Teatro: dalla Russia Do Theatre, vincitore del Fringe Festival, al Jack and Joe Theatre di Cerbaia (FI) venerdì 15, sabato 16 e domenica 17 dicembre

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 dicembre 2006 14:04
Teatro: dalla Russia Do Theatre, vincitore del Fringe Festival, al Jack and Joe Theatre di Cerbaia (FI) venerdì 15, sabato 16 e domenica 17 dicembre

I componenti il Do-Theatre, sono nati a San Pietroburgo, li hanno studiato ed in quella cultura si sono formati seguendo il loro senso artistico fatto di danza, suoni ed espressioni, per raccontare la vita, l’essere umano, le sue ombre e luci.
Il Do-Theatre viene fondato nel 1987, organizzato da subito in una compagnia sperimentale di teatro-corporeo, è oggi considerato uno dei più influenti gruppi nati nella Russia del post comunismo. La compagnia, pioniera di uno stile estremo di teatro fisico, ha creato un linguaggio di danza conosciuto come “modernismo russo”, stile che appare molto essenziale ma infuso di grande tensione poetica.

Sin dal 1990 il Do-Theatre ha fatto strada nel teatro europeo e continua a sviluppare il suo stile attraverso collaborazioni internazionali. La compagnia attualmente risiede ad Aachen in Germania e i suoi lavori girano nel migliori festival di danza e teatro in tutto il mondo.
Lo spettacolo presentato al Jack and Joe Theatre, vince il Fringe Festival Internazionale di Teatro di Edinburgo nel 2001

Giocato sul filo della farsa e della danza, UpSide - Down è uno spettacolo ricco di movimento e mimica, di inversioni repentine di ruolo, è una bizzarra ‘odissea’ che racconta l’essere umano, la carne e l’anima, ne esplora la storia come clone di Frankenstein; un mostro dotato di melanconia, di uno struggimento esasperato espresso attraverso il suo mostruoso corpo: maciullato, aggiustato, appiccicato, costruito, restaurato, modellato sull’uomo ed a lui molto simile.

Ispirato al quadro “L’anatomia del Dr. Tulip” di Rembrandt, questa peculiare e paradossale versione di Frankeinstein di Mary Shelley, proietta lo spettatore in un mondo parallelo, in un capovolgimento della vita, fatta di suoni e versi paradossali, di tabu’, di demoni, di dottori, di clown e di cloni. Nel laboratorio di Faust tre stupidi fantasmi inscenano degli oscuri esperimenti anatomici, pericolosi, azzardati, bizzarri, forse mortali. Con il procedere della sperimentazione, progressivamente si sviluppa un carnevale di ombre e caotiche trasformazioni.

Lo spettacolo da buffo si fa assurdo, sarcastico, poetico, con una costante onda buia. L’espressione migliore del Do- Theatre è la danza, il movimento, elemento attraverso il quale raccontare il dramma esistenziale di ciascuno, combinando l’arte della pantomima, della clowneria, dell’acrobatica e di un immaginario magnificamente terrificante.

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