Multisala Novoli, l'assessore Biagi: L'esposto alla procura testimonia l'isolamento politico del movimento della consigliera De Zordo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 settembre 2008 18:54
Multisala Novoli, l'assessore Biagi: L'esposto alla procura testimonia l'isolamento politico del movimento della consigliera De Zordo

Firenze, 26 Settembre 2008- "L'esposto presentato in Procura testimonia l'isolamento politico del movimento della consigliera Ornella De Zordo". È quanto dichiara l'assessore all'urbanistica Gianni Biagi replicando alla capogruppo di Unaltracittà/unaltromondo Ornella De Zordo in merito alla realizzazione della multisala a Novoli. "La consigliera De Zordo rappresenta un movimento politico uscito sconfitto in città nelle ultime elezioni e politicamente isolato in questa fase di discussione politica sul futuro della città.

Adesso - aggiunge l'assessore Biagi - non trova di meglio che rivolgersi a un organismo istituzionale esterno, la Procura, per continuare la sua fallimentare politica di opposizione in consiglio comunale". Nel merito, la Direzione Urbanistica precisa, come già evidenziato in due precedenti comunicati in data 16 luglio e 19 settembre 2008, che l'operato degli uffici e dell'Amministrazione comunale è sempre stato totalmente corretto e trasparente ad iniziare dalla delibera del consiglio comunale sul Piano di recupero di Novoli datata 2001.

"Su questo tema - spiegano ancora dagli uffici - sono state presentate diverse interrogazioni sia da parte della consigliera De Zordo che da parte di altri consiglieri comunali e a tutte sono state fornite risposte puntuali e articolate con la massima trasparenza". Sulle questioni sollevate, poi, la Direzione Urbanistica ribadisce quanto già precisato in altre occasioni. Per quanto riguarda la procedura, l'iter utilizzato è assolutamente legittimo. "Sulla base di una legge regionale prima e di una legge nazionale successivamente - spiegano dagli uffici dell'Urbanistica - , è stato infatti reso possibile attuare i piani attuativi che avessero precise prescrizioni morfologiche, dimensionali e relazionali mediante una DIA (Denuncia di inizio attività).

Spettava (e spetta ancora) al consiglio comunale verificare che i piani attuativi in approvazione avessero queste caratteristiche per poter riconoscere che si potevano attuare mediante DIA". Cosa che il consiglio comunale ha fatto, nel 2001. "Il consiglio ha riconosciuto che il Piano di recupero di Novoli, che è costituito da una ventina di elaborati grafici e normativi che arrivavano fino alle prescrizioni del materiale da impiegare nella costruzione degli edifici, aveva queste caratteristiche previste dalla legge e pertanto ha stabilito che questo si attuasse mediante DIA".

Sulla base di questa procedura si è realizzata tutta la parte del Piano di recupero di Novoli realizzata finora. Anche l'edificio che ospiterà la multisala fa parte di questo insieme e quindi è sottoposto alle medesime regole. Per quanto riguarda invece la questione della scadenza della DIA, gli uffici dell'urbanistica ribadiscono quanto già precisato a luglio. Ovvero che la DIA è ancora in vigore. "L'articolo 84 della Legge Regionale 1/2005, che regola la procedura per la denuncia di inizio dell'attività, al comma 4 recita testualmente 'il termine per l'inizio dei lavori non può, a pena di decadenza, essere superiore ad un anno dalla data di presentazione della relativa denuncia.

Il termine di ultimazione di cui all'articolo 86, comma 1, entro il quale l'opera deve essere abitabile o agibile, non può essere superiore a tre anni dalla data anzidetta. Per quanto riguarda infine le questioni dell'autorizzazione per l'apertura e dei posti in eccedenza, è stata la Regione Toscana a concedere l'autorizzazione all'esercizio cinematografico come atto dovuto e conforme alla attuale legislazione regionale che disciplina la materia. (mf)

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