Arezzo: nasce il primo centro italiano interamente dedicato all’educazione stradale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 marzo 2009 19:19
Arezzo: nasce il primo centro italiano interamente dedicato all’educazione stradale

Promuovere la cultura della sicurezza stradale, diffondere comportamenti e stili di vita sani e sicuri, abbattere il numero di incidenti stradali gravi e mortali, preparare gli automobilisti e i motociclisti a manovre d’emergenza e alle tecniche del primo soccorso. Questi gli ambiziosi ma importanti obiettivi della “Cittadella Aretina per la Sicurezza Stradale” che nascerà entro breve tempo in Provincia di Arezzo, una struttura permanente da 1.800.000 € composta di aule per la didattica e circuiti per la pratica della guida sicura.

I lavori per la realizzazione del 1° stralcio partiranno tra pochi giorni grazie alla convenzione e al protocollo firmato tra gli Enti interessati. L’area di 35 mila mq si trova a Montecchio ed è di proprietà del Comune di Castiglion Fiorentino che la concede in comodato d’uso gratuito alla Provincia di Arezzo e alla Fondazione Monnalisa Onlus per 50 anni. La progettazione, la realizzazione e la gestione della “Cittadella Aretina per la Sicurezza Stradale” vede protagonisti da una parte gli Enti firmatari del Protocollo “Caschiamoci” attivo in questo campo con risultati positivi dal 2000 al quale partecipano Prefettura di Arezzo, Provincia di Arezzo, Comune di Arezzo, Asl 8, Ufficio Scolastico Provinciale, Aci, Etruria Mobilità, dall’altra il Comune di Castiglion Fiorentino e la Fondazione Monnalisa Onlus.

Il primo passo ufficiale è la firma della convenzione e del protocollo d’intesa che impegna gli Enti e la Fondazione ognuno per il proprio ruolo. La Prefettura di Arezzo, che svolge istituzionalmente la funzione di rappresentanza generale del Governo sul territorio, assicurerà il raccordo Stato-autonomie ed il coordinamento sul territorio degli organismi statali periferici e delle Forze di Polizia. Gli Enti firmatari del Caschiamoci si sono impegnati a versare per i prossimi 5 anni 30 mila € ogni anno per la gestione così come farà la stessa Fondazione.

L’Ufficio Scolastico Provinciale si è impegnato inoltre a mettere a disposizione i propri docenti di ogni ordine e grado formati in educazione stradale, così come le polizie locali.
Il progetto della Cittadella, proposto dalla Fondazione Monnalisa Onlus alla quale sarà affidata la gestione per 25 anni e condiviso da tutti gli Enti sopra richiamati, è un centro unico in Italia per le sue caratteristiche: la funzione educativa sarà portata avanti in maniera multidisciplinare. Forze di polizia, vigili urbani, medici e giuristi formeranno giovani e adulti sugli effetti di droga e alcool, sulle tecniche di primo soccorso, sui traumi e sulle conseguenze socio sanitarie degli incidenti stradali, sulle normative vigenti, agendo così in maniera preventiva prima che repressiva sui comportamenti alla guida di mezzi a due e quattro ruote anche con l’uso di moderni laboratori di guida virtuale.

L’attività teorica sarà completata da testimonianze forti di parenti di vittime di incidenti stradali e da incidentati stessi che condivideranno le loro storie ed i loro drammi con i presenti, così come da testimonial nazionali impegnati nel campo dell’educazione stradale. Della parte pratica si occuperanno sui diversi circuiti istruttori piloti che insegneranno le manovre d’emergenza, l’aggiramento di un ostacolo improvviso, la frenata e la guida in condizioni di scarsa aderenza, ad esempio con fondo bagnato ed asciutto.

Ma la Cittadella sarà una struttura di utilità sociale unica in Italia anche per la sua attenzione alle tematiche ambientali: tutto sarà costruito secondo le più innovative tecniche della bioarchitettura, dai bitumi per l’asfalto a basso impatto all’illuminazione a led, dalle aule biocompatibili all’uso di fonti energetiche rinnovabili. È anche il primo centro che prevede un circuito per i più piccoli. Il 15 aprile prossimo è previsto l’avvio del 1° stralcio di lavori per la realizzazione della pista per bambini da 3 ai 13 anni su una superficie di 5000 mq.

Qui già nel primo anno di gestione saranno accolti 1944 bambini che impareranno a riconoscere l’utilità del vigile e dei suoi segnali, il semaforo e i più comuni cartelli, i pericoli e i rischi stradali. Tra le prove pratiche l’uso della bicicletta e dei quad in un circuito che simula il percorso stradale. Si tratta di un investimento per 210 mila € già finanziato, per 150 mila € dalla Fondazione Monnalisa Onlus e per 60 mila € dalla Provincia di Arezzo. Accanto alla pista per i più piccoli nascerà anche il circuito più grande destinato all’educazione stradale di neopatentati, adulti, professionisti, scuole guida, su mezzi a due e quattro ruote.

Tra i corsi previsti quelli per l’ottenimento del patentino per i ciclomotori, corsi di guida sicura per adulti, per over 55, per conducenti di mezzi speciali come le autoambulanze, per utilizzatori di mezzi da lavoro, per disabili, ma anche corsi di formazione e aggiornamento per lo stesso personale docente e i formatori. Nel Centro Servizi poi saranno svolte azioni di raccolta, ricerca ed analisi dei fattori di rischio della sicurezza stradale in stretta collaborazione con l’OMAR (Osservatorio per la Mobilità di Arezzo) e studiate campagne di sensibilizzazione sul tema.
La struttura avrà finalità completamento no profit e ogni entrata derivante dalle sue attività sarà interamente reinvestita.

Saranno infatti gratuiti i corsi per i ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado della provincia di Arezzo, mentre saranno applicate tariffe etiche per tutti gli altri utenti.
La “Cittadella Aretina della Sicurezza Stradale” rappresenta dunque una risposta non più rimandabile ad una vera e propria emergenza sociale: quella degli incidenti stradali. In Italia nel 2007 se ne sono contati più di 230 mila con oltre 5000 morti, 325 mila feriti e 20 mila invalidi gravi. Anche i numeri della Toscana sono sbalorditivi: quasi 21 mila incidenti con 353 morti e 27 mila feriti.

Nella sola Provincia di Arezzo gli incidenti con lesioni a persone sono 1227 e 30 i morti. Numeri che non possono essere dimenticati soprattutto se si pensa che quella degli incidenti stradali rappresenta la prima causa di morte per i giovani sotto i 30 anni.

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