Il 25 aprile canta la libertà: al “Verdi”, con l'Ort, alle 21 di sabato

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 aprile 2009 22:42
Il 25 aprile canta la libertà: al “Verdi”, con l'Ort, alle 21 di sabato

Firenze- Per il sesto anno consecutivo Regione Toscana e Orchestra della Toscana festeggiano il giorno della Liberazione dal nazifascismo, il 25 aprile, con le note di una musica che sottolinea la sua dimensione di impegno civile. Ospitato al Teatro Verdi di Firenze sabato 25 aprile 2009 ore 21, trasmesso in diretta da Rete Toscana Classica e in streaming sul portale ufficiale intoscana.it, il concerto ha ideazione e direzione artistica di Mauro Pagani, uno tra i fondatori (1970) della PFM.

Viene proposto “Canti di libertà da ogni angolo della terra”: un programma che unisce musiche di vari generi (tanghi, blues, jazz, valzer, reggae ...) dai titoli famosi (da Bella Ciao a Imagine di John Lennon, da Comandante Che Guevara a La Cucaracha, da La domenica delle Salme di Fabrizio de Andrè a Simon Bolivar, dai tanghi di Astor Piazzolla alle poe sie di Bob Dylan, dagli U2 a Enzo Jannacci). Il tutto legato da un filo conduttore: le storie e le sofferenze di tutti i popoli, l'ansia di libertà, la conquista della democrazia.
Sul palcoscenico, insieme ai musicisti dell'Orchestra della Toscana (considerata una fra le migliori orchestre da camera in Italia, formata da 45 elementi), un quintetto composto da Mauro Pagani, Mauro Di Domenico, Claudio Storniolo, Arnaldo Vacca, Max Gabanizza e con le voci di Z Star, Joan Isaac, Mariuccia Colegni, Roberta Zanuso.

La mattina di venerdì 24 (ore 10:30) il concerto viene presentato, in anteprima, a gruppi di studenti provenienti da scuole superiori toscane. Sono attesi non meno di mille giovani a cui l'assessore regionale all'Istruzione Gianfranco Simoncini e l'ideatore del concerto Mauro Pagani parleranno introducendo il senso dell'iniziativa. Ai giovani verrà anche consegnata una pubblicazione, appositamente stampata dalla Regione Toscana, con la Costituzio ne Italiana e la Carta dei diritti umani.
L'iniziativa, che si avvale del contributo delle banche tesoriere, è stata presentata questa mattina, in Regione, dal presidente Claudio Martini e dall'assessore alla Cultura Paolo Cocchi.

Sono intervenuti la presidente di Fondazione ORT, Rosa Maria di Giorgi, Mauro Pagani e Aldo Bennici, direttore artistico della Fondazione ORT.
«Il concerto del 25 aprile è ormai una tradizione importante nella nostra regione - ha detto Claudio Martini - Il tema di quest'anno vuole dare al 25 aprile la sua dimensione più autentica in termini sia di tradizione che di attualità. Una visione globale dei grandi temi della liberazione e dell'emancipazione in tutto il mondo». «E' importante non perdere mai la verità storica - ha aggiunto Paolo Cocchi - E' bello vedere nel programma, accanto a Bella ciao, anche canzoni più recenti.

L'Ort cerca non solo la musica colta, ma anche il radi camento nella città e tra la gente». «Ho accettato questo incarico - ha spiegato Mauro Pagani - come un onore e una bellissima occasione per lavorare con l'Ort. Sono temi che toccano tutti. C'è sempre stato nella storia delle nazioni un momento in cui un popolo ha dovuto lottare contro un invasore, un tiranno».
Nelle edizioni precedenti del concerto per il 25 aprile organizzato da Regione Toscana e Fondazione ORT si sono succeduti Luciano Berio (Ofanim, 2004), Stefano Bollani con Cristina Zavalloni e The Swingle Singers (Musiche in libertà, 2005), Franco Battiato (2006), Noa e i Radiodervish (2007), Giorgio Battistelli (Sinfonia da Experimentum Mundi, 2008).

«Come Ort - ha dichiarato Rosa Maria Di Giorgi - siamo molto onorati di organizzare il concetrto del 25 aprile. Cominciamo a lavorare molti mesi prima, i nostri musicisti lo fanno molto volentieri. E' uno dei momenti cui l'Ort tiene di più, vogliamo lanciare un segnal e, dare un messaggio forte a tutta la Toscana». «Non si può certo cambiare il mondo con sette note - ha aggiunto Aldo Bennici - ma certo anche la musica può contribuire». L'ingresso al concerto del 25 aprile 2009 è su invito: gli inviti sono gratuiti e si ritirano a partire da giovedì 9 aprile presso la biglietteria del Teatro Verdi di Firenze (dal lunedì al venerdì 10-13; 15-18.

