Parada Italia: lunedì 5 maggio incontro e spettacolo circense con i ragazzi di Bucarest

Redazione Nove da Firenze
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02 maggio 2008 14:31
Parada Italia: lunedì 5 maggio incontro e spettacolo circense con i ragazzi di Bucarest

Firenze, 2 maggio 2008- La tournée dei ragazzi di Bucarest si ferma a Firenze lunedì 5 maggio: alle ore 11.30, nel chiostro della Facoltà di Scienze della Formazione (Via del Parione 7) si svolge uno spettacolo circense aperto al pubblico. Il gruppo, che prima di esibirsi, incontrerà la preside Simonetta Ulivieri, i docenti e gli studenti nell’Aula Magna della facoltà (ore 10), è composto da sette ragazzi: si esibiranno in gag, numeri di magia, giocoleria e acrobatica, ma testimonieranno anche il loro passato di miseria e abbandono, da cui sono usciti grazie all’impegno del clown franco-algerino Miloud Oukili.

Arrivato a Bucarest nella capitale romena nel 1992, Miloud riesce, con il suo naso rosso e i suoi giochi, ad avvicinarsi ai bambini che vivono nei canali, a cui insegna i primi segreti dell’arte del circo. Dopo qualche anno decide di fondare una struttura locale e indipendente in cui sviluppare attività di reinserimento sociale. Nel corso di dieci anni centinaia di giovani sono riusciti a lasciare la strada, hanno ripreso a studiare o lavorare e hanno iniziato, finalmente, a guardare al futuro con speranza.

Circa 50 ragazzi fanno parte di una compagnia di clown che gira l’Europa proponendo spettacoli nelle scuole, nelle piazze e negli ospedali per raccontare la loro storia, i loro sogni, successi e difficoltà.
La tournée è organizzata da “Parada-Italia” che sostiene Miloud nel suo impegno e che a Bucarest finanzia le attività a favore dei ragazzi di strada.
Scienze della Formazione, che promuove l’incontro, in diversi dei suoi corsi di Laurea si occupa di teatro di animazione e di attività ludico-educative che sono pensate per inserirsi nelle diverse realtà sociali.

La presenza dei ragazzi di Bucarest nel chiostro universitario segnala l’attenzione dedicata dalla Facoltà al rapporto tra educazione, formazione e disagio sociale.

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