Garibaldi raccontato attraverso la musica popolare

Un evento di storia cantata di e con Emilio Franzina uno dei maggiori esperti dei problemi dell’emigrazione italiana all’estero e appassionato di musica popolare.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 maggio 2010 16:45
Garibaldi raccontato attraverso la musica popolare

Garibaldi mito ma soprattutto Garibaldi uomo ‘normale’ raccontato attraverso un percorso musicale: è dedicata ad aspetti poco noti della vita dell’eroe dei due mondi la ‘conferenza-spettacolo’ che si terrà lunedì 31 maggio alle 21 in piazza Signoria, “L’altro mondo del generale. Garibaldi a cent’anni dallo scoglio di Quarto (fra emigrazione, esilio ed oblio)”. Un evento di storia cantata di e con Emilio Franzina, professore ordinario di Storia Contemporanea all’Università di Verona, uno dei maggiori esperti dei problemi dell’emigrazione italiana all’estero e appassionato di musica popolare.

Lo spettacolo è promosso dall'associazione culturale Presente Remoto con il patrocinio del Comune di Firenze ed è uno degli eventi di chiusura del Maggio Fiorentino. Suonano e cantano Luca Bassanese e Stefano Florio (chitarre e synth) e Mirco Maistro (alla fisarmonica), tre musicisti di assoluto livello internazionale e vincitori di prestigiosi riconoscimenti. La “conferenza spettacolo” si propone di narrare momenti poco e male ricordati dell’esistenza di un “eroe” che fu contemporaneamente un mito vivente e, in privato (per quel tanto di privato che gli fu concesso di avere) una persona abbastanza normale con passioni e con gusti tutti suoi, fra i quali quello per la buona musica e per il canto.

Il percorso narrativo si dipana a partire da Nizza e dal Mediterraneo sino a Istanbul e al Mar Nero, sulle note di una grande quantità di melodie e di canzoni del suo tempo: popolari, di lavoro, operistiche, politiche. Il ritratto del Generale trova il proprio centro nel primo dei due mondi in cui, fra esilio ed emigrazione vera e propria, egli visse intensamente da apprendista eroe per quasi vent’anni (tra Brasile, Argentina e Uruguay), ma è arricchito dal racconto delle fasi successive e note di una epopea risorgimentale che fu contemporaneamente un alternarsi di successi e amarezze.

Dalla Repubblica Romana alla morte di Anita, dall’ultimo esilio americano alla favolosa Impresa dei Mille sino al sostanziale “esilio in patria” nella pur amata Caprera. Lo spettacolo costituisce l'anticipazione di un progetto di “Festival di storia, memoria e attualità”, organizzato per il prossimo anno dall'associazione culturale “Presente Remoto” con il patrocinio del Comune di Firenze. Per informazioni: www.presenteremoto.it.

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