In Consiglio comunale si parlerà delle dimissioni dall'assessore Cavandoli

Giani: “Ringrazio il sindaco Matteo Renzi che ha deciso di parlare dell’assegnazione delle deleghe degli assessori durante la seduta di questo pomeriggio”. Spini ribadisce però che la comunicazione del sindaco è obbligata dallo Statuto comunale.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 gennaio 2010 14:45
In Consiglio comunale si parlerà delle dimissioni dall'assessore Cavandoli

“Ringrazio il sindaco Matteo Renzi che ha deciso di parlare dell’assegnazione delle deleghe degli assessori durante la seduta di questo pomeriggio”. Lo ha detto il presidente del Consiglio comunale di Firenze Eugenio Giani che questa mattina incontrando i giornalisti ha anche confermato il “suo impegno per il Consiglio comunale fino a dopo le elezioni regionali”. “Il mio impegno nel Consiglio comunale è più vivo che mai – ha aggiunto Giani -. Ci sono tante questioni importanti nelle quali sono impegnato in prima persona e delle quali mi voglio assolutamente occupare”.

Giani ha poi spiegato che questo pomeriggio sarà l’intervento del sindaco l’argomento del Consiglio con il conseguente dibattito e verrà infatti rimandata al prossimo lunedì la comunicazione sulla Shoah. Nel Consiglio comunale dell’8 febbraio si affronterà la giornata delle Foibe, mentre il 15 febbraio tocca alla relazione del garante dei detenuti Franco Corleone. “Saranno sedurte importanti – ha aggiunto Giani - dove il Consiglio si allarga all’esterno per affrontare questioni importanti e di valore per le quali chiedo la massima attenzione”. "Come Presidente della Commissione Affari Istituzionali, in vista del Consiglio comunale di oggi pomeriggio, mi compete ricordare che lo Statuto del Comune di Firenze all’articolo 31 recita al comma 3 che 'le dimissioni degli assessori sono presentate per iscritto al sindaco e hanno efficacia dalla loro accettazione' e al comma 4 che 'della revoca e della sostituzione degli assessori il sindaco dà motivata comunicazione al Consiglio nella prima riunione successiva'." Lo ha specificato il presidente Valdo Spini che ha aggiunto: “Mi sembrano disposizioni chiarissime che non richiedono alcun commento.” (lb)

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