Firenze: il registro dei testamenti biologici ancora al centro di discussioni

Per Nardella non c'è nessun conflitto giunta-Consiglio comunale sul registro dei testamenti biologici. Intanto il centrodestra difende la Curia fiorentina e chiede spiegazioni sui prolungati silenzi di Renzi sull'argomento.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 ottobre 2009 19:11
Firenze: il registro dei testamenti biologici ancora al centro di discussioni

“Non esiste alcun conflitto fra giunta e Consiglio comunale, così come non esiste alcun intento di ‘congelare’ la delibera che istituisce il registro dei testamenti biologici. Come ho già detto e ribadisco, il Consiglio comunale è sovrano”. Così il vicesindaco di Firenze Dario Nardella dopo che questa mattina Valdo Spini aveva chiesto di “smentire con chiarezza e con urgenza le voci riportate oggi su alcuni organi di stampa secondo le quali la giunta si accingerebbe a congelare l’attuazione della delibera sul testamento biologico approvata dal Consiglio il 5 ottobre”.

“Non voglio credere a queste voci, che creerebbero un conflitto istituzionale giunta-Consiglio comunale molto grave e preoccupante” aveva aggiunto Spini. Intanto non si placano le voci pro e contro la nota diramata dall'arcidiocesi di Firenze. “Come mai risponde sempre il vicesindaco Dario Nardella sulla questione del registro testamento biologico?” È quanto domanda la vicecapogruppo del Pdl Bianca Maria Giocoli dopo il comunicato odierno del vicesindaco sull’argomento.

“Lunedì il sindaco Matteo Renzi era a Firenze visto che ha presieduto una giunta in seduta notturna. Ma nonostante questo, non ha fatto neanche capolino nel salone de’ Dugento per esprimere la sua opinione come sindaco e come consigliere comunale sull’argomento. E il vicesindaco Nardella – continua Giocoli – è stato delegato a prendere posizione in merito solo dopo l’approvazione in aula con un comunicato stampa e non durante il dibattito dove sarebbe stata oltremodo gradita una presa di posizione della giunta Renzi sull’argomento”. “Sappiamo che oggi Renzi non è a Firenze ma ciò non dovrebbe costituire un ostacolo visto che è un sindaco tecnologicamente avanzato.

Siamo infatti abituati – sottolinea la vicecapogruppo del Pdl – a leggere in via preventiva agli atti e iniziative di governo della città le sue esternazioni su Facebook. Come mai anche oggi si nasconde dietro Nardella che è costretto a rispondere alla domanda del capogruppo Spini sulla attuazione o meno della delibera approvata dal Consiglio comunale? Ha forse un certo timore a ‘mettere la faccia’ direttamente e in prima persona? Aspettiamo risposta... eventualmente anche su Facebook” conclude Giocoli.

“In merito alle dichiarazioni del presidente della giunta Provinciale Barducci mi permetto alcune brevi riflessioni” così Filippo Ciampolini (Pdl). “Le dichiarazioni contenute nella nota della Curia non sono assolutamente minatorie; definire tale intervento 'improprio ed illegittimo' significa non comprendere la funzione ed il ruolo che l’arcivescovo sua eminenza Betori ricopre per la Chiesa fiorentina; condivido con il presidente Barducci il passaggio secondo il quale la materia è di competenza del Governo.

Pertanto, con coerenza, dovrebbe stigmatizzare quanto avvenuto nel Consiglio comunale fiorentino e lasciare che la Curia svolga la sua funzione pastorale; negare, infine, la valenza del valore politico ed ideologico dell’atto approvato è pura ipocrisia; come cattolico impegnato in politica esprimo solidarietà a sua eminenza monsignor Betori ed al presidente Mcl Grossi, ribadendo la necessità e l’opportunità degli interventi dell’arcivescovo in temi così complessi che riguardano non solo l’individuo ma soprattutto la coscienza morale e religiosa” argomenta il consigliere provinciale di centrodestra.. “Il Comune è un’istituzione laica e nel mio ruolo di consigliere, anche se cattolico, mi svincolo dalle mie convinzioni religiose.

E’ giusto che non tutti la pensino allo stesso modo ma certi allarmismi sembrano esagerati”. E’ quanto ha espresso il capogruppo di Sinistra per Firenze Eros Cruccolini che sull’argomento testamento biologico aggiunge: “Vorrei inoltre ricordare che il Comitato di controllo sugli atti del consiglio è stato abolito da tempo e che non è opportuno ergersi a giudice degli atti approvati dal consiglio oltre tutto a larga maggioranza. Confido nella lungimiranza del sindaco Renzi che riconoscendo la sovranità del Consiglio saprà tenere in conto un atto di indirizzo come questo”.

Cruccolini ha poi sottolineato che “l’istituzione del registro per il testamento biologico approvato dal consiglio lunedì non obbliga (e questo è stato anche sottolineato nel dibattito consiliare) tutti i fiorentini a fare il testamento e a iscriversi nel registro. Chi vuole lo fa e chi non vuole non lo fa. In una città avanzata e aperta come Firenze – ha aggiunto Cruccolini – il fatto che si possa istituire democraticamente il registro è un elemento di democrazia”.

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