Festival I Grandi Appuntamenti della Musica: il 1 dicembre Chiara Muti (voce recitante e regia) e il Quartetto Bernini (archi)

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 novembre 2007 13:28
Festival I Grandi Appuntamenti della Musica: il 1 dicembre Chiara Muti (voce recitante e regia) e il Quartetto Bernini (archi)

Uno degli appuntamenti più attesi dell'edizione 2007 del Festival I Grandi Appuntamenti della Musica (Arezzo, 5 novembre – 15 dicembre), è quello del I dicembre nella Basilica di San Francesco, celebre nel mondo grazie agli affreschi di Piero della Francesca, cornice suggestiva per il concerto del Quartetto Bernini che eseguirà il capolavoro di Haydn "Le sette ultime parole del nostro Redentore in Croce " con l'ausilio della voce recitante e della presenza carismatica di Chiara Muti che commenterà l'opera con la lettura di brani di Giovanni Testori tratti da "Conversazione con la morte" (ore 21.15 – Ingresso Gratuito).

Chiara Muti, qui anche regista, torna nella Chiesa dove il padre Riccardo ha diretto e inciso una delle sue più intense interpretazioni dell'opera haydniana nella versione orchestrale, e per questo spazio incantato e pregno dei colori polverosi di Piero della Francesca, ha ideato pochi movimenti essenziali, l'utilizzo di due tonalità diverse per la sua voce (una "classica" per la lettura dei versetti evangelici, l'altra cupa e angosciata per il terribile testo di Giovanni Testori) e, aiutata da un raffinato e freddo gioco di luci ideato da quel mago della fotografia che è Luigi Martinucci, promette di rendere indimenticabile il senso musicale e spirituale dell'opera.

E che senso! Pietra miliare dell'opera di Haydn ma anche dell'intero repertorio musicale, "Le sette ultime parole del nostro Redentore in croce", eseguite per la prima volta a Cadice nel 1787 in forma di sette "sonate per orchestra" precedute da una solenne introduzione e seguite da un "terremoto", sono una sorta di Via Crucis musicale che, attraverso sette episodi degli ultimi momenti di Cristo sulla croce, culmina nel cataclisma successivo alla sua morte come narrato nei Vangeli. Un anno dopo la prima esecuzione, Haydn dà alle stampe una nuova versione delle Sette parole, stavolta per quartetto d'archi.

E se nel 1787 la musica di Haydn accompagnava la processione dei canonici di Cadice verso l'altare maggiore della cattedrale, questa volta i movimenti delle "Sette parole", interpretati dall'ottimo Quartetto Bernini, si alterneranno ai testi poetici voluti da Chiara Muti, appunto brani tratti da quella "Conversazione con la morte" che Testori dedicò alla memoria della madre. E anche questo concerto aretino sarà eseguito in memoria di uno scomparso caro alla città, Padre Giulio Renzi, colui al quale si deve la volontà di recuperare ai fedeli, all'arte e al mondo intero uno dei cicli pittorici più affascinanti del patrimonio pittorico occidentale.
Il concerto viene realizzato grazie al contributo prezioso di Banca Etruria, ancora una volta sensibile allo sposalizio tra il "Sacro muro" che cinge gli affreschi di Piero e la musica immortale che sembra essere stata composta proprio per dare il suono a quei colori.
Alla vigilia dell'atteso appuntamento, il direttore artistico del Festival, Giulia Ambrosio, incontrerà Chiara Muti (Palazzo Chianini Vincenzi, 30 novembre - ore 16.00): sarà l'occasione per conoscere da vicino la giovane attrice, l'attività poliedrica e i particolari del concerto di Arezzo.

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