Vendemmia in Toscana: il clima promette risultati positivi. La settimana cruciale è anche online

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 settembre 2008 23:36
Vendemmia in Toscana: il clima promette risultati positivi. La settimana cruciale è anche online

“Possiamo confermare le previsioni delle scorse settimane: siamo di fronte alla prospettiva di una buona annata, con punte di ottimo soprattutto nei vini bianchi e in quelli rossi giovani o di medio invecchiamento, fruttati, con buona acidità: nonostante le piogge, negli ultimi giorni il tempo è stabile e sta permettendo una maturazione ottimale. In alcune zone circoscritte della Toscana, l’andamento stagionale aveva portato qualche difficoltà ma adesso siamo in recupero ovunque”. L’enologo Roberto Bruchi, direttore dell’Associazione Produttori Vitivinicoli toscani, conferma così quanto lui stesso aveva dichiarato alla vigilia delle prime operazioni di raccolta delle uve precoci.

“Entra nel vivo la vendemmia soprattutto per il Sangiovese, entro i primi dieci giorni di ottobre il 90 per cento delle uve saranno state portate nelle cantine e trasformate”. Confermate le previsioni dell’enologo Bruchi anche dal punto di vista quantitativo: “Si stima – dichiara il direttore di Aprovito – che le quantità di prodotto siano le stesse dello scorso anno, tra i 2 milioni e 400 mila e i 2 milioni e 700mila ettolitri di vino. Probabile una leggera flessione del 5% sulla media ma auspichiamo che il tempo possa mantenersi buono per i prossimi dieci giorni: questo permetterà da un lato di vendemmiare in condizioni migliori, dall’altra di premiare anche i produttori che aspetteranno ancora qualche giorno prima di vendemmiare”.

Dopo una stagione particolare che ha visto una primavera tarda, un inizio estate piovoso, poi mesi caldi e asciutti e a seguire un autunno con temperatura sotto la media, con forte escursione termica tra giorno e notte, avremo dunque risultati positivi sui vini che verranno”. Gli stessi risultati che Bruchi auspica quando si affrontano - cambiando piano di osservazione – i due aspetti innovativi della riforma Ocm del vino, che nei prossimi mesi riguarderà i vini di qualità prodotti in Italia: “E’ necessario prevedere un Organismo di certificazione che verifichi il rispetto delle disposizioni previste dal disciplinare e dare precise regole per garantire ai consumatori dei cosiddetti vini generici i contenuti della bottiglia.

Perché da alcuni giorni non si fa che parlare – su un piano mediatico generico e specializzato - dei presunti effetti che avrebbe la riforma dell’Ocm sui vini prodotti in Italia, in particolare sul numero e sull’articolazione delle denominazioni esistenti”. Secondo il direttore di Aprovito “Bisognerebbe invece porre maggiore attenzione e aprire un confronto - in attesa che il Ministero delle politiche agricole e forestali assuma una posizione precisa - su temi più reali: in primis i due punti davvero innovativi della riforma Ocm, in grado di influenzare notevolmente il mercato dei prossimi anni, e cioè la previsione, anche per i vini IGP (gli attuali IGT), della delimitazione di una zona entro la quale è consentito vinificare le uve, raccolte nella zona a cui si riferisce l’indicazione geografica protetta, e della necessità, per gli stessi vini, di prevedere un Organismo di certificazione che verifichi il rispetto delle disposizioni previste dal disciplinare, con tutti gli obblighi ed i costi connessi che è facile immaginare e che graviteranno, alla fine, sui vini a Igp.

L’altro aspetto riguarda la nuova categoria dei vini da tavola “generici” con indicazione di vitigno e di annata, categoria che Aprovito ha osteggiato apertamente ma che ora, dal momento che è stata ormai ufficialmente inserita ed approvata dovrebbe comunque dotarsi di alcune regole in modo da garantire il consumatore sul contenuto della bottiglia, nel rispetto delle norme sulla tracciabilità del prodotto.
Una vendemmia di grande qualità, favorita da una settimana di sole che ha contribuito a creare le condizioni ideali dopo le piogge delle ultime settimane.

E’ questo un primo bilancio delle operazioni di raccolta delle uve condotte a Poggio Argentiera, azienda che produce Morellino di Scansano Docg, che si appresta ad entrare nel fine settimana decisivo. “Siamo nel cuore della settimana cruciale e in questi giorni completeremo la raccolta del Sangiovese – spiega il proprietario Gianpaolo Paglia – Le piogge scorse non hanno causato danni, benché siano piovuti in totale 50-80 mm di pioggia: una quantità considerevole. I fattori determinanti in questa situazione sono stati le temperature, sensibilmente più basse della media, l’escursione termica tra giorno e notte, molto alta, e un vento freddo e asciutto di tramontana che ha permesso di asciugare i vigneti senza però permettere la formazione di muffe o marciumi.

Se per scaramanzia è meglio aspettare di avere le uve in cantina per esprimere un giudizio definitivo, siamo ottimisti e possiamo dire che le sensazioni sono molto positive”. On line è possibile seguire, grappolo dopo grappolo, il lavoro tra i filari e leggere i commenti sull’andamento della vendemmia riportati sul blog curato personalmente da Gianpaolo Paglia. “E’ un’iniziativa che si rinnova anche quest’anno dopo il successo delle precedenti edizioni – aggiunge Paglia – sono tanti coloro che accedono sul nostro sito per leggere le valutazioni sulle uve che, come il Ciliegiolo, abbiamo già praticamente terminato di raccogliere e che saranno destinate ai nostri vini base.

Adesso ci aspetta un fine settimana decisivo, in cui speriamo che il bel tempo ci assista come le previsioni meteorologiche affermano”. Intanto i vini di Poggio Argentiera saranno protagonisti già da oggi, giovedì 25 settembre, e fino a sabato 27 settembre di “Panerai Classic Yacht Challenge”, il circuito dedicato alla barche a vela classiche che in questo fine settimana sarà a Cannes, in Francia, per la sua ultima tappa. I nettari di Poggio Argentiera saranno proposti in degustazione al pubblico e ai partecipanti nell’ambito delle iniziative organizzate da “Tuscany’s Maremma Wine and Food”, il gruppo di aziende maremmane che contribuisce ad esportare la qualità dell’enogastronomia made in Maremma in Europa e nel mondo.

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