Anpas: ''Rendere trasparenti liste d'attesa segno d'attenzione per chi soffre''

Per l'Anpas rendere trasparenti le 'liste di attesa' e consentire un meccanismo di tutela per tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro condizione sociale, è una operazione di grande attenzione e rispetto verso chi soffre, malati e familiari.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 luglio 2009 21:06
Anpas: ''Rendere trasparenti liste d'attesa segno d'attenzione per chi soffre''

Dare priorità agli interessi generali, seppure nel rispetto dei casi particolare, e un segno d'attenzione per chi soffre. Le Pubbliche Assistenze toscane puntano dritto al cuore del problema analizzando la delibera regionale che attiva un registro unico per le prenotazioni degli interventi chirurgici. “Le nostre associazioni – scrive in una nota il presidente di Anpas Toscana, Romano Manetti – ogni giorno si fanno interpreti dei bisogni e delle aspettative dei cittadini e si trovano a interfacciarsi con il sistema dei servizi sanitari ospedalieri e territoriali.

Per questo, riteniamo di dover esprimere il nostro punto di vista. Il provvedimento appare in perfetta sintonia con molti dei principi innovativi contenuti nei Piani Regionali della Toscana, sui quali concordiamo totalmente: universalità delle cure, centralità dei cittadini e dei bisogni, centralità del Servizio Pubblico”. Ma non basta: “A queste valutazioni di carattere generale – dice ancora Manetti – aggiungiamo quelle di carattere sociale e morale che giustificano tale provvedimento; e quindi rendere trasparenti le 'liste di attesa' e consentire un meccanismo di tutela per tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro condizione sociale, riteniamo sia una operazione giusta e di grande equità ma, soprattutto, di grande attenzione e rispetto verso chi soffre, malati e familiari.

Perciò, con questo spirito, ci permettiamo invitare i professionisti a cogliere questa sfida e questa grande opportunità che viene loro offerta dalla delibera regionale, dimostrando ancora una volta che applicando simili provvedimenti il sistema sanitario regionale toscano ne esce sicuramente rafforzato”.

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