Piano Casa di Berlusconi: nei prossimi giorni i provvedimenti della Regione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 aprile 2009 21:01
Piano Casa di Berlusconi: nei prossimi giorni i provvedimenti della Regione

L’accordo Governo/Regioni prevede aumenti di volume del 20% per alcuni edifici residenziali esistenti (le villette uni-bi familiari), del 35% nel caso di demolizione e ricostruzione purché gli edifici non siano collocati nei centri storici o nelle zone tutelate. Nelle recenti dichiarazioni dell’assessore Conti, rilasciate al quotidiano “la Repubblica”, si legge “si può andare oltre il 35% quando si tratta di ricostruzioni se si utilizzano esclusivamente materiali di bioedilizia”. A Firenze già da molti anni sono consentiti/previsti cospicui aumenti di volume sia degli edifici esistenti che di quelli da demolire e ricostruire.
Il Piano Regolatore vigente e le due versioni del Piano Strutturale, in alcune loro parti, hanno ampiamente anticipato i dispositivi previsti dal “Piano Attila” di Berlusconi.
Infatti, il PRG attuale prevede che gli edifici considerati di epoca successiva e non compatibili con il contesto, possano essere demoliti e ricostruiti con un aumento del 10% delle loro SUL (Superficie Utile Lorda).

A questo incremento, complice il Regolamento Edilizio, se ne aggiungono altri sommersi, quali le superfici dei piani sottotetto, delle chiostrine interne e dei volumi tecnici (cabine elettriche, per il condizionamento dell’aria, scale esterne, extracorsa degli ascensori, e altro) che, nel caso di edifici demoliti e ricostruiti, si aggiungono alle superfici già gonfiate diventando stanze (oppure “altri locali”) senza venir considerati incrementi di superficie (e quindi di volume).
Anche con con il nuovo Piano Strutturale sarà possibile ampliare e sopraelevare: infatti il Piano Strutturale sostiene che sia possibile tutelare la residenza in ogni ambito urbano attraverso il compimento della struttura urbana in tutti i casi in cui la città consolidata presenta dei tasselli planimetrici o altimetrici mancanti.
Al regolamento urbanistico è demandato di individuare i lotti rimasti inedificati e gli edifici sviluppati non oltre il primo piano fuori terra o comunque in modo disarmonico rispetto al contesto, che potranno essere oggetto di nuova edificazione, sopraelevazione o ampliamento”.

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