Renzi e i suoi 500 progetti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 settembre 2007 22:29
Renzi e i suoi 500 progetti

Martedì 25 settembre 2007 gli uffici ed i servizi dell’Amministrazione Provinciale potranno rimanere chiusi. Motivo della chiusura? Una “convention” di tutti dipendenti della Provincia per le 11,30 al Palazzo dei Congressi. Oggetto della “convention? Ascoltare il Presidente Renzi illustrare i suoi 500 progetti.
Il gruppo consiliare del PRC chiederà al Presidente Renzi di spiegare i motivi e l’urgenza dell’iniziativa da lui assunta e quanto la stessa sia costata alle finanze della Provincia, riservandosi ulteriori iniziative sulla questione: "Oltre a provocare disagi per i cittadini e per gli utenti dei vari uffici e servizi, l’iniziativa di Renzi, contribuisce ad aumentare la sfiducia verso la politica e le istituzioni elettive, quando sono usate, come in questo caso, per fini di promozione personale anziché per garantire i diritti dei cittadini e l’interesse pubblico.

Il Presidente Renzi, con le sue improvvide iniziative personalistiche, reca un danno gravissimo all’immagine ed al prestigio dell’istituzione Provincia, e si rivela inadatto a ricoprire qualsiasi ruolo istituzionale, che per la sua delicatezza e importanza esiga comportamenti improntati alla massima serietà e rigore".
“L’ennesima passerella di Renzi, questa volta coinvolge i dipendenti della Provincia. Con un ordine di servizio infatti – spiegano i Consiglieri Provinciali di An Piergiuseppe Massai, Nicola Nascosti e Guido Sensi – è stata disposta la partecipazione di tutti i dipendenti ad una convention organizzata dal Presidente Renzi per martedì prossimo.

In tale occasione, così come specificato nella nota, la Giunta e la Direzione generale incontreranno i lavoratori della pubblica amministrazione nella Sala Rossa del Palazzo dei Congressi in piazza Adua. Quello che contestiamo è soprattutto il modo. Non si può infatti utilizzare la forma dell’ordine di servizio che si configura come una vera e propria disposizione obbligatoria per richiedere ai lavoratori di partecipare ad una manifestazione che dovrebbe prevedere invece la partecipazione volontaria.

Preoccupa inoltre che in tale disposizione di servizio si trovi specificato che in tale occasione è consentita la chiusura al pubblico degli uffici, fatto salvo il funzionamento dei servizi pubblici essenziali. Questo comporterà per esempio la chiusura anche del centro di primo impiego non essendo questo servizio considerato essenziale. La convention di Renzi quindi, oltre a preoccupare per i disagi che causerà, e a configurarsi come una mossa che bypassa i normali rapporti con i sindacati, vista la chiusura degli uffici, assume i contorni di una trovata pubblicitaria del Presidente che cerca la propria tribuna elettorale in vista delle prossime primarie del Pd.

Se veramente sta a cuore la funzionalità dell’Ente, come ha fatto intendere il Presidente nella nota di presentazione della convention – concludono gli esponenti di An – sarebbe stato certamente più idoneo attivare il controllo di gestione per fornire risposte concrete e reali sul funzionamento dell’Ente”.
Il capogruppo di Forza Italia Carlo Bevilacqua ha già presentato una domanda d’attualità sulla Convention di martedì 25 settembre presso la Sala Rossa del Palazzo dei Congressi.

Bevilacqua, letto l’invito rivolto ai dipendenti dell’Amministrazione provinciale dal Presidente Renzi e lette le disposizioni di servizio del Direttore Generale Servizi Interni della Provincia che, oltre ad invitare a lasciare il lavoro con congruo anticipo in modo da raggiungere il luogo dell’incontro prevedono che: “Non è richiesto il rientro in servizio al termine dell’incontro” e che: “Il monte ore giornaliero si considera completato, anche in caso di effettuazione dell’orario continuativo delle 7 ore e 12 minuti”; atteso che le disposizioni di servizio prevedono anche che, in tale occasione, è consentita la chiusura al pubblico degli uffici, fatto salvo il funzionamento dei servizi essenziali su cui i singoli dirigenti emanano le necessarie disposizioni in materia chiede di conoscere quanti dipendenti partecipano all’incontro; quali sono gli strumenti che vengono adottati per rilevare le presenze dei dipendenti all’incontro sia in entrata che in uscita; a quanto ammontano le spese dirette ed indirette sostenute dall’amministrazione provinciale; a chi fanno carico le spese sostenute dall’amministrazione provinciale relative agli eventuali giustificati mancati rientri dei dipendenti.

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