Vipertheatre di Firenze: la canzone dell’estate 2007, venerdì 30 novembre -ore 21,30– ingresso libero

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 novembre 2007 14:31
Vipertheatre di Firenze: la canzone dell’estate 2007, venerdì 30 novembre -ore 21,30– ingresso libero

La sua “Toda Joia, Toda Beleza” è stata unanimemente riconosciuta come “la canzone” dell’estate 2007. La sua musica intreccia culture e stili diversi: ska, dancehall, reggae, big beat, afro-funky, fino alla riscoperta della tradizione siciliana. La sua tromba fa ormai pendant con tantissime trasmissioni tv.
A grande richiesta, dopo il concerto estivo a Villa Solaria, tornano sulle scene fiorentine Roy Paci ed i suoi inseparabili Aretuska, venerdì 30 novembre al Vipertheatre. La serata è a ingresso gratuito.

Ottima occasione per gustarsi dal vivo, il nuovo album della band siciliana, “Suonoglobal”. Dopo 3 album ed infinite collaborazioni con gli artisti più svariati, Roy Paci raccoglie con questo disco quanto seminato in qualità di trombettista e arrangiatore. “Suonoglobal” vanta infatti ben 5 duetti (la trascinante Toda Joia Toda Beleza con Manu Chao, E’ Meglio La Vecchiaia con Erriquez della Bandabardò, Giramundo con Pau dei Negrita, Tango Mambo Jambo con i Cor Veleno, Siente Amme con Raiz) ed addirittura una canzone “a tre”, Mezzogiorno di Fuoco, che vede la partecipazione di due artisti amatissimi in Italia: Caparezza ed i Sud Sound System.

“Tutti i musicisti coinvolti nel progetto hanno contribuito in maniera davvero unica e speciale, ciascuno ha apportato un suo fondamentale contributo, in un’atmosfera sempre tranquilla e rilassata”, spiega Roy.
Atmosfera a cui ha sicuramente contribuito il luogo dove Suonoglobal é stato ideato: “La Posada”, in provincia di Lecce, nuovo studio di Roy Paci. Studio di registrazione sì, ma anche luogo di ritrovo per gli amici e rifugio salentino per serate a base di buona cucina e buon vino.

La leggenda narra che durante le registrazioni di Suonoglobal siano state consumate 125 bottiglie di vino rosso! “Sono fiero del nuovo studio”, dice Roy, “L’ho praticamente costruito con le mie mani, l’estate scorsa, durante i giorni liberi del tour”. E’ in questa cornice che ha preso vita il nuovo disco di Roy Paci & Aretuska.
Prodotto da Fabrizio Barbacci, Suonoglobal é un disco che mette in pratica tutti gli esperimenti fatti dalla band durante gli anni passati insieme a incrociare e mescolare suoni e linguaggi.

I testi sono cantati in un calderone di lingue e dialetti (secondo Roy le lingue più pure di tutte), e, nel caso di Toda Joia Toda Beleza, in una sorta di “itanol”, dove la grammatica spagnola è volutamente storpiata e non rispettata, adattata all’italiano o alla musica per prediligere la sonorità rispetto alla mera struttura grammaticale. L’accademia delle regole canoniche è distrutta dal suo interno per dare spazio all’orecchio e al cuore, anche se qualche purista o qualche madrelingua probabilmente storcerà il naso.

Del resto, i verbi “suonare” e “giocare” in molte lingue sono indicati con la stessa parola: spielen, play, jouer.
Suonoglobal é stato masterizzato allo Sterling Sound studio di New York con Chris Gehringer, in uscita il primo giugno per V2Records. Il nuovo disco di Roy Paci & Aretuska professa la sua missione fin dal titolo: confondere e mischiare suoni, idiomi, differenti mondi e musicalità. Il suono non ha nazione nè religione, é NO global, come suggerisce il titolo stesso.

ROY PACI & ARETUSKA
Dall'antico nome di Siracusa (Aretusa) nascono nel 1998, da un idea di Roy Paci, gli Aretuska.

La formazione alle origini era molto diversa: oltre alla tromba di Roy "Il Padrino", c'erano il basso elettrico di Fred Casadei, il trombone di Rosario Patania e le percussioni di Giuseppe Di Mauro.
Qualche tempo dopo, si aggiunsero la tromba di Salvo Di Stefano, il sax di Gaetano Santoro, la chitarra di Giuseppe Siracusa e la batteria di Giuseppe Ripullo.
A parte l’uscita dal gruppo di Di Mauro, la formazione rimane stabile fino al Maggio del 2000, mese in cui gli Aretuska entrano in studio per dare vita al loro primo album, "Baciamo Le Mani" (Viceversa/Extra-Labels).

Poche settimane prima delle registrazioni il gruppo ha un nuovo batterista: Alessandro "Jah Sazzah" Azzaro. Il repertorio live si arricchisce di nuove sonorità che scaturiscono dall'esigenza di rivitalizzare la tradizione musicale siciliana; altra grande novità è il debutto di Roy, il Padrino, come "crooner", un'innovazione che caratterizzerà il futuro della banda. Dopo innumerevoli concerti in tutta la Sicilia arriva il momento di esportare il suono del Rocksteady siciliano fuori dai confini regionali.
Poco tempo dopo l'uscita del disco, un’altra uscita dalla formazione: il trombonista Pataria viene sostituito da Tony Cattano.
Con questa formazione (oltre all’ultimissimo arrivo di Mirco Burgio alle tastiere), gli Aretuska di Roy Paci cominciano a farsi conoscere a livello nazionale ed europeo suonando in festival come il Lowland in Olanda, il Sunsplash in Austria, il Klinkers in Belgio, il Pepsi Island di Budapest in Ungheria, il Summerjam di Colonia in Germania, il Gurten a Berna.

Seguono diverse partecipazioni a programmi televisivi nazionali, come "Stasera pago io" con Fiorello, Rai 1, Supersonic-MTV, Play It-ReteA-All Music, Rock TV e la realizzazione di due video-clip in onda sui maggiori network televisivi.
L'ultimo cambio di formazione arriva subito dopo il primo tour: dal Salento, alle tastiere Marco Calabrese.
Da quel momento non si sono più fermati: la registrazione del disco, "Tuttapposto", uscito a giugno 2003, è stata solo il preludio ad altri tour italiani e a un tour europeo - (partito a febbraio 2003) – che li ha portati a suonare in paesi come Francia, Danimarca, Olanda, Belgio, Germania, Svizzera, e Austria.

Nel frattempo, “Cantu siciliano” prima, e “Yettaboom” poi, si fanno apprezzare come singoli. Nel 2003 arriva anche una cover, “Besame mucho”, registrata per il film di Leonardo Pieraccioni “Il paradiso all’improvviso”. Il nuovo disco di Roy Paci & Aretuska professa la sua missione fin dal titolo: confondere e mischiare suoni, idiomi, differenti mondi e musicalità. Il suono non ha nazione nè religione, é NO global, come suggerisce il titolo stesso.

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