Superstrada FiPiLi: un binario di ferro tra lo svincolo di Scandicci e l’A1

A portare la questione all'attenzione del Consiglio provinciale e del vice presidente della Provincia di Firenze, nonché assessore alle infrastrutture, Laura Cantini è stato Salvatore Barillari del Pdl.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 ottobre 2009 15:50
Superstrada FiPiLi: un binario di ferro tra lo svincolo di Scandicci e l’A1

La vice presidente della Provincia di Firenze ed assessore alle infrastrutture Laura Cantini ha risposto, in Consiglio provinciale, ad un’interrogazione di Salvatore Barillari (Pdl) su un binario di ferro rimasto tra lo svincolo della Fi-Pi-Li uscita di Scandicci e ingresso sull’A1 in direzione Firenze. “Il problema posto risulta anche a noi. Si tratta di un lavoro – ha spiegato l’assessore Cantini – realizzato tra lo svincolo di Scandicci e l’autostrada A1 nel 2005 quando è stata realizzata la nuova connessione tra la Firenze-Pisa-Livorno e l’autostrada.

E’ un lavoro realizzato da Autostrade per l’Italia, la ditta che ha eseguito il lavoro si chiama Spea ingegneria, e quando venne posto in opera il giunto era stato assicurato che questo avrebbe garantito una comparabile aderenza alla pavimentazione adiacente all’asfalto in tutte le condizioni ambientali. Abbiamo constatato che questo trattamento non ha avuto assolutamente la durata per il quale era stato realizzato e pertanto la direzione viabilità della Provincia ha fatto richiesta ad Autostrade per l’Italia di provvedere ai dovuti ripristini o quanto necessario per riportare la condizione a una idoneità paragonabile anche in quel punto della strada”.

Soddisfatto si è detto Barillari: “Invito e sollecito a insistere su questa problematica. Io ci passo quasi tutti i giorni e vedo benissimo il problema che è ben presente l’ho anche provato, perché per poter parlare con cognizione di causa sono arrivato con la macchina quando non c’è nessuno a forte velocità e ho inchiodato sul ferro: le macchine di oggi tengono bene la strada ma se uno arriva a forte velocità c’è un po’ di sbandamento e mi posso immaginare cosa succede con una moto che arriva a tutta velocità.

Ne approfitto per dire anche quel tratto di superstrada interessato dallo svincolo di Scandicci e l’entrata dell’A1 è un tratto nato male, non solo per questo motivo, ma perché è talmente corto che crea tutte le mattine e in tutti i momenti di grande immissione sull’autostrada code molto pericolose”.

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