Tifosi romanisti: danni ai mezzi Ataf

Bonaccorsi: "I cittadini non possono pagare queste bestialità". Li denuncia e valuta la "responsabilità oggettiva" per la AS Roma.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 febbraio 2010 20:08
Tifosi romanisti: danni ai mezzi Ataf

Firenze, 8 febbraio 2010 - Ataf sta valutando l'ipotesi di chiedere alla AS Roma il risarcimento dei danni provocati a nove autobus da alcuni tifosi romanisti. Ieri, dopo aver lasciato le auto private nei parcheggi scambiatori di Varlungo, i tifosi scortati dalla Polizia sono saliti a bordo delle navette per lo stadio messe a disposizione da Ataf dove hanno sfasciato vetri e allestimenti, provocando un danno totale di oltre 20mila euro. "Ora basta! La città di Firenze non può più pagare la bestialità di alcuni tifosi - commenta il presidente di Ataf, Filippo Bonaccorsi - abbiamo dato mandato al nostro avvocato penalista di sporgere denuncia contro i singoli tifosi e di valutare l'opportunità di denunciare per responsabilità oggettiva anche la società AS Roma.

Abbiamo messo a disposizione dei tifosi un servizio e siamo stati ripagati con oltre 20 mila euro di danni. La cosa che più mi dispiace è che oggi nove autobus non possono essere in servizio sulle strade di Firenze, per i passeggeri fiorentini”. “Ringraziamo il Questore e tutto il personale delle forze di sicurezza per il lavoro di identificazione dei tifosi coinvolti nell'episodio” – prosegue Bonaccorsi – “Il ringraziamento maggiore va come sempre ai nostri autisti che hanno mantenuto la calma anche in un momento difficile e delicato come quello di ieri”.

“Ataf è di tutti i cittadini e la collettività non può più pagare il prezzo di atteggiamenti incivili. Chiederemo agli organi competenti di valutare l'opportunità di mettere ancora a disposizione i nostri mezzi per alcune tifoserie", conclude il presidente di Ataf. L'azienda chiederà il risarcimento dei danni materiali e di quelli derivanti dal fermo imposto ai mezzi danneggiati, che dovranno essere pagati dai reali responsabili e non dalla collettività.

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza