Ginori: beni pignorati all’azienda dal concessionario dei tributi Cerit

Redazione Nove da Firenze
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18 giugno 2007 17:40
Ginori: beni pignorati all’azienda dal concessionario dei tributi Cerit

Sesto Fiorentino, 18 giugno 2007- Questa mattina alle 11 il sindaco Gianni Gianassi accompagnato dalla giunta comunale si è presentato cancelli dello stabilimento per dare avvio all’inventario.
Prima di entrare Gianassi si è rivolto ai molti lavoratori riuniti all’ingresso della fabbrica spiegando: “una proprietà di inetti e un gruppo dirigente vergognoso che non difende neppure i propri beni e il proprio patrimonio stanno portando quest’azienda nella fossa. Noi siamo venuti qui oggi per svolgere un lavoro che ci impone la legge e che si preannuncia molto lungo”.

Nessun amministratore di Ginori si è presentato per l’avvio delle procedure, che sono propedeutiche alla messa all’asta dei beni in caso di mancato pagamento del debito con l’erario. Prima di essere accompagnati nei sotterranei dello stabilimento dove sono conservati prodotti da pignorare per un valore di milioni di euro, il sindaco Gianassi e la giunta hanno posto alcune questioni tecniche ai funzionari di Cerit. La controversia principale – che sarà anche oggetto di ricorso da parte del Comune – riguarda le procedure di subentro nella custodia giudiziaria dei beni dopo la rinuncia dei due dipendenti Ginori inizialmente designati.

Nel corso dell’incontro è stato anche reso noto che il giudice avrebbe stabilito una sospensione del pignoramento. Il provvedimento, non ancora notificato al Comune, non interromperebbe tuttavia la custodia giudiziaria dei beni.
Alle 12 la delegazione del Comune ha lasciato lo stabilimento dopo aver fissato con i funzionari di Cerit che l’inventario dei beni inizierà materialmente domani mattina. “Forse – ha commentato infine il sindaco - Cerit credeva che stamani il Comune di Sesto Fiorentino li avrebbe sollevati con una firma dagli impegni onerosi previsti dalla custodia.

Quando ci sono di mezzo i lavoratori della Ginori per noi non esiste niente di semplice e banale”.

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