Firenze: obesità, fumo, poco moto ed inquinamento le maggiori cause di tumore
Martedì 12 dicembre alle 20,30 al Teatro Puccini il Treno” della solidarietà

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 dicembre 2006 19:23
Firenze: obesità, fumo, poco moto ed inquinamento le maggiori cause di tumore<BR>Martedì 12 dicembre alle 20,30 al Teatro Puccini il Treno” della solidarietà

Firenze, 6 dicembre 2006- Prevenire è meglio che curare, soprattutto quando si parla di patologie tumorali, le più diffuse ed aggressive non solo in età avanzata. Complici di una maggiore incidenza di queste patologie, ed in particolare del tumore al rene, al colon retto, al seno e al polmone, sono l’obesità, quindi una dieta poco equilibrata unita ad una vita sedentaria, l’inquinamento atmosferico e il fumo di sigaretta. Per assicurarci una vita longeva e in salute occorre dunque mangiare meglio (più frutta e verdura, meno alcolici e grassi polinsaturi) e muoversi di più.

La conferma di questa “ricetta vincente” per diminuire l’incidenza di patologie tumorali arriva dallo Studio Epic condotto, a partire dal 1992, su un campione di 500mila volontari in 10 Paesi Europei (di questi, 13.500 - 10mila donne e 3500 uomini - risiedono fra Firenze e Prato) presentato questa mattina dalla dott.ssa Simona Salvini, dietista del Centro Studio di Prevenzione Oncologica di Firenze (CSPO) durante il convegno organizzato da CNA Firenze in collaborazione con la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori e la Società della Salute di Firenze.

Certo in alcune città, come Firenze, dove il tasso di inquinamento è così elevato, una passeggiata nel centro cittadino non è poi così salutare. “Recenti studi – ha commentato la dott.ssa Adele Seniori Costantini direttore dell’Unità Operativa Epidemiologica Ambietale-Occupazionale CSPO - dimostrano un evidente aumento della mortalità proprio in coincidenza dei maggiori picchi di inquinamento. Ogni anno, a Firenze, circa 100 decessi di persone affette da patologie cardiache sono attribuibili proprio all’inquinamento atmosferico.

L’incidenza dell’inquinamento atmosferico sul tumore al polmone – chiarisce la dott.ssa Seniori – è comunque decisamente minore (1,5 a 1) rispetto al rischio di contrarre la malattia di un fumatore (20 a 1). Smettere di fumare, a qualsiasi età ed anche dopo molti anni di tabagismo, riduce il sensibilmente il pericolo di contrarre il tumore al polmone”. In ogni caso “una maggiore attenzione alla questione dell’inquinamento ambientale e della riduzione del traffico da parte della pubblica amministrazione – ha proseguito la dott.ssa Salvini – potrebbe migliorare la qualità della vita.

In questo senso sarebbe utili anche un impegno da parte di tutti i cittadini ad utilizzare meno l’auto, preferendo passeggiate a piedi o in bicicletta”.
Durante il convegno, ospitato nel Salone de’ Dugento in Palazzo Vecchio, il Vicepresidente di CNA Firenze Rossano Cioppi, responsabile delle politiche sociali, ha ricordato come non si debba sottovalutare “il nesso che esiste fra la prevenzione oncologica, che trova il suo naturale fondamento nella continuità dei controlli medici, e gli aspetti sociali e culturali che condizionano, orientano e danno valore alla prevenzione stessa.

Ecco perché prevenzione e riabilitazione in campo oncologico si trasformano non solo in una grande iniziativa di sensibilizzazione nei confronti dei cittadini ma, anche, nell’arricchimento del bagaglio culturale di ognuno di noi in modo tale da comprendere che, quando si viene colpiti da terribili malattie, non siamo soli”. Il sostegno medico, unito a quello psicologico e terapeutico, sono diventati oramai elementi connaturati fra loro capaci di accompagnare e sostenere i pazienti in un percorso talvolta molto articolato a faticoso.

