Libri: tutta l'araldica fiorentina by Artusi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 dicembre 2006 16:29
Libri: tutta l'araldica fiorentina by Artusi

Gli stemmi sono simboli che con i loro colori, i disegni e le geometrie rappresentano l'appartenenza a un gruppo o a una corporazione i cui membri sono accomunati da legami di sangue, o da un mestiere, o dalla cittadinanza. Il mondo degli stemmi è immenso e vario: accanto ai simboli delle grandi famiglie nobiliari esistono quelli legati al lavoro, all'arte, ai quartieri. Questa tradizione, nata nel basso Medioevo e proseguita fino al Rinascimento, ha proliferato a Firenze, trasmettendosi con continuità all'unità d'Italia.

La storia dell'araldica fiorentina viene oggi ripercorsa in modo sistematico ed esaustivo nel nuovo libro di Luciano Artusi dal titolo Firenze araldica (ed.

Polistampa, pp. 280, interamente illustrato a colori, euro 28). L'autore, profondo conoscitore della storia cittadina, analizza i numerosi stemmi e le immagini ricorrenti sui palazzi di Firenze, ciascuno dei quali evocante una fase storica, le famiglie più note, le istituzioni, i personaggi che hanno segnato il divenire della città.

Dopo un'interessante introduzione in cui si spiegano l'origine della scienza araldica e i significati simbolici legati alle bandiere e all'arte dello sbandieramento, vengono passati in rassegna i simboli più importanti della città, quali il giglio rosso in campo bianco del gonfalone di Firenze (di cui viene offerta ampia e documentata storia), le bandiere (del Comune, del Popolo, della Repubblica, dei Priori di Libertà, della Chiesa) e il 'Marzocco', altro antichissimo simbolo che, pur non essendo una bandiera, era un emblema (un leone accosciato che sorregge con la zampa destra lo scudo col giglio) a cui i fiorentini tenevano in modo particolare, tanto da considerarlo il talismano portafortuna della Repubblica.

Si passa poi alla suddivisione territoriale della città, organizzata nei quattro principali quartieri di Santo Spirito, Santa Croce, Santa Maria Novella e San Giovanni, una ripartizione geografica che ancor oggi rivive nella competizione del Calcio Storico Fiorentino, dove a scontrarsi (rigorosamente in costume rinascimentale) sono i rappresentanti di quelle fazioni. Ma lo spazio più ampio è dedicato all'araldica delle arti e dei mestieri, i cui membri con l'ingegno, il lavoro, la maestria hanno contribuito a fare del capoluogo toscano una delle città più ricche e fervide di cultura già nel Medioevo.

Riscopriamo così che le Arti si suddividevano in 7 Maggiori, tutte danarose e dedite a trattare grandi affari in ogni parte del mondo (per esempio, i Giudici e i Notai, i Mercatanti di Calimala e quelli della Lana e della Seta) e 14 Minori, così chiamate in quanto prive di cospicui capitali ed esercitanti mestieri di minore importanza (i Beccai, i Calzolai, i Vinattieri, i Fornai, i Chiavaioli, solo per citarne alcuni). Firenze rivestiva un ruolo internazionale molto importante per cultura, civiltà, energia commerciale e artigianale.

Questo rese indispensabile la creazione di Uffici e Magistrature adatti allo sviluppo sociale della comunità, tutti naturalmente dotati di uno stemma di riconoscimento, ad esempio l'Ufficio dei Capitani di Parte Guelfa, quello degli Otto di Guardia e di Balia, i Conservatori di Legge, il Tribunale di Mercatanzia, i Maestri di Dogana.
Artusi fornisce dunque una trattazione completa quanto a storia, aneddoti e descrizione grafica degli stemmi fiorentini, offrendo una guida ricca e di facile e piacevole lettura sia per quanti già amano e conoscono l'antica arte dell'araldica, sia per coloro che si apprestano a muovere i primi passi in questo affascinante universo.

Francesca Leoncini

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