Giornata della Memoria: la Toscana si mobilita il 24, 25, 26 e 27 gennaio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 gennaio 2007 00:08
Giornata della Memoria: la Toscana si mobilita il 24, 25, 26 e 27 gennaio

Numerose le iniziative in programma per l’edizione 2007 del Giorno della Memoria.
Il calendario degli appuntamenti per ricordare la “Shoah”, che si articolano nell’arco di una settimana, è stato presentato questa mattina al “Mandela Forum” di Firenze dal presidente del Consiglio regionale Riccardo Nencini e dal vicepresidente, Alessandro Starnini e, per la Giunta regionale, dal presidente Claudio Martini e dall’assessore all’istruzione Gianfranco Simoncini. Anche quest’anno partirà alla volta di Auschwitz il “Treno della memoria”, che porterà in visita al lager oltre 500 studenti toscani.

Ed è stata inaugurato all’interno del “Nelson Mandela Forum” uno spazio espositivo permanente che ha l’obiettivo, come ha spiegato il curatore Marcello Flores D’Arcais, di dare un quadro sintetico ma significativo del dramma della deportazione e dello sterminio.
Quanto alle iniziative messe in piedi dal Consiglio regionale, il momento culminante sarà la seduta solenne, che quest’anno si terrà a Siena. Come ha ricordato il presidente Riccardo Nencini, “il Consiglio regionale ha deciso di celebrare il giorno della memoria nei luoghi che anche in Toscana hanno scandito le deportazioni: Anghiari, Pitigliano, Castelnuovo Garfagnana, dove, quasi per caso, abbiamo scoperto la storia di Nissim.

Abbiamo anticipato, in qualche modo, le recenti ricerche di Collotti. Quest’anno la scelta è caduta su Siena, con la sua banca coinvolta nella requisizione dei beni degli ebrei”. “Il coinvolgimento bancario è avvenuto per obbligo governativo, ma non solo per questo – ha ricordato ancora il vicepresidente del Consiglio regionale, Alessandro Starnini – La storia ci pone, quindi, con forza, il problema dei valori etici che devono animare il mondo finanziario”. E dunque l’assemblea regionale si riunirà alle ore 11.30 del 26 gennaio nella Sala del mappamondo del Civico Palazzo, in piazza del Campo 1.

Sono previsti gli interventi del presidente del Consiglio regionale della Toscana Riccardo Nencini, del sindaco del Comune di Siena Maurizio Cenni, del presidente della Provincia di Siena Fabio Ceccherini, del vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana Alessandro Starnini, del presidente dell’Istituto storico della Resistenza in Toscana Ivano Tognarini, del consigliere della Comunità ebraica di Firenze, sezione di Siena, Lamberto Piperno Corcos, del presidente della Banca Monte dei Paschi di Siena Giuseppe Mussari e, infine, del presidente della Regione Toscana Claudio Martini.

Sempre il 26 gennaio, in parallelo alla seduta solenne, a Siena sarà inaugurato un nuovo percorso museale: le “Stanze della Memoria” presso la ex Casermetta di via Malavolti 9, che fu sede cittadina della Repubblica sociale italiana e luogo dove gli antifascisti senesi venivano sottoposti a interrogatori e torture. L’inaugurazione si terrà alle ore 15.30. Per l’occasione interverranno il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana Alessandro Starnini, il presidente dell’Istituto storico della Resistenza di Siena Vittorio Meoni, il progettista dell’allestimento Paolo De Simonis.

Seguirà una visita guidata ai locali del museo. Palazzo Ciacci in via Malavolti ha una storia intrisa di violenza e ingiustizia. Donato al partito fascista dal Monte dei Paschi, che l’aveva appositamente acquistato da un membro stesso della sua deputazione, divenne la principale sede senese del fascismo. L’edificio ospitò tra l’altro nel periodo della Repubblica sociale la famigerata Casermetta, dove centinaia e centinaia di oppositori al regime, ebrei e partigiani furono imprigionati, interrogati e torturati dalla milizia saloina.

