Ferrovie: un'anziana locomotiva terminerà la sua attività in Toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 novembre 2008 11:28
Ferrovie: un'anziana locomotiva terminerà la sua attività in Toscana

Lo stesso giorno in cui sulla nuova linea ad alta velocità Firenze – Bologna il treno di prova di Rete Ferroviaria Italiana ha superato i 340 Km/h, è tornata a Firenze, fresca di Riparazione Generale, la ultraquarantenne locomotiva elettrica E646.196, l'ultima E646 ad essere stata sottoposta a questo trattamento: ormai fra pochi mesi le poche locomotive rimaste di questo glorioso Gruppo cesseranno per sempre la loro attività. La maggior parte di loro sono state già alienate o demolite. Ne restano poche, e fra queste alcune saranno conservate nel Parco Storico delle Ferrovie dello Stato.

Quelle poche circoleranno, ancora per poco, sui binari toscani e pugliesi.
Per chi non fosse particolarmente informato sulla manutenzione dei rotabili ferroviari, la “riparazione generale” è il sistema che consente ad un mezzo di durare decenni: la locomotiva viene smontata in ogni sua parte e riassemblata. In alcuni casi (come in questo) vengono addirittura tolte e ricostruite le cabine di guida. In pratica, se si esclude il telaio interno e la cassa esterna, quando una locomotiva viene sottoposta a tale lavorazione rimane ben pocodella dotazione originaria di macchinari e attrezzature.
La cosa importante è che la E646.196 è uscita dalla Riparazione Generale, effettuata nell'impianto di Foligno, nella livrea storica Grigio Nebbia e Verde Magnolia degli anni 60, quando le E646 erano alla testa dei treni più importanti, rapidi ed espressi (all'epoca non c'erano le improbabili denominazioni attuali come “Eurostar”, “Euro Star City Italia”, “treno OK” o similari....).

Poi hanno proseguito una onorata carriera al traino (o alla spinta, con i macchinisti che la telecomandano dalla “carrozza pilota” , posta davanti al treno) dei treni regionali in tutta la rete delle Ferrovie Dello Stato. Le ricorderete senz'altro con la livrea avorio e le strisce parallele arancioni e viola tra la fine degli anni 70 e gli anni 90.
Tutto questo è avvenuto grazie a un nucleo di ferrovieri appassionati che sull'asse Milano – Foligno sono riusciti a convincere Trenitalia a concludere questa operazione, seguita nei minimi particolari a Foligno da un ferroviere che lavora proprio in quella officina.

Precedentemente la stessa operazione era stata effettuata con un'altra E646, di stanza a Milano.
Vediamo questa locomotiva ripresa da Antonio Scalzo a Roma Tiburtina durante la corsa di prova, prima della riconsegna all'esercizio.

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