Contro la disabilità degli anziani l'Afa fa bene

Sono già 748 i corsi, 316 le palestre coinvolte e 12mila le persone che hanno deciso di partecipare al programma Afa, Attività fisica adattata. Oggi è stato firmato un accordo per potenziare ulteriormente l'iniziativa.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 luglio 2009 18:17
Contro la disabilità degli anziani l'Afa fa bene

Serve per gli anziani fragili, che lamentano dolori diffusi e le conseguenze dell'osteoporosi, a chi ha gli arti inferiori menomati o ha fatto ricorso all'impianto di protesi al ginocchio e all'anca. Serve a chi è stato vittima dell'ictus, a chi è diabetico e dializzato, a chi ha subito una mastectomia o è ammalato di Parkinson. A tutte queste persone la ginnastica fa bene. Non una ginnastica qualsiasi ma l'Attività fisica adattata (Afa), un programma specifico di esercizi svolti in gruppo, capaci di migliorare lo stile di vita e di prevenire o limitare la disabilità. Oggi l'assessore per il diritto alla salute Enrico Rossi e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali confederali, dei pensionati del lavoro autonomo e degli enti di promozione sportiva hanno siglato un protocollo di intesa per lo sviluppo e la migliore organizzazione dei progetti Afa. “Età avanzata e malattia spingono molte persone a ritirarsi, ad isolarsi.

Ma noi sappiamo bene che, al contrario, le relazioni sociali e una attività fisica misurata e costante possono giovare davvero e dare un contributo sostanziale alla salute delle persone”. Ne è convinto l'assessore Rossi che intervenendo dopo la firma ha ricordato come l'Attività fisica adattata sia compresa nel Piano sanitario regionale e nel complesso dei progetti della sanità di iniziativa. Negli ultimo due anni l'Afa è stata introdotta in numerose Asl della Toscana: sono stati attivati 748 corsi, che si sono svolti in 316 tra palestre e piscine e che hanno raccolto l'adesione di oltre 12.000 persone.

In senso tecnico per Afa si intendono esercizi non sanitari, svolti in gruppo, su indicazione dei medici di medicina generale o degli specialisti, sotto la guida di laureati in Scienze motorie, diplomati Isef o in Fisioterapia secondo programmi che tengono conto del grado di disabilità della persona. L'efficacia e la sicurezza dei programmi sono valutati da una serie di ricerche internazionali a cui partecipano le Asl di Empoli, Pisa, Siena, Prato, con la consulenza scientifica dell'Istituto superiore di sanità, dell'Università di Firenze e dei National Institutes of Health (Usa). Con la firma del protocollo, sindacati e associazioni si sono impegnati con la Regione a promuovere, potenziare e incentivare sul territorio questi programmi, in collaborazione con le Asl e le Società della salute, fissando una tariffa a carico del cittadino pari a 2 euro per ogni incontro (2,5 euro per i programmi svolti in piscina) più gli oneri assicurativi.

In ogni caso le Società della salute sono pronte a intervenire con agevolazioni in base al calcolo Isee (Indicatore di situazione economica equivalente). di Susanna Cressati

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