Rifiuti, De Zordo: ''Ne produciamo troppi e ne differenziamo pochi''

Firenze e la Toscana producono più rifiuti di altre regioni anche a maggior livello di industrializzazione. Lo dicono gli ultimi dati Ispra relativi all'anno 2009 e rilanciati oggi dalla consigliera di perUnaltracittà.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 maggio 2010 20:03
Rifiuti, De Zordo: ''Ne produciamo troppi e ne differenziamo pochi''

Firenze e la Toscana producono più rifiuti di altre regioni anche a maggior livello di industrializzazione. Lo dicono gli ultimi dati Ispra relativi all'anno 2009. Del resto, è accertato che uno dei fattori che concorrono all’altissima produzione di rifiuti pro-capite è la scelta di abbinare i rifiuti urbani a quelli prodotti dalle attività commerciali e industriali, con l'utilizzo di cassonetti stradali, come avviene anche a Firenze. Ogni fiorentino produce ogni anno 710 kg di rifiuti (un primato nazionale), a fronte dei 515 di un lombardo o dei 494 di un veneto.

"Quadrifoglio e l’amministrazione comunale non hanno fatto abbastanza per distinguere i rifiuti urbani da quelli commerciali e non hanno brillato di iniziativa neanche per quanto concerne azioni tese ad allargare e incentivare la raccolta differenziata, meglio se effettuata con la modalità del porta a porta. Gli obbiettivi della Finanziaria del 2007 stabilivano un traguardo del 50% di raccolta differenziata entro il 2009 e di almeno il 60% entro il 2011. Secondo dati di Quadrifoglio relativi ai primi 4 mesi del 2009, Firenze avrebbe appena superato il 40%, mentre la Toscana - secondo i dati Ispra - si attesta addirittura al 35%, ben al di sotto delle regioni industrializzate del Nord" fa sapere perUnaltracittà.

"E' evidente che c’è un grosso ritardo da recuperare, per questo abbiamo presentato una domanda di attualità per conoscere dal sindaco quali siano gli obbiettivi del Quadrifoglio per il 2010, per ridurre la quota di rifiuti pro-capite e per aumentare la percentuale di raccolta differenziata. Per la sua vaghezza, la risposta non ci tranquillizza. Non c'è nessun progetto per estendere ad altre zone esperimenti positivi come quello della raccolta differenziata domiciliare di Peretola? Sarebbe un peccato non dare seguito ad un esperimento di successo, che oltre ad aumentare la quota di rifiuti riciclabili ha il merito di far crescere i comportamenti virtuosi e la consapevolezza del ruolo che il ciclo dei rifiuti ha nell'ambiente.

Come ormai sappiamo, grazie al lavoro dei Comitati che da anni si battono per una corretta gestione del ciclo dei rifiuti e contro il processo dell'incenerimento, la differenziata spinta rende inutile sia l'ampliamento delle discariche che la realizzazione di inceneritori. Ma sorge il dubbio che non sia questo l'obbiettivo di Quadrifoglio" termina il comunicato stampa.

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