Elezioni amministrative: l'Italia dei Valori presenta i candidati fiorentini

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 aprile 2009 14:32
Elezioni amministrative: l'Italia dei Valori presenta i candidati fiorentini

Questa mattina (lunedì 27 aprile), presso le Giubbe Rosse in piazza della Repubblica, a Firenze, alla presenza dell’on. Leoluca Orlando, è stata presentata alla stampa la lista dei candidati di Italia dei Valori alle prossime elezioni amministrative di Giugno, sia per la Provincia e per il Comune di Firenze, sia i candidati alle elezioni europee: erano presenti per quest’ultime i candidati Niccolò Rinaldi, Cristina Scarlatti, Paolo Brutti e Dringa Milito Pagliara. “Una lista - ha detto Sabatino Clementini, segretario cittadino - che contiene persone normali, molta società civile, niente nomi altisonanti, questo per continuare a distinguerci dal panorama degli altri partiti.

Una lista che contiene quasi il 50% di donne. Cinque anni fa questo partito era poco più di un movimento che raccolse solo tre consiglieri di quartiere. I sondaggi ci dicono che avremo un buon risultato’. Gli fa eco Alessandro Cresci, segretario provinciale: “Vogliamo portare i cittadini nelle istituzioni, per rappresentare tutto l’elettorato, gente che vive la città e non nelle stanze della politica e che sa quali sono i bisogni di questo territorio”. Niccolò Rinaldi, fiorentino, ha lavorato all’ONU prima e poi al Parlamento Europeo poi come Segretario Generale Aggiunto, non un politico ma un alto funzionario dunque: “Sarò capolista per l’Italia Centrale.

L’Italia è carente nel suo impegno in Europa. Tra i 27 paesi aderenti siamo gli ultimi per presenze al Parlamento. Con tutto ciò che ne consegue, ossia che le risorse che l’Europa offre vanno agli altri paesi. Il nostro paese ha molto da imparare e l’Europa molto da offrire. La china di Firenze è in discesa, dobbiamo invertire la rotta”. Paolo Brutti, professore universitario di Matematica, esperienze come direttore generale della Cgil, è responsabile delle politiche del lavoro dell’IdV: “La mia candidatura dimostra la grande attenzione al mondo del lavoro e alla crisi che stiamo attraversando.

Stando nelle istituzioni europee possiamo attuare quelle strategie che servono per superarla”. Cristina Scarlatti, ricercatrice immunologa dell’Università di Firenze: “Io sono la testimonianza dell’attenzione del partito alle donne e alle competenze specifiche che la società civile può offrire alla politica, con un occhio di riguardo all’istruzione e all’università affinchè sia luogo effettivamente di meritocrazia e attenzione alla spesa pubblica. Dobbiamo ’tornare’ in Europa perché in Europa le cose funzionano diversamente e molto meglio che da noi”.

Dringa Milito Pagliara è professoressa universitaria alla Sapienza di Roma, esperta di trasporti: “Occorre valorizzare le competenze e l’Italia dei Valori presta attenzione a questo aspetto”. Ha concluso la presentazione Leoluca Orlando: “Il senso di queste candidature sta nel forte radicamento sul territorio e una forte valorizzazione delle competenze. Molti non fanno parte di Italia dei Valori, questo proprio per portare i migliori al Parlamento Europeo. In questa città spesso più che chiederti chi sei e cosa fai ti chiedono a chi appartieni.

Basta con la cultura dell’appartenenza. Siamo un partito che invoca la legalità ma non siamo solo questo, noi lavoriamo anche per i diritti. E l’Europa è il nostro luogo di conforto, rappresentiamo sempre più una parte culturale fondamentale del paese, la parte sana, più civile che agogna un paese veramente europeo. Purtroppo dall’Italia sono molti quelli che scelgono di andarsene, che spesso diventano all’estero migliori di quelli che abbiamo e rimangono là perchè hanno le occasioni che qui non si da loro più.

Agli italiani diciamo che lavoriamo per cambiare tutto questo. In questa regione e in questa città ci sono forze politiche che governano da 60 anni e che in questo lungo arco di tempo hanno fatto un buon lavoro ma che adesso hanno bisogno di rinnovarsi. E’ venuto il momento di decidere se dare segni di discontinuità. Noi saremo uno di questi segni, al PD chiediamo che si faccia opposizione da sé, noi saremo alleati affidabili ma scomodi”.

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