TAV a Firenze: riparte l’Osservatorio Ambientale, dopo cinque mesi di ‘vacanza’

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 ottobre 2008 14:00
TAV a Firenze: riparte l’Osservatorio Ambientale, dopo cinque mesi di ‘vacanza’

Firenze, 22.10.’08- Sarebbe fissata per domani 23 ottobre, si è appreso, la prima seduta plenaria del nuovo Osservatorio Ambientale sulla cantierizzazione Alta Velocità della città di Firenze, dopo che il precedente mandato era scaduto il 15 maggio scorso. Continuerà a presiedere l’organismo il dr. Pietro Rubellini, responsabile per TAV e Terza corsia A1 nel Servizio attività geologiche e Valutazione di Impatto Ambientale del Comune di Firenze. Anche i rappresentanti della Provincia e della Regione sarebbero stati confermati.

Nuove nomine, invece, in rappresentanza di ministeri, committenti e progettisti.
Sul tavolo dell’incontro tre “patate bollenti”: i progetti per l’opera di “scavalco” AV fra Castello e Rifredi, per la nuova stazione ‘subacquea’ Foster e per i due tunnel di sottoattraversamento di Firenze. Per quanto si è appreso, all’Osservatorio - prima che venisse sciolto e potesse quindi pronunciarsi al riguardo - era stato consegnato per l’esame ambientale il solo progetto esecutivo dello “scavalco”.

Manca invece tuttora all’appello - a distanza di mesi dai termini preannunciati – il progetto esecutivo della stazione accanto al subalveo del torrente Mugnone e delle due gallerie da campo di Marte a Castello. Le ultime notizie ricevute nel corso di una intervista televisiva al referente di progetto di RFI per il nodo AV di Firenze, ing. Marco Rettighieri, alla quale è intervenuto anche il presidente dell’Osservatorio Rubellini, lasciano supporre anzi che l’esecutivo consegnato dal general contractor incaricato di redigerlo debba aver sollevato più di una perplessità, se a distanza di mesi RFI non l’ha ancora consegnato per l’esame ambientale all’Osservatorio Ambientale.
Su tutta la partita dell’avventurosa penetrazione del sottosuolo di Firenze Idra continua ad attendere - con la straordinaria pazienza che ha dovuto esercitare per anni nei rapporti con le istituzioni cosiddette “democratiche” - le notizie di cui la cittadinanza viene accuratamente deprivata, e ha chiesto intanto una audizione all’Osservatorio.

Secondo Idra, il piano ambientale della cantierizzazione per lo “scavalco” AV fra Rifredi e Castello – che l’Osservatorio è chiamato a esaminare, e su cui dovrà pronunciarsi con parere vincolante - deve essere valutato contestualmente al (e non separatamente dal) piano ambientale per la cantierizzazione della stazione Foster e del doppio sottoattraversamento, considerata la prossimità fisica dello “scavalco” rispetto all’imbocco nord dei due tunnel, e le sinergie negative per salute e ambiente che scatterebbero inevitabilmente nel quadrante urbano di Nord Ovest, già abbondantemente vulnerato, in cui andrebbe a collocarsi questo ennesima sciagurata somma di interventi.

Le conseguenze sugli impatti della movimentazione dei mezzi di cantiere, e sui fattori di incremento di inquinamento acustico e chimico che dovrà sopportare la popolazione, non possono essere ragionevolmente studiate e approvate in maniera disgiunta. Nessuna risposta infine, registra ancora Idra, dal prefetto di Firenze, dai presidenti di Regione e Provincia Martini e Renzi, né dai sindacati di categoria, alla lettera con la quale l’associazione chiedeva informazioni e un intervento dopo il primo incidente mortale nei cantieri AV di Firenze, lo scorso 2 ottobre a Castello, in cui ha perso la vita Alessandro Marrai, operaio della Rete Ferroviaria Italiana, membro della direzione provinciale Filt Cgil, e ha riportato l’amputazione di un piede un suo collega.

L’incidente si è verificato nell’ambito delle cosiddette opere propedeutiche allo “scavalco”, l’attuazione del quale, non essendo stato il progetto esecutivo approvato dall’Osservatorio, risulta formalmente sospesa e quindi oggettivamente incerta.

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