Dopo l’appello della locale Anpi, l’Associazione nazionale partigiani d’Italia, nel palazzo è stato costruito un percorso museale. “La mostra alla Casermetta, luogo di prigionia e torture, vuole restituire questo edificio alla memoria collettiva – ha spiegato Alessandro Starnini – Nasce, però, una domanda: come dare contemporaneità all’antifascismo, alle sue istituzioni ed alle sue associazioni, che occupano un posto così di rilievo nell’identità della nostra regione?”. Fra le iniziative proposte spicca anche la presentazione, nella sede del Consiglio regionale, di tre volumi che affrontano la persecuzione degli ebrei e degli antifascisti da varie angolazioni.

Il primo, “Un amico a Lucca. Ricordi d’infanzia e d’esilio” di Ludwig Greve, sarà presentato questo pomeriggio nella Sala del Gonfalone. Il secondo, “Le stragi naziste sotto la linea gotica. 1944: Sant’Anna di Stazzema, Padule di Fucecchio, Marzabotto” di Vasco Ferretti, sarà presentato giovedì 25 gennaio alle ore 16, sempre in Consiglio; il terzo, “Un nome” di Paolo Ciampi, che ripercorre la storia di una professoressa ebrea uccisasi in carcere a Firenze per sfuggire alla deportazione, sarà presentato giovedì 1 febbraio alle 17.

Giovedì 25 Gennaio, in occasione del Giorno della Memoria, verrà allestita presso il Circolo Vie Nuove (v.le Giannotti, 13 a Firenze) una mostra fotografica sulla deportazione con materiale di archivio per ricordare l'Olocausto.

Le immagini utilizzate sono state tratte dalla pubblicazione francese 'La Deportaciòn' e rappresentano alcuni dei più celebri documenti storici a riguardo. La mostra rimarrà allestita fino a domenica 28 gennaio.

L’amministrazione comunale di Sesto Fiorentino e Sesto Idee hanno organizzato un’intera settimana di iniziative per ricordare lo sterminio del popolo ebraico e celebrare la Giornata della Memoria (27 gennaio). Il programma prevede incontri tra gli alunni delle scuole sestesi e gli ex deportati oltre ad appuntamenti letterari, teatrali e musicali.
Si inizia il 25 gennaio all’istituto Calamandrei con la presentazione del libro-testimonianza “39 mesi” di Silvano Lippi, ex deportato sestese (ore 10,30).

Insieme all’autore interverranno il sindaco Gianni Gianassi, il presidente dell’Istituto storico della Resistenza Ivan Tognarini e Mario Fineschi della Comunità ebraica fiorentina. Il 26 e il 27 gennaio alle 21 il teatro della Limonaia ospiterà la prima assoluta di “Artigli”, uno spettacolo di e con Monica Bauco ispirato al romanzo di Laura Pariani “Quando Dio ballava il tango”. La celebrazione ufficiale della Giornata della Memoria si terrà invece domenica 28 gennaio alle 10,30 presso l’Auditorium della scuola di musica di Sesto Fiorentino, a Villa S.

Lorenzo al Prato. Interverranno il sindaco Gianni Gianassi e la senatrice Vittoria Franco mentre due allievi della scuola, il violoncellista Elia Camiscioli e la pianista Tessa Marik, eseguiranno musiche di Bach e Chopin. Il 29 gennaio un altro ex deportato, Massimo Piccioli, incontrerà alcune classi della scuola media Pescetti presso la saletta 5 maggio di via Cavallotti. Infine, il 31 gennaio alle 21 la Compagnia Teatri d’Imbarco porterà in scena al teatro dell’Unione Operaia di Colonnata lo spettacolo “Storie di Villa Triste”.

Giovedì 25 gennaio alle ore 17.30 al Teatro Studio di Scandicci ci sarà il primo appuntamento della rassegna musicale “Ascolti Musica 2007”, a cura del Centro Promozione Musica di Scandicci Cultura.

Questo primo appuntamento è in occasione della giornata della memoria della Shoah.
Sarà presentato al pubblico di Scandicci il nuovo cd, a cura del Centro Promozione Musica di Scandicci Cultura, dal titolo “Brundibar Terezin ‘44”, prodotto grazie ad una collaborazione tra la Commissione per la Giornata della Memoria del comune di Scandicci, Scandicci Cultura e gli assessorati alla Pubblica Istruzione dei comuni di Firenze e Scandicci.
Brundibar è un’opera per bambini e piccola orchestra scritta nel 1944 da Hans Krasa, autore Cecoslovacco che ne iniziò la stesura a Praga e la concluse nel campo di concentramento di Terezin, luogo di smistamento in attesa del proseguimento per il lager di Auschwitz, che deteneva soprattutto anziani, bambini ed artisti.
L’operina Brundibar, piccolo capolavoro musicale, ebbe molto successo nel campo, al punto che fu rappresentata per ben 40 volte, ma, come si evince dalla testimonianza di alcuni sopravvissuti, le prove di tale opera dovevano spesso iniziare da capo, perché ogni volta che i convogli partivano per Auschwitz, veniva a mancare qualche piccolo protagonista che quindi andava sostituito con un nuovo interprete.
Questa produzione è la conclusione di un percorso durato tre anni, durante i quali Volfango Dami, direttore artistico per la sezione musica di Scandicci Cultura, e Fabio Caselli, direttore della Scuola di Musica di Scandicci, hanno riscoperto, curato e diretto la nuova edizione dell’operina.
Le rappresentazioni della nuova edizione di Brundibar sono state finora quattro, due al Teatro Studio nel 2005, una al Teatro della Pergola nel 2006 e l’altra al Teatro Aurora di Scandicci, spettacoli che hanno visto, tra l’altro, l’attribuzione della Medaglia d’Argento da parte del Presidente della Repubblica Italiana, quale riconoscimento di alto profilo artistico della produzione.

Ogni rappresentazione dell’operina ha finora fatto registrare il tutto esaurito.
Al Centro Promozione Musica si sono affiancati nella produzione di questo importante disco la Scuola di Musica di Scandicci, che ha curato la parte canora con i ragazzi solisti e il coro, l’orchestra Gams per la parte musicale e Norma Lelli che ha curato la nuova traduzione dell’opera.
Da sottolineare la straordinaria qualità artistica dei solisti preparati da Lucia De Caro, che ha permesso, per la prima volta, di potere registrare il cd dell’opera Brundibar con voci di bambini, come scritto in partitura dall’autore.


Il disco è stato registrato nel giugno del 2006 nella sala di registrazione della Scuola di Musica di Scandicci .
Insieme alla presentazione del disco di Brundibar, verranno proiettati alcuni momenti di scena delle rappresentazioni dell’opera. Nella seconda parte della serata, l’Orchestra Giovanile di Firenze si esibirà sotto la guida di Janet Zadow. Nel foyer del teatro si terrà inoltre una mostra dal titolo “Il sonno della ragione genera mostri” a cura di Giampiero Jacopini.

Per ricordare la giornata della memoria (27 gennaio 1945 - data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz) i Consigli Comunali dei Comuni del Valdarno Fiorentino e della Valdisieve promuovono la proiezione del film di Roberto Benigni La vita è bella.

Il film premiato con l’oscar nel 1999 sarà programmato per gli alunni delle classi elementari, mercoledì 24 gennaio al cinema Vivaio di Incisa Valdarno, giovedì 25 alle ore 9,30 al Cinema Accademia di Pontassieve, venerdì 26 (ore 9,30) in contemporanea a Rignano sull’Arno (presso tutti i plessi scolastici) e a Figline Valdarno presso il cinema dei Salesiani. “Per ricordare questa ricorrenza – spiega Leonardo Pasquini, presidente del Consiglio Comunale di Pontasieve – abbiamo scelto di proporre per gli studenti delle scuole, la proiezione del pluripremiato capolavoro di Roberto Benigni, che rivive il dramma della deportazione ebraica con sapiente “leggerezza” utilizzando un tono evocativo, senza mai cadere nella farsa o nella mancanza di rispetto nei confronto delle vittime.

La scelta di uniformare questa iniziativa sarà poi concretizzata in ognuno dei Comuni che partecipano al progetto; infatti ciascuna scuola avvierà un lavoro di approfondimento sul tema della Giornata della Memoria che verrà presentato alla cittadinanza dei Comuni promotori nel mese di aprile 2007”. Il presidente del Consiglio Comunale di Pelago – Massimo Mannarino - sottolinea “la particolare rilevanza dell’iniziativa, che per la prima volta, vede l’impegno congiunto di sei amministrazioni comunali su temi istituzionali.
“Una proposta – evidenzia Renzo Sabatelli, presidente del Consiglio Comunale di Rufina – per i ragazzi della Valdisieve e del Valdarno come ulteriore opportunità formativa”
Da segnalare, poi, che giovedì 25 gennaio ore 21,00 presso la Sala di Giunta del Comune di Pontassieve si svolgerà la presentazione del libro di Leoncarlo Settimelli “L'ALLENATORE ERRANTE - Storia dell'uomo che fece vincere cinque scudetti al grande Torino”.

Il lavoro di Settimelli racconta la vita travagliata e avventurosa e la grande epopea sportiva di Ernest “Egri” Erbstein, ebreo ungherese immigrato in Italia, allenatore del Grande Torino dei cinque scudetti consecutivi, che giocò e perse l’ultima partita sulla collina di Superga.
Per l’occasione saranno presenti oltre all’autore, al Sindaco di Pontassieve Marco Mairaghi e al Presidente del Consiglio Comunale Leonardo Pasquini, anche Fino Fini, Direttore Museo del Calcio di Coverciano e Giuliano Sarti, portiere della Nazionale italiana anni 50/60.L’incontro sarà coordinato dall’Assessore Alessandro Sarti.

Canti, musica e poesie della tradizione ebraica per ricordare l'Olocausto e celebrare la Giornata della Memoria.

Questo è lo spirito di "Shnirele Perele", l'iniziativa, ad ingresso libero, in programma venerdì 26 gennaio alle ore 21 nella suggestiva cornice del Teatro dei Varii a Colle di Val d'Elsa. L'appuntamento, promosso dall'Associazione culturale Borgo Allegro di San Miniato in collaborazione con l'assessorato alla cultura del Comune colligiano, si colloca nell'ambito del calendario unico di iniziative, "Meditate che questo è stato - 26 gennaio 2006 per non dimenticare", che vede impegnati tutti i Comuni della Valdelsa nel ricordo del giorno in cui furono abbattuti i cancelli di Auschwitz, ponendo fine allo sterminio del popolo ebraico da parte dei nazi-fascisti.
"Shnirele Perele" nasce da un progetto di Vistara Noga per la Giornata della Memoria e vede protagonisti, oltre alla stessa Noga, che darà voce ai canti yiddish, Massimo Signorini, alla fisarmonica; Nino Pellegrini al contrabbasso e Roberto Cecchetti al violino.


"Nella musica e nei canti della tradizione ebraica - si legge nella presentazione dell'iniziativa - confluiscono diverse lingue e culture che ne testimoniano l'ampiezza e l'universalità. Questi canti, inoltre, possiedono un calore ed una tenerezza da cui si viene contagiati, forse perché trovano ispirazione nelle radici eterne del qui e ora e rievocano in maniera delicata, ma viva, la sacralità degli eventi. Chi li ascolta si ritrova, come per incanto, a rivivere gioia e stupore, malinconia e felicità straripante.

Attraverso il loro potere evocativo ricominciano a vibrare le corde sottili della nostra interiorità dimenticata per farci ritrovare uniti, forse per un istante in una sola anima, oltre ogni illusione di separazione. Si tratta di un'anima che parla della forza di guarigione dell'amore di un'umanità decisa ormai a superare il dilemma tra la vittima ed il carnefice e a creare, più consapevolmente, un dialogo in cui ci sia comprensione per le reciproche ferite e la fiducia di ascoltare con il cuore".


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