Vita Indipendente: primo stanziamento per persone disabili gravi

Avviso pubblico e avvio del servizio per persone disabili con gravità

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 maggio 2010 15:00
Vita Indipendente: primo stanziamento per persone disabili gravi

A partire dal 7 maggio 2010 e fino al 7 luglio 2010 (l’avviso deve rimanere aperto 2 mesi) è aperta la possibilità, per gli aventi diritto, di presentare le domande per il progetto “Vita indipendente” anno 2010, che prevede un finanziamento ai progetti finalizzati a garantire il diritto ad una vita indipendente di persone con disabilità fisico-motoria-sensoriale permanente e grave limitazione dell’autonomia personale. La procedura è volta all’attuazione di una fase sperimentale, pertanto prima di inserire la Vita Indipendente nella rete ordinaria dei servizi territoriali viene previsto l’avvio di una “Fase Pilota” del progetto per la durata di un anno, con una prima verifica entro sei mesi.

Al termine dell’anno di sperimentazione e valutate le risultati raggiunti sarà assunta la decisione in merito alla prosecuzione del progetto, nonché alla modalità per richiedere ed erogare il finanziamento. Le linee guida approvate con la deliberazione di Giunta Regionale si ispirano all’articolo 19 “Vita indipendente e inclusione nella società” della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità alle quali si riconosce il diritto di vivere nella società, con la stessa libertà di scelta delle altre persone per favorirne l’integrazione e la partecipazione.

Le persone con disabilità devono poter scegliere su base di uguaglianza con gli altri, il proprio luogo di residenza, dove e con chi vivere; devono avere accesso ad una serie di servizi a domicilio o residenziali e ad altri servizi sociali di sostegno, compresa l’assistenza personale necessaria per consentire loro di vivere nella società e di inserirvisi ed impedire che siano isolate o vittime di segregazione. I progetti che s’intenderanno presentare, per l’anno 2010, dovranno essere coerenti con le linee guida allegato A della Delibera della Giunta Regionale n.

1166 del 14 dicembre 2009 SOGGETTI PROPONENTI dovranno essere persone:

· residenti in Toscana e di età superiore ai 18 anni; · con disabilità fisico-motoria e/o sensoriali grave, non correlate a deficit cognitivi, con certificazione di gravità ai sensi dell’art. 3, comma 3, della Legge n. 104/92. La presenza della disabilità deve comportare una grave limitazione dell’autonomia personale nello svolgimento di una o più funzioni essenziali della vita non superabili mediante ausili tecnici.
IL PROGETTO I soggetti beneficiari del contributo dovranno organizzare, in autonomia, un intero pacchetto assistenziale oppure alcune prestazioni di assistenza all’interno di un progetto globale.

Le azioni previste nella progettualità sono distribuite nei seguenti ambiti:

- cura della persona: alzarsi, lavarsi, vestirsi, mangiare, ecc.; - assistenza personale: nelle attività domestiche, sul lavoro, per lo studio, ecc.; - interventi per l’accessibilità e la mobilità: spostamenti, commissioni, uscite, ecc.
La presentazione del progetto avverrà attraverso la presentazione, su apposito modulo di domanda, di un progetto personalizzato con l’indicazione dei bisogni a cui il richiedente non riesce ad attendere autonomamente nonché l’individuazione di uno o più collaboratori e dei relativi costi e dichiarazione di assunzione di responsabilità. Il soggetto proponente il progetto sceglie e assume direttamente, con regolari rapporti di lavoro, il/i proprio/i assistente/i, ne concorda direttamente mansioni, orari e retribuzione nel rispetto dei contratti collettivi e ne rendiconta la spesa sostenuta al fine di ottenere il rimborso a questo titolo.

Appare evidente, quindi, come anche il reperimento e la preparazione dei propri assistenti personali, diventino elementi fondamentali al fine di concretizzare un vero progetto di Vita Indipendente. Il richiedente dovrà dichiarare di aver individuato in piena autonomia l’Assistente/i Personale/i con il quale/i contrarrà un rapporto di lavoro regolare e che, di conseguenza, si dovrà/anno attenere esclusivamente alle sue indicazioni svolgendo l’assistenza personale nelle modalità previste dal rapporto attivato. IL CONTRIBUTO L’intervento consiste nell’assegnazione di un contributo il cui importo viene stabilito con riferimento agli obiettivi, alle azioni definite nel singolo progetto ed alle risorse rese disponibili dalla Regione, a partire da € 500,00 fino alla misura massima di € 1.680,00 mensili.

Il contributo mensile può essere erogato per un periodo massimo di 12 mesi. Il contributo sarà erogato all’esito della presentazione di giustificativi di spesa regolarmente quietanzati. MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DEI PROGETTI I progetti andranno presentati in busta chiusa con la seguente dicitura “Progetto di vita indipendente – anno 2010”, entro le ore 12 del 07 luglio 2010. Essi dovranno essere inviati alla Segreteria SdS Sud Est V. dell’Antella, 58 Bagno a Ripoli, oppure inviati tramite e.mail al seguente indirizzo di posta elettronica “sds.sudest@asf.toscana.it” AMMISSIONE E VALUTAZIONE DEI PROGETTI I progetti redatti dagli aventi diritto sull’apposito modulo di domanda e pervenuti per effetto del presente avviso, saranno esaminati e valutati, ai sensi della legge 66/2008 dall’UVM (Unità di Valutazione Multidisciplinare).

In particolare l’UVM, valuterà la conformità delle richieste di contributo ai principi ispiratori del progetto “Vita indipendente”, volti ad agevolare l’autonomia dei soggetti disabili, mediante l’ausilio di uno o più asistenti scelti autonomamente dal disabile per lo svolgimenti di attività rientranti nei seguenti ambiti:

- cura della persona: alzarsi, lavarsi, vestirsi, mangiare, ecc.; - assistenza personale: nelle attività domestiche, sul lavoro, per lo studio, ecc.; - interventi per l’accessibilità e la mobilità: spostamenti, commissioni, uscite, ecc.
Ogni UVM, valuterà i progetti pervenuti ed individuerà le persone beneficiarie del servizio, con specifica attenzione al conseguimento di obiettivi di "Vita Indipendente", parità di opportunità ed integrazione sociale nel limite delle risorse dedicate.

Gli interventi di aiuto alla persona, come previsti dall’art. 55 comma 2, lettera a) della L.R. n. 41/2005, non sono cumulabili o erogabili per lo stesso periodo di riferimento e per le stesse finalità di cui al progetto individuale.

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