Musica: Caparezza in concerto sabato 13 dicembre alla FLOG di Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 dicembre 2008 18:58
Musica: Caparezza in concerto sabato 13 dicembre alla FLOG di Firenze

Dopo il trionfale concerto della scorsa stagione, sabato 13 dicembre torna all’AUDITORIUM FLOG di Firenze CAPAREZZA e il suo gruppo, per un live che conferma la creatività e la caustica ironia di questo straordinario artista.
“Le dimensioni del mio caos” è il titolo dell’album di CAPAREZZA uscito lo scorso 11 aprile e del quale sono adesso ripubblicati il 3° singolo e un nuovo video.
Il disco, definito “il primo fonoromanzo nella storia della musica italiana", trae ispirazione da un racconto presente nel suo primo libro dal titolo “Saghe Mentali” edito anche questo in aprile per Rizzoli.

L’album, diviso in 14 audiocapitoli, racconta le avventure di CAPAREZZA e di due personaggi singolari: Ilaria Condizionata, una giovane hippie sessantottina alle prese con il mondo d’oggi, e il muratore Luigi delle Bicocche. I brani sono raccordati l’uno all’altro da momenti recitati, affidati a doppiatori professionisti (tra cui riconoscerete le voci di Anthony Hopkins, Nicolas Cage, Clint Eastwood ecc.) e vari personaggi tra cui iettatori, speaker tv e lo stesso CAPAREZZA. Oltre ad essere il primo fonoromanzo della musica italiana, “Le dimensioni del mio caos” è anche un nuovo viaggio nel mondo del musicista pugliese.

Un luna park musicale dove il Rock anni ‘70 in stile Jimi Hendrix (nel brano “La rivoluzione del sessintutto”) si mescola alle atmosfere Elettropop da sigla cartoni tv di “Cacca nello spazio” e la Patchanka dolce amara di “Vieni a ballare in Puglia” lascia spazio all’atmosfera intensa ed ispirata del primo singolo “Eroe (La Vera Storia di Luigi delle Bicocche)”, storia di un eroe contemporaneo, muratore precario, che difende la famiglia dagli strozzini e combatte ogni giorno per la pensione.

Il disco ha il suo completamento ideale con il libro “Saghe Mentali”. Il mondo stralunato e surreale di CAPAREZZA, l’erede italiano di Frank Zappa, non si esprime solo nei dischi, nei concerti, nei video, nel suo coloratissimo sito internet. Oggi diventa un libro (impaginato dallo stesso grafico, Stefano Ciannamea, che ha realizzato il sito) in cui ogni sezione si rifà a un album della discografia ufficiale. C’è il primo, ?!, in cui le canzoni vengono raccontate e spiegate come fossero pagine di un finto diario segreto con foto e documenti mai pubblicati prima d’ora (grazie al cielo).

Nel secondo, "Verità supposte", i brani sono favole assurde senza nemmeno l’ombra di un lieto fine. Il terzo, "Habemus Capa", è una personalissima versione dell’Inferno dantesco, con tanto di note a piè di pagina e tavole di un Gustave Doré in preda agli acidi (opera della brillante illustratrice Laura Spianelli). E c’è il quarto e ultimo, "Le dimensioni del mio caos",: qui le canzoni sono i capitoli di un romanzo di fantascienza (un “fonoromanzo”) della storica collana “Urania”.

Quattro tomi per un unico libro, un nuovo territorio nell’universo fantastico di CAPAREZZA. Michele Salvemini, in arte CAPAREZZA (1973-2052), nacque e crebbe a Molfetta per un puro caso.
Fervente compositore di pompose biografie, il “vate dalla chioma boccoluta”, come amavano definirlo gli esercenti del borgo natìo, sviluppò col tempo una poetica personale che imbevve di paradossi legati alla profonda osservazione di bla bla bla.
CAPAREZZA visse tutto il tempo con la frustrazione di non poter diventare il musicista più noto della sua città perché Molfetta aveva dato i natali al maestro Riccardo Muti.

Altresì non poté sperare di divenire il “Salvemini” più popolare poiché di Molfetta era anche lo storico Gaetano Salvemini.
Fu forse per questo che divenne famoso in Francia.
La vita artistica di Michele Salvemini si divide in due tronconi: “quando aveva i capelli corti” e “quando aveva i capelli lunghi”.
“Quando aveva i capelli corti” le sue opere erano acerbe, svuotate di senso critico e per nulla scomposte, “Quando aveva i capelli lunghi” invece, la sua poetica divenne ficcante, urticante ed altri aggettivi ancora, permettendogli di pubblicare ben 4 dischi e chissà quanti altri ancora.
Egli divenne noto in patria per aver composto “Fuori dal Tunnel” , la sua opera più apprezzata, feroce critica ad una comunità devota al divertimento che la adottò come inno trovandola, appunto, divertente.
Cose come queste a Riccardo Muti non sono mai accadute.
Nel 2008 ha pubblicato il libro “Saghe Mentali” , divenuto un caso letterario e il disco “Le dimensioni del mio Caos” che è stato 1° in classifica per ben 5 mesi.
E sabato 13 dicembre, il poliedrico CAPAREZZA torna sul palco dell'AUDITORIUM FLOG con un concerto arricchito dalla complicità e l'affiatamenro che solo decine e decine di esibizioni insieme al suo gruppo in giro per ogni angolo d'Italia possono dare; un appuntamento imperdibile per godersi dal vivo la carica, l'ironia, l'intelligenza di un personaggio assolutamente fuori dagli schemi dello spesso banale panorama musicale italiano.

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