Telefono 055 212320 2396242).
Una forte preoccupazione non solo per il quadro economico allarmante ma anche per la tenuta democratica del paese «di fronte al disegno neoconservatore in atto che vuole ricacciare indietro l’Italia e le conquiste democratiche». L'ha espressa ieri a Viareggio, intervenendo al congresso dell'Anpi della provincia di Lucca, l'assessore regionale Giuseppe Bertolucci (bilancio e coordinamento delle politiche per il mare). «Mi riferisco – ha detto l'assessore - al manifestarsi sempre più frequente di iniziative di aperta marca fascista, ai tentativi revisionisti o peggio ancora negazionisti e agli attacchi sempre più espliciti alla Costituzione e alla democrazia italiana.

Non si tratta, come in passato, di sporadici episodi, circoscritti a frange estreme. Qui siamo di fronte a qualcosa di più vasto che riguarda ed investe anche i livel li istituzionali, dal Parlamento al più piccolo dei Comuni, ora con una proposta di legge aberrante come quella sull’Ordine del Tricolore di iniziativa di deputati del centrodestra, ora con lo scoprimento di una lapide per ricordare il passaggio di Mussolini a Villafranca in Lunigiana». «Il nostro compito – ha proseguito Bertolucci – è di reagire con determinazione facendo leva sull’unità delle forze antifasciste e sull’unico terreno possibile e praticabile che è quello della democrazia.

E occorre farlo ovunque: nelle istituzioni, nella scuola, nella società, perché solidarietà, civile confronto e rispetto della persona umana siano alla base della vita delle nostre comunità».
«L’impegno della Regione Toscana in questo senso è alto e continuativo e non data da oggi. Basta pensare all’esperienza dei Treni della Memoria, iniziata nel 2002 e che ogni due anni porta migliaia di studenti a visitare i luoghi dello sterminio e dell'olocausto. Del resto la Giornata della Memoria in Toscana viene celebrata, come ha sottolineato più volte anche il presidente Martini, per 365 giorni con attività didattiche, di ricerca e di riflessione.

Occasioni in cui sono coinvolti studenti, insegnanti, operatori culturali, superstiti della deportazione nazifascista, partigiani, per confrontarsi con il passato e con il futuro, riflettere sulle pagine più nere della storia del Novecento, ma anche costruire insieme una storia nuova, quella di una società in cui nessuno sia escluso o perseguitato per la sua religione, la sua provenienza o il colore della sua pelle».
L'assessore ha poi menzionato altri atti dell'impegno regionale come la sottoscrizione del Manifesto degli scienziati antirazzisti 2008 in occasione del settantesimo anniversario delle leggi razziali in Italia e l'adozione dei “P rincipi per una scuola antirazzista e dell’inclusione”, in base a cui da quest'anno l’educazione all’antirazzismo fa parte delle attività didattiche delle scuole medie inferiori e superiori.

Ci sono poi le leggi approvate nel corso di più legislature a favore delle attività legate a Sant’Anna, proponendo e sostenendo l’approvazione della legge nazionale istitutiva del Parco nazionale della Pace sempre nel Comune di Stazzema e, poi ancora, le molte iniziative – in particolare editoriali – per la conservazione della memoria delle stragi naziste e fasciste perpetrate in Toscana durante la seconda guerra mondiale. A proposito di una legge “riordinativa” per Sant’Anna, la Giunta regionale ne approverà presto un testo che sarà inviato al Consiglio, e che nel corso del 2008 è stato discusso e ampiamente condiviso con i rappresentanti del Comune di Stazzema e dei superstiti dell’ eccidio nazifascista del 12 agosto 1944.

In vista della imminente ricorrenza del 25 aprile l'assessore Bertolucci ha voluto «riaffermare con forza il pieno significato della liberazione dal nazismo e dal fascismo per la quale si batterono donne e uomini di fedi e di “credi” diversi, mettendo da parte differenze sociali, culturali, politiche e religiose. Una memoria collettiva che vogliamo difendere con convinzione e coerenza, ricordando chi ha combattuto per la libertà, per la pace, per la democrazia».

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