Addio a Mario Frosini, ultimo partigiano dell’Empolese Valdelsa

Domani, martedì 5 marzo, alle ore 15.00, le esequie a Montelupo Fiorentino

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 marzo 2024 21:52
Addio a Mario Frosini, ultimo partigiano dell’Empolese Valdelsa

Montelupo si riunisce per l’ultimo saluto a Mario Frosini, figura di spicco della comunità, membro di numerose associazioni del territorio, in particolare l’ANPI, vice presidente dell’Auser, fondatore della Pubblica Assistenza locale, ex consigliere comunale, vigile urbano, storica figura della Resistenza, fu partigiano, con nome di battaglia “Stracchino”.

Le esequie si terranno domani, martedì 5 marzo, alle ore 15.00, in piazza dell’Unione Europea, in una cerimonia che vedrà la partecipazione dell’amministrazione comunale, dei rappresentati istituzionali del territorio e dell’associazionismo montelupino che ha visto Mario impegnato fino all’ultimo. La sua è stata, dall’inizio alla fine, una vita dedicata all’impegno civile, sociale e politico.

Nato al Castellare, nel comune di Scandicci, vicino a Cerbaia, il 24 ottobre 1928, nel ‘43 si unisce giovanissimo alla Resistenza, entrando a far parte della 3ª Brigata Rosselli, insieme ad altri 130 compagni.

Aveva scelto il nome di battaglia “Stracchino” perché, come raccontava sempre durante gli incontri pubblici, dopo lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale “avevo patito tanta fame” e si sentiva sempre stanco, ossia “stracco”, come si dice in Toscana.

In seguito, era stato sindacalista presso la Fiat di Firenze, dove era entrato a lavorare il 1° gennaio del 1943, e segretario della federazione dei Giovani comunisti di Cerbaia in Val di Pesa, luogo in cui era cresciuto.

Sebbene non fosse la sua città natale, per Montelupo Mario Frosini si è speso fino all’ultimo. Prima come consigliere comunale PCI-PDS per il mandato di Marco Montagni (dal ‘90 al ‘95) e poi come anima dell’associazionismo cittadino: presidente della sezione ANPI di Montelupo, presidente e poi vicepresidente della locale sezione Auser e tra i soci fondatori della Casa del Popolo “Il Progresso” e della Pubblica Assistenza.

Sempre presente a tutte le commemorazioni, sempre vestito elegante, sempre pieno di nuove idee e d’iniziativa. Proprio in queste settimane stava ultimando un libro di memorie da portare nelle scuole e che vedrà la luce nei prossimi mesi.

“Quella di Mario è stata un vita densa di significato, in cui il personale e il politico si sono spesso intrecciati. Mario è stato partigiano e protagonista della Resistenza, è stato uomo delle istituzioni, è stato parte viva e vitale della società civile. Sempre con il sorriso, anche nei momenti difficili, pacato ma solido. Forte come solo i miti e i grandi uomini possono essere. Lo contraddistingueva una gentilezza dell’animo e una fede laica nei valori dell’antifascismo e della libertà.

Ci sono persone che sembrano immortali, tanta è la forza con cui vivono e che trasmettono, ci sono persone che lasciano un segno indelebile nelle nostre coscienze, ci sono persone che con la loro storia hanno costruito il nostro futuro. Mario è stato tutto questo. Noi abbiamo il difficile compito di raccogliere il suo testimone e di tradurlo non in mero ricordo, ma in azione”, afferma il sindaco Paolo Masetti.

“Era uno degli ultimi partigiani ancora vivi nella zona. È stato – spiega il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – un instancabile esponente dell’Anpi che ha creduto negli ideali della gioventù e che a questi ideali è rimasto fedele fino all’ultimo. Un uomo di pace che è stato anche presidente dell’Anpi di Montelupo Fiorentino ed è stato insignito della medaglia dedicata ai partigiani e combattenti che si sono distinti per coraggio e abnegazione nella guerra di Liberazione e nella Resistenza. Desidero esprimere il cordoglio personale alla famiglia”.

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