I notevoli progressi della scienza moderna hanno permesso di anticipare notevolmente i tempi di diagnosi, assicurando così un intervento terapeutico più efficace ed incisivo. Occorre però sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione, necessaria non solo per coloro che si trovano in età avanzata.
“Ringrazio CNA, da sempre attenta alle tematiche di promozione della cultura della prevenzione e dell’aiuto al paziente oncologico, con cui abbiamo una storica e proficua collaborazione – ha commentato Riccardo Poli, presidente della Lega Italiana per la Lotta con i Tumori - per l’opportunità che ci ha dato di poter affrontare queste tematiche e di fornire una corretta informazione, indispensabile per il coinvolgimento della popolazione.
E sono bene felice che questo incontro si realizzi sotto l’egida della Società della Salute, che conferisce all’iniziativa un senso globale che va al di là dei singoli enti coinvolti ed è garanzia di coinvolgimento di tutti i cittadini.

La LILT è da sempre impegnata nell’ambito della prevenzione: sappiamo bene infatti come questa sia l’arma più efficace per combattere il cancro. Per questo motivo ribadiamo con forza l’importanza della corretta alimentazione, dell’attività fisica praticata fin da giovani e il contenimento degli inquinanti ambientali come elementi necessari di un corretto stile di vita. Parallelamente, la percentuale di guarigione delle persone colpite da tumore risulta oggi migliorata grazie alla diagnosi precoce e a terapie e interventi sempre più qualificati e innovativi, che tuttavia possono provocare disabilità che necessitano di un adeguato trattamento riabilitativo.

Da qui la necessità di investire nella cosiddetta “prevenzione terziaria”, cioè nella riabilitazione come prevenzione degli esiti, che debba garantire al paziente una adeguata qualità della vita”.
Prevenzione da una parte e riabilitazione dall’altra sono quindi le grandi scommesse che ci vedono impegnati con forza al fianco delle istituzioni e dei cittadini e che costituiscono i temi centrali della più grande sfida: un futuro senza cancro.
“La tutela della salute – ha concluso il presidente di CNA Firenze Mauro Fancelli – è innanzi tutto un diritto, sancito dalla carta costituzionale.

Sviluppare la ricerca, perfezionare le tecniche cliniche, accrescere le conoscenze e le capacità d’intervento sono tematiche che hanno uno straordinario valore etico. Migliorare il nostro benessere e la qualità della vita, permette all’uomo di guardarsi con occhi diversi dal passato, permette forme di solidarietà e sostegno verso soggetti più deboli, consente di guardare al nostro futuro e a quello dei nostri figli con minori preoccupazioni”.

Si è tenuta oggi al Teatro Puccini la conferenza stampa di presentazione de “Il Treno”, lo spettacolo musicale ideato dall'autore Beppe Dati che si terrà martedì 12 dicembre proprio al Puccini di Firenze.

Il ricavato della serata sarà devoluto al Cspo, Centro per lo Studio e la Prevenzione Oncologica di Firenze.
Lo spettacolo, organizzato dal Lions Club Firenze Bagno a Ripoli e dal suo presidente Daniele Torrini e realizzato in collaborazione con la scuola Nijinsky di Settignano, è una piccola opera musicale tratta dalle poesie di Gianni Rodari. Tratti dall'omonimo libro musicale, i testi, le musiche e le coreografie dello spettacolo affrontano temi come i valori della famiglia e il rapporto tra genitori e figli.


Protagonista della storia è un bambino di 8 anni che insieme alla mamma e al suo amico di stoffa (un orsetto) fanno un bellissimo viaggio in treno.
“E' uno spettacolo adatto a tutta la famiglia, che coinvolge adulti e bambini- spiega Beppe Dati, autore dello spettacolo – Sono infatti tutti bambini i cantanti dello spettacolo, accompagnati da giovani ballerini e coristi che impersonano personaggi simpatici e bizzarri che affascinano il pubblico e lo coinvolgono intimamente e profondamente”.
L'incasso della serata sarà totalmente devoluto al servizio di genetica oncologica (Cancer family clinic, ambulatorio di genetica oncologica) del Centro per lo Studio e la Prevenzione Oncologica (Cspo) di Firenze: operativo dal 1964, è stato trasformato nel 2001 in istituto con carattere scientifico della Regione Toscana sotto la direzione di Marco Rosselli Del Turco.


“Quello della prevezione oncologica è una campo che sta vivendo una nuova era – spiega Marco Rosselli Del Turco, Direttore del Cspo – C'è infatti molta più attenzione sia da parte del mondo scientifico che da quello sanitario. Buona parte delle forme tumorali possono essere prevenute, ed è proprio nella direzione della prevenzione che si stanno muovendo le ricerche scientifiche e gli studiosi del settore”.

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