroneamente i tempi". Per quanto concerne il rapporto con i privati, visto che sia Matteo Renzi che Enrico Rossi dichiarano di non aver preso ancora contatti diretti in merito con Ligresti il presidente della Regione ricorda che "esistono dei parametri di legge che tutelano i privati e verranno applicati, eventuali discorsi avverranno in seguito". "Il risultato da portare a casa - conclude il presidente della Regione - è quello di un accordo partecipato che porti alla risistemazione dell'Aerostazione, della pista e dell'intero scalo fiorentino, che poi dovrà operare in sinergia con Pisa" Tanto più detto dal Presidente della Giunta che detiene una gran parte delle azioni dello scalo pisano. di Antonio Lenoci

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