Omofobia: bocciatura del disegno di legge

Dopo il voto alla Camera dei deputati, De Zordo: "Grave bocciatura. E Firenze ha perso un'occasione non inviando il Gonfalone a Roma". Grassi: “Il sindaco Renzi non rispetta le deliberazioni del consiglio comunale”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 ottobre 2009 19:18
Omofobia: bocciatura del disegno di legge

Il sindaco, ieri, rispondendo ad una domanda d’attualità presentata dal gruppo consiliare Spini per Firenze, ha affermato che il mancato invio del gonfalone alla manifestazione contro l’omofobia di sabato scorso a Roma, era dovuto ai contenuti secondo lui non condivisibili da tutta la città di Firenze. Oggi la bocciatura del disegno di legge sull'omofobia: la maggioranza di governo non considera la violenza contro le persone Lgbt un problema. “La città di Firenze –afferma Ornella De Zordo, capogruppo di Perunaltracittà– ha perso un'occasione: in questo clima pensiamo che fosse ancora più importante l'invio del gonfalone della città alla manifestazione romana, come chiesto nella mozione avanzata da perUnaltracittà ed approvata dal consiglio comunale.

L'atto impegnava inoltre il sindaco ad intervenire presso il Governo perché procedesse ad una modifica della legge in discussione oggi, introducendo l’aggravante per i reati di omofobia e transfobia”. “Ormai è palese –afferma il consigliere Tommaso Grassi (Spini per Firenze)– come i diritti civili non interessino al sindaco Matteo Renzi, e come egli non voglia ‘dispiacere’ agli ambienti cattolici più retrivi, a lui molto vicini: abbiamo infatti scoperto dopo 2 mesi che anche l’assenza del gonfalone in occasione della manifestazione del 9 settembre scorso sui ponti di Firenze contro l’omofobia non era casuale.

Il sindaco ha infatti ammesso che anche in quel caso i temi proposti non potevano considerarsi condivisibili da tutta la città. Purtroppo, anche in altre occasioni il sindaco ha fatto di testa sua ignorando la volontà della maggioranza del consiglio comunale: ad esempio, il consiglio approvò una mozione affinché fossero messi a disposizione spazi per la celebrazione delle esequie laiche, ma il sindaco, per bocca del suo assessore, Falchetti, ha risposto che il Comune di Firenze non ha spazi adeguati da destinare a tale scopo.” “E’ chiaro – conclude Grassi – che c’è un problema di laicità da parte del sindaco del PD, Matteo Renzi, che appare più in sintonia con la destra clericale che con il proprio partito e la propria maggioranza.

La nostra preoccupazione, a questo punto, è che il sindaco voglia boicottare anche l’attuazione del ‘registro dei testamenti biologici’, appena approvato dal Consiglio Comunale di Firenze. Speriamo di essere smentiti ma abbiamo proprio questa sensazione”.

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