Protezione civile: preoccupa il livello del lago Massaciuccoli

Tutte le forze in campo della Protezione civile regionale. Portata stamattina a Massarosa una insacchettatrice per il riempimento dei sacchetti di sabbia. Rossi: «Si lavora a pieno ritmo, pronti a ogni evenienza». Nuovo sopralluogo a Nodica

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 dicembre 2009 14:49
Protezione civile: preoccupa il livello del lago Massaciuccoli

Nell'area alluvionata tra le province di Lucca e Pisa, tecnici della Protezione civile, militari e volontari hanno già sistemato decine di migliaia di sacchi di sabbia lungo gli argini del lago di Massaciuccoli, pronti a organizzare l'evacuazione degli abitanti della zona. Nella notte si sono registrate deboli piogge con cumulati inferiori ai 10mm che non hanno determinato criticità. Su richiesta della Regione Toscana, questa mattina, personale della protezione civile della Provincia di Firenze ha portato a Massarosa (LU) l'insacchettatrice della colonna mobile per permettere di velocizzare le operazioni di riempimento con sabbia dei sacchetti destinati a rinforzare gli argini.

Le procure di Pisa e Lucca hanno aperto fascicoli ipotizzando il reato di disastro colposo, dopo la rottura dell'argine del fiume Serchio a Nodica (Pisa) e Santa Maria del Colle (Lucca). «La macchina della protezione civile funziona a pieno ritmo. Tutte le energie e le risorse possibili sono messe in campo, a livello nazionale e locale. Questa è vera prevenzione: preparasi alla peggiore delle eventualità, con la fondata speranza di scongiurarla con il lavoro e l'impegno di tutti». L'assessore regionale per il diritto alla salute Enrico Rossi riassume con queste parole il punto della situazione a fine mattinata, dopo aver nuovamente visitato la zona di Nodica, dove la piena del Serchio ha aperto nell'argine una falla di circa 200 metri.

Rossi ha anche parlato con il sindaco di Viareggio Lunardini e con i responsabili della Protezione civile che hanno partecipato alla riunione che si è svolta alla prefettura di Pisa con il capo dipartimento della protezione civile nazionale Bernardo De Bernardinis. «La variabile tempo non sarà banale – prosegue l'asse ssore Rossi – ma se anche non si riuscirà a ricostruire completamente l'argine sarà possibile realizzare un tamponamento che consentirà un buon uso del letto del fiume.» Sul posto stanno giungendo con regolarità a camion che trasportano grossi massi prelevati dalla cave di Carrara, mentre si accumulano anche i sacchi di sabbia necessari per i tamponamenti. Il lago di Massaciuccoli sta scemando.

L'assessore per la difesa del suolo Marco Betti, che insieme al collega Rossi è sul posto, stima che dal lago vengano tolti in questo momento 1 milione e 200 mila metri cubi al giorno. Purtroppo le previsioni meteo per i prossimi giorni non sono favorevoli, ma, conclude Betti «si sta lavorando a pieno regime». In questi giorni la Protezione civile regionale ha messo in campo nelle varie situazioni di emergenza 200 volontari (Misericordie, Anpas, Cri e Vab) che si danno il turno dalle 8 alle 24, più altri 80 volontari dedicati specificamente alla zona del Serchio.

Sono in funzione 4 idrovore, 5 torri-faro che consentono il proseguimento del lavoro nelle ore notturne, gruppi elettrogeni e due insacchettatrici per i sacchi di sabbia. Le attrezzature sono messe a disposizioni dalle province di Firenze, Grosseto e dalle associazioni di volontariato. La foto invece si riferisce all'intervento del Nucleo Sommozzatori di Grosseto, a bordo di 2 furgoni logistici, presso il molo Santa Barbara di Porto Ercole dove, a causa delle avverse condizioni meteo dei giorni scorsi, è affondata un'imbarcazione di circa 13 metri.

I Sommozzatori hanno iniziato le operazioni di recupero posizionando palloni idrostatici e fissando cime e fasce di sollevamento che hanno permesso il traino dell'imbarcazione in una zona sicura del porto, dove ad attenderli vi era un'ulteriore squadra che con l'ausilio di due autogrù hanno sollevato l'imbarcazione per posizionarla sulla banchina. Le operazioni sono state estremamente difficoltose in quanto l'imbarcazione, in pessimo stato d'uso ed ormai deteriorata dalla permanenza sott'acqua, risultava avere una struttura troppo fragile per sostenere la pressione delle fasce di sollevamento.

Sul posto, oltre ai Vigili del Fuoco, presente la Guardia Costiera